Mese: Settembre 2010

"I miei consigli da maestro", di Marco Rossi-Doria

Cari bambini e care bambine che entrate nella prima classe della scuola primaria, non conosco i vostri nomi, perciò vi chiamo così. E me ne scuso. Perché ognuno di voi ha un bel nome. Spero che i vostri papà e le vostre mamme, che sanno leggere e che comprano questo giornale, vi leggano questa lettera. Forse succederà così. E chiedo ai vostri genitori, gentilmente, di mettere al posto di «bambina» o di «bambino» il vostro vero nome. Ho fatto il maestro per tanti anni. Ma i maestri e soprattutto le maestre sono tantissimi, anzi tantissime. Così ho pensato di non scrivervi questa lettera da solo ma di farmi aiutare anche da altre persone che fanno questo mestiere. E ho telefonato a cinque bravissime maestre: una di Napoli, una di Torino, una di Cagliari, una di Trento, una di Roma. E a un maestro di Matera. Sono posti diversi d’Italia. E ho chiesto loro: cosa scriviamo ai bambini e alle bambine che iniziano oggi la scuola? E loro mi hanno detto le loro idee su cosa …

"Gelmini apre l'anno alla scuola del Gemelli. Meglio evitare fischi", di Fabio Luppino

Tanto certa della svolta «storica » impressa alla scuola il ministro Gelmini oggi eviterà accuratamente di andare a prendere applausi al classico Mamiani o al Parini di Milano. Neppure nei disastrati istituti delle mille periferie abbandonate da questo governo al degrado, anche culturale. No, il ministro con un atto di coraggio alla rovescia andrà, secondo indiscrezioni, lì dove nessuno avrà soprattutto la forza di muoverle critiche: nella scuola del Policlinico Gemelli di Roma. Un gesto toccante, indubbiamente. Avrà accoglienze festanti. Cercare applausi così è l’ultimo atto di una campagna demagogica servita a nascondere una realtà drammatica. Ieri c’è stata anche la copertura di Berlusconi che di certo non mette piede in una scuola da sessant’anni, in una scuola vera, di quelle scrostate, con i banchi segnati e le finestre chiuse da serrande mai riparate perché nonci sono soldi. Più inglese, più informatica, più impresa, più internet? Ma lo sa il premier cosa prevede la riforma del suo ministro? Magari un test Invalsi in merito farebbe capire quanta distanza c’è tra la destra benpensante e la …

"Il condono della sicurezza", di Tito Boeri

Il ministro dell´Economia ha promesso da tempo di sburocratizzare le imprese, ma sin qui nulla si è visto al di là degli annunci. Meglio di niente si dirà. Permetteteci di essere in disaccordo. Molto meglio il silenzio. Perché gli annunci generici, non accompagnati dai fatti, indeboliscono le normative vigenti senza proporre sostituti. L´annuncio generico invita al condono della violazione sistematica delle norme. Da qualche settimana gli annunci di Tremonti hanno avuto come oggetto le norme sulla sicurezza sul lavoro. Frasi in libertà, prima smentite e poi ribadite, tra feste di partito e meeting di Cl. Finalmente venerdì 10 settembre il Ministro ha messo per iscritto le sue opinioni in merito alle norme vigenti in tema di sicurezza, in una lettera al “Corriere della Sera”. Gli adempimenti previsti dal Testo Unico per la sicurezza, ha scritto Tremonti, sono eccessivamente penalizzanti nei confronti della piccola impresa, tant´è che «di questo tipo di regole e di costi si può fare a meno» «perché un conto è la grande industria dove avvengono i grandi, tragici, incidenti, un conto è …

