«Università, la riforma valga per tutti», di Paolo Bertinetti *
LA riforma dell’Università che il Parlamento dovrebbe discutere tra poco, secondo alcuni è buona, secondo altri è un po’ discutibile, per altri ancora è disastrosa. Alcuni Atenei, tra cui Pisa e Torino, per manifestare la loro contrarietà alla riforma così com’è hanno deciso di rinviare di una settimana l’inizio dei corsi. Immaginiamo invece che la protesta sia infondata e che la riforma sia buona. Ma allora perché deve valere solo per le università statali e non per quelle private e quelle telematiche? Questo in Italia, dove il titolo di laurea ha valore legale. Ma anche se non lo avesse, sarebbe pur sempre un titolo di pari significato, qualunque fosse l’università a conferirlo. In Commissione Parlamentare una richiesta in tal senso (la riforma deve riguardare tutte le università) è stato bocciato. Ma se la riforma è buona, i suoi sostenitori, per primi, dovrebbero ritenerla giusta per tutti i tipi di università. Immaginiamo che sia buona. Ma è «a costo zero», in un Paese che è quello che meno di quasi tutti i paesi avanzati investe in …