Mese: Settembre 2010

Debito record

ll debito pubblico italiano tocca un nuovo record: 1.838,296 miliardi di euro. Francesco Boccia: “I dati di Bankitalia confermano ciò che diciamo da mesi. Se veramente hanno intenzione di andare avanti così, fra tre anni saremo alla bancarotta”. Brutte notizie da Via Nazionale: il debito pubblico italiano, a luglio di quest’anno è salito rispetto a giugno e ha toccato un nuovo record, a quota 1.838,296 miliardi di euro; il dato è contenuto nel supplemento del Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla Finanza pubblica. A giugno, il disavanzo era pari a 1.822 miliardi di euro, mentre un anno fa (luglio 2009), si attestava a 1.754,7 miliardi. In dodici mesi l’aumento è dunque di 83,596 miliardi, pari al 4,76%. Nello stesso periodo, l’aumento del Pil è stato di circa l’1%: inevitabile pertanto che il rapporto deficit-Pil sia peggiorato. Sul fronte delle entrate tributarie, il saldo è negativo: sempre secondo Palazzo Koch, nelle casse dello Stato sono affluiti a luglio 36.225 milioni di euro; erano stati 41.116 a giugno e 37.905 a luglio dell’anno scorso 2009. A …

Frattini sta con la Libia (che forse spara agli immigrati)

Il governo dà la colpa al peschereccio e rafforza i dubbi sui sistemi di Tripoli. Il ministro degli esteri Frattini riferirà oggi in parlamento su quanto è successo domenica fra la Sicilia e la Libia. Nel frattempo, però, dà la colpa al peschereccio italiano: «Sapeva benissimo di pescare illegalmente». La tesi sostenuta dai libici, i quali rivendicano una competenza territoriale sul Golfo della Sirte che la comunità internazionale non riconosce. E il ministro dell’interno cerca di derubricare tutta la vicenda a semplice incidente, smentito dal comandante del peschereccio italiano aggredito dai libici. E spiega che forse c’è stato un errore di interpretazione: «Posso immaginare che abbiano scambiato il peschereccio per una barca con a bordo clandestini». Parole che suscitano inquietudine e il sospetto, nell’opposizione dem, di eventuali accordi segreti che possano autorizzare l’uso delle armi nei confronti dei clandestini. da Europa Quotidiano 15.09.10 ****** “Gheddafi dilaga, nessuno lo ferma. E la Cei è dura”, di Fabrizia Bagozzi Il comandante del peschereccio: «Sapevano che eravamo italiani» Il ministro egli esteri riferirà oggi alla camera su ciò …

"La lezione del Presidente", di Massimo Giannini

La democrazia rappresentativa intesa come premierato di comando. Il consenso popolare declinato come assenso populista. Il Parlamento svilito a gran bazar. Nella fase discendente del ciclo berlusconiano, tocca ancora una volta al Capo dello Stato l´esercizio di una “pedagogia repubblicana”, senza la quale l´Italia di oggi rischierebbe una deriva sudamericana. A Salerno, dove nel ´44 Palmiro Togliatti annunciò la sua “svolta” contro il fascismo, Giorgio Napolitano impartisce la sua “lezione” al berlusconismo. È prima di tutto una lezione di ordine politico. Non è vero che il ricorso al popolo è sempre «il sale della democrazia», come hanno ripetuto spesso in queste settimane il Cavaliere e i suoi scudieri. E non è vero che il ricorso al popolo «è il balsamo per ogni febbre». Il messaggio del presidente della Repubblica è chiarissimo. Ha una portata generale: in democrazia la sovranità appartiene certamente al popolo, che tuttavia la esercita nei modi e nelle forme previsti dalla Costituzione. Ma ha anche una portata specifica: nelle condizioni attuali, non si può immaginare di risolvere un problema interno alla maggioranza …

"Basta personalismi", di Marina Sereni

Lo dicevo quando era segretario Veltroni, poi quando a guidare il Pd è stato chiamato Franceschini e lo dico anche oggi con Bersani segretario: basta con i personalismi, basta con una dialettica fatta di formule e basta con le divisioni distruttive! Non ho votato per Bersani e credo che le idee che mi hanno portato a sostenere la candidatura di Franceschini nella fase congressuale possano ancora essere utili al Pd, a mantenere vivo il progetto di una grande forza progressista moderna e aperta. Vedo tutti i limiti del Pd che c’è e so che alcuni di essi sono anche frutto di qualche tentazione di ridurre l’ambizione e la portata innovativa del progetto del Pd. Ed è per questo motivo che ritengo sia giusto che Area democratica svolga il suo compito: quello di portare un contributo di idee, proposte, iniziativa dentro il Pd, senza unanimismi di facciata ma con uno spirito unitario e costruttivo. Ma non sono affatto d’accordo con chi pensa che si possa tenere un congresso permanentemente aperto, come se l’Italia reale non esistesse …

