Mese: Settembre 2010

«Università, la riforma valga per tutti», di Paolo Bertinetti *

LA riforma dell’Università che il Parlamento dovrebbe discutere tra poco, secondo alcuni è buona, secondo altri è un po’ discutibile, per altri ancora è disastrosa. Alcuni Atenei, tra cui Pisa e Torino, per manifestare la loro contrarietà alla riforma così com’è hanno deciso di rinviare di una settimana l’inizio dei corsi. Immaginiamo invece che la protesta sia infondata e che la riforma sia buona. Ma allora perché deve valere solo per le università statali e non per quelle private e quelle telematiche? Questo in Italia, dove il titolo di laurea ha valore legale. Ma anche se non lo avesse, sarebbe pur sempre un titolo di pari significato, qualunque fosse l’università a conferirlo. In Commissione Parlamentare una richiesta in tal senso (la riforma deve riguardare tutte le università) è stato bocciato. Ma se la riforma è buona, i suoi sostenitori, per primi, dovrebbero ritenerla giusta per tutti i tipi di università. Immaginiamo che sia buona. Ma è «a costo zero», in un Paese che è quello che meno di quasi tutti i paesi avanzati investe in …

La scuola ai tempi della Gelmini: cronache dai territori

Dall’Unità: «La scelta di Gavoi: fanno lezione le classi tagliate», di Maria Giovanna Fossati Le campane suonano a morto, i manifesti a lutto vengono affissi in tutto il centro abitato: è la risposta di Gavoi paese di 3000 anime arroccato sulla montagna, a cui la riforma Gelmini taglia la IV ginnasio e la I geometri dell’istituto superiore Carmelo Floris, nonostante il numero minimo di alunni per giustificare l’avvio delle classi sia stato raggiunto. Oltre ai due corsi, l’istituto comprende anche il Tecnico Commerciale Igea e serve altri 4 paesi della Barbagia-Mandrolisai, centri di montagna dove la viabilità è scarsa e lo spopolamento incalzante da decenni. Le zone interne del Nuorese che tanto avevano lottato per la sopravvivenza, ora daranno battaglia. «Mi sembra di tornare indietro di 30 anni – dice Marica Cottu, medico a Ollolai e madre di due gemelle iscritte alla IV ginnasio -, quando abbiamo rivendicato a gran voce il diritto a un istituto superiore. In questo territorio se si mandano via i giovani e si perdono gli avamposti culturali si crea il …

Più qualità per uscire dalla crisi

Intervista all’economista Travaglini: “In Italia si è puntato solo sulla flessibilità e sulla moderazione salariale. Ma per aumentare la produttività contano quantità di capitale, tecnologie e il livello qualitativo. Serve una vera politica industriale” La crisi dell’economia reale ha ormai due anni. A lungo negata da chi ci governa, è ormai diventata una realtà per tutti anche se c’è chi, dopo averne finalmente ammesso l’esistenza, l’ha dichiarata quasi subito già alle spalle. Nel frattempo c’è stato (e purtroppo c’è ancora) un boom della cassa integrazione e insieme uno stillicidio di chiusure di imprese. Insomma il problema occupazione nel nostro paese sembra sempre più grave. A che punto siamo? E soprattutto, come siamo arrivati a questa situazione? Ne parliamo con Giuseppe Travaglino, docente di economia politica all’Università di Urbino, che al pianeta mercato del lavoro e alle sue orbite ha dedicato molti studi e più di un libro (tra questi, segnaliamo ai lettori “L’economia italiana del nuovo millennio”, scritto con Enrico Saltari per i tipi di Carocci). E partiamo dall’attualità. Uno degli indicatori più importanti, quello …

«Lo Stato tra quei banchi», di Michele Serra

Miracolo a Roma. Il ministro Gelmini ha chiesto alla direzione scolastica di Adro di far rimuovere i simboli “padani” dalla locale scuola pubblica (ci vorrà tempo, perché ci vorranno gli scalpelli…). Non riesco a immaginare niente di più triste di un “aperitivo padano” con il figliolo del Bossi, a Bologna, in un ristorante che si chiama Kristal. Immagino i salatini, il prosecchino, i brindisi, e un cameriere (napoletano) che per favorire i clienti serve anche qualcosa di verde, per esempio sciroppo di menta allungato con acqua brillante. Una festa. Eppure è proprio dal Kristal, secondo le cronache, che la Lega scatena la sua grande campagna per la padanizzazione di Bologna, che secondo il Trota è “stanca del rosso”. Veramente di rosso, a Bologna, è rimasto pochino: per avere vent´anni, il giovane Bossi parla come un articolo del “Carlino” di quarant´anni fa, quando Bologna era rossa davvero e i brindisi si facevano nelle osterie, altro che Kristal. Oggi i “rossi”, a Bologna, vivono soprattutto di ricordi. Ma se davvero il candidato sindaco del centrodestra fosse leghista, …

"Ricercatori in rivolta: blocchiamo le lezioni", di Maurizio Minucci

Si accende la protesta contro la riforma Gelmini. La Rete 29 aprile in assemblea nazionale alla Sapienza: “Il ddl segna la fine dell’università pubblica, non ci stiamo”. Confermato il blocco della didattica. Oggi svolgono un terzo delle lezioni al posto dei professori. Se si rifiutassero, dal momento che il contratto non obbliga alle sostituzioni, le conseguenze per la didattica sarebbero devastanti. Ne sono consapevoli, i ricercatori universitari, ma a malincuore vanno avanti nella loro protesta contro la riforma Gelmini. Nel mirino c’è l’intero impianto del disegno di legge già approvato dal Senato, a partire proprio dal taglio agli studiosi che collaborano con i titolari di cattedra. Attualmente sono 25mila, tutti con un dottorato in tasca, ma il ddl punta a cancellare le assunzioni a tempo indeterminato, oltre a tagliare drasticamente i fondi agli atenei pubblici al minimo degli ultimi otto anni. Ecco i motivi che hanno spinto alla nascita della “Rete 29 Aprile”, il network dei ricercatori che oggi (17 settembre) si è riunito nella facoltà di Chimica della Sapienza, a Roma. L’assemblea nazionale si …

Pensare l'impossibile. Donne che non si arrendono

Carpi, nell’ambito della FESTA DEL RACCONTO (30 Settembre 1-2-3 ottobre), sabato 2 ottobre alle ore 10,30 presso il Cortile di Levante della Biblioteca Loria (in caso di pioggia Auditorium Loria) Poltrona_donna. Pensare l’impossibile. Donne che non si arrendono Con Anais Ginori e Michela Marzano Interviene e conduce Manuela Ghizzoni Dopo la stagione del femminismo degli anni Settanta, le donne italiane si sono allontanate dalla scena pubblica e politica, in un atteggiamento di ripiegamento sulla dimensione del privato connesso a un generale peggioramento delle condizioni lavorative. Quali sono le radici di questo fenomeno e perché le donne hanno smesso di combattere per difendere i loro diritti?

La scuola che vogliamo: pubblica e di qualità, per tutti!

Il gruppo consigliare Ulivo – Partito Democratico del Comune di Ravenna organizza, per lunedì 20 settembre alle ore 18 presso la sala Paolo D’Attorre in Via Ponte Marino 2, un incontro con Nadia Simoni assessore provinciale all’istruzione, on.Manuela Ghizzoni capogruppo PD in Commissione Istruzione della Camera, Marilena Pillati responsabile reg.le scuola del PD, Serena Fagnocchi responsabile scuola Ravenna.