"Fiat, Federmeccanica e il braccio di ferro", di Nicola Cacace

Sulle ultime mosse di Fiat e Federmeccanica, protocollo Pomigliano e disdetta del contratto nazionale, c’è chi ha parlato di «riforme necessarie per rendere le imprese più competitive» (Marcegaglia) e chi «di attacco grave ed irresponsabile ai diritti sindacali» (Landini). Le innovazioni del modello Pomigliano sono, 18 turni settimanali, dalle 6 di lunedì alle 6 di domenica, raddoppio dello straordinario contrattuale, pause dimezzate. Innovazioni più vicine alla Cina che all’Europa, dove i 18 turni non sono generalizzati, e che non avvengono nemmeno in Polonia, dove i turni del sabato sono coperti dagli straordinari: eppure sono state accettate da tutti i sindacati, Fiom compresa. La rottura con la Fiom è avvenuta sulla parte finale del protocollo relativa alla “clausola di responsabilità” con forti limitazioni dei diritti sindacali. Rottura che non condivido perché, come ha detto Carniti, «l’accordo Pomigliano è un dictat impresentabile, madi fronte a un prendere o lasciare senza alternative, la Fiom doveva firmare anche per presa d’atto» (Repubblica, 23 giugno). Un sindacato non può stare a lungo senza fare accordi, così come un padronato lungimirante …

Scuola: continuano i disagi. Cronache dai territori

La rivolta dei precari «Troppi straordinari per i docenti di ruolo». Le ragioni dei docenti di ruolo: «Con il contratto bloccato e gli scatti di anzianità congelati, è inevitabile che qualcuno di noi accetti ore di straordinario». Le lamentele dei precari: «Così ci penalizzano. Non c’è spirito di categoria: nemmeno i nostri colleghi sono solidali con noi». La campagna della Flc Cgil: «Chiediamo ai professori assunti di non accettare ore aggiuntive». Scuola, è la guerra più triste, quella tra chi ha un posto sicuro e uno stipendio «non adeguato» e chi la cattedra non ce l’ha e rischia di rimanere a casa. «Ma il regolamento — sospira il provveditore, Giuliana Pupazzoni — è chiaro: chi vuole può decidere di lavorare con un orario più lungo». Gli assunti e i precari. E quella serie di «spezzoni» e «residui» che servono a completare il quadro orario di ogni scuola (dalle elementari alle superiori) su cui si consuma la polemica di questi giorni. Quattro ore di inglese, due di matematica nell’altra sezione, italiano in un’altra. Secondo il regolamento, …

"No del Pd allo scambio lodo-Mattarellum e riparte la corsa per salvare il Cavaliere", di Liana Millella

Non è neppure cominciata, perché era nelle intenzioni del Cavaliere, ma è già finita. La trattativa per ottenere dal Pd il voto favorevole sul lodo Alfano costituzionale in cambio del ritorno al Mattarellum frana sul niet senz´appello del segretario Pierluigi Bersani. Quando glielo chiedono reagisce inorridito («Mai sentita una cosa del genere, e se la sentissi la liquiderei subito»). Il tentativo berlusconiano di guadagnare un assist ed evitare il referendum sullo scudo per congelare ben tre processi si arena sul freddo stupore, quasi un ribrezzo, di Anna Finocchiaro, la presidente dei senatori democratici: «Per favore, non scherziamo. È una cosa che non esiste. Non sta né in cielo né in terra che noi ci si abbassi a un baratto con la maggioranza su questioni di così grande importanza per il Paese». E allora, se le cose stanno così, tocca rimboccarsi le maniche. Lo fa il Guardasigilli Angelino Alfano. Lo fa l´avvocato del premier Niccolò Ghedini. Lavorano per escogitare la strada giusta per risolvere una volta per tutte il dramma giudiziario del loro capo. Tra dubbi, …