Bersani alla Festa Democratica. Un risveglio italiano

L’intervento del Segretario del PD, Pier Luigi Bersani, alla chiusura della Festa Democratica nazionale Care democratiche, cari democratici, cari amici, cari compagni, questa nostra splendida festa è vissuta nel cuore stesso della città di Torino, città del Risorgimento e del lavoro. Città bellissima e ospitale. Assieme a voi saluto Torino e la ringrazio. Assieme a voi saluto il suo Sindaco, i dirigenti cittadini, provinciali e regionali del Partito. Grazie davvero. E’ stata una grande e bellissima festa. Chi ha voluto aggredirla non è riuscito a sfregiarla. Nelle nostre feste, a differenza di ormai tutte le altre, si discute anche con chi non la pensa come noi, si discute anche con gli avversari politici, si discute dentro alle tensioni della politica e della società. Si discute nelle piazze, all’aperto, secondo le normali regole della convivenza e dell’ordine pubblico. Penso che meriteremmo un ringraziamento da tutti quelli che sperano ancora che il nostro Paese possa essere un Paese civile. In ogni caso noi non accetteremo mai, così come ci ha cantato Francesco de Gregori in questa splendida …

«Disabili sempre più ultimi», di Augusto Battaglia*

Nuove nubi all’orizzonte per i disabili. Non bastava il penoso e goffo tentativo del decreto Tremonti di tagliare indennità di accompagnamento ed assegni di invalidità civile, sventato dalla grande mobilitazione delle associazioni dei disabili e delle loro famiglie. Ora è arrivato il Decreto 102 che rischia di compromettere irrimediabilmente il diritto al lavoro. L’articolo 5, infatti, al punto 7, mescolate alle misure sulle missioni militari internazionali, recita quattro righe destinate a determinare conseguenze drammatiche sul collocamento obbligatorio dei disabili. D’ora in poi gli avviamenti al lavoro di orfani e vedove di vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, e di soggetti equiparati come i superstiti delle vittime sul lavoro, avranno precedenza su ogni altra categoria, non saranno contenuti entro la quota di legge dell’1 per cento ed andranno inevitabilmente ad occupare i posti riservati ai disabili. Con quattro righe il Governo Berlusconi assesta un durissimo colpo ad una norma di civiltà, la legge 68 del 1999, frutto di un lungo lavoro parlamentare e per la quale i disabili italiani hanno lottato per più di vent’anni. …

"Tremonti disse: «La sicurezza sul lavoro è un lusso»", di Bianca Di Giovanni

L’esempio del ministro dell’Economia, che proferì quelle parole parlando delle piccole imprese Ma l’allergia alle regole è alla base di queste tragedie. Specie nelle ditte di dimensioni ridotte… Il ministro rilancia la sua tesi della deregulation, tanto cara al centrodestra e alla Confindustria. Intanto in manovra ha ridotto i fondi per le ispezioni ed ha svincolato l’attività d’impresa da regole e procedure. Le regole gli hanno sempre dato un po’ fastidio, che si trattasse di fisco, di ambiente, di impresa, di Europa. Per lui tutto va «semplificato»: è questo il segno della modernità, la chiave dello sviluppo. È un credo a cui Giulio Tremonti si è sempre dichiarato fedele, a dispetto dei mille cambiamenti di fronte, degli innumerevoli guizzi logici a cui ci ha abituati. Un credo condiviso, certo, con le schiere di finti liberisti senza mercato che affollano le platee confindustriali. Mal’ultima esternazione non dev’essergli riuscita bene. Quel «la sicurezza sul lavoro è un lusso che non possiamo permetterci», dichiarato al Berghem Fest, quell’incitazione a «rinunciare ad una quantità di regole inutili: siamo in …

"Napolitano: gravi negligenze Sicurezza, bufera su Tremonti", di Alberto Custodero

Il presidente della Repubblica esprime «indignazione per le gravi negligenze». Il ministro del Welfare Sacconi convocherà «al più presto un tavolo con Regioni e parti sociali sui rischi degli appalti». Ma i tre morti nella cisterna di Capua e l´operaio schiacciato da un macchinario in Toscana riaccendono la polemica fra il Pd e il ministro dell´Economia che, 17 giorni fa, sentenziò come la 626, la legge sulla sicurezza sul posto di lavoro, fosse «un lusso che non possiamo permetterci». Mentre il ministro del Lavoro è «colpito dal fatto che ancora una volta siano vittime di infortuni gravi o mortali nel lavoro coloro che operano in appalto, in particolare nei servizi di manutenzione», è il capo dello Stato a confidare «nella rapidità e nel rigore degli accertamenti da compiere e nella definizione delle normative di garanzia da adottare e far rispettare». «In una giornata funestata da più infortuni», Giorgio Napolitano «raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori in operazioni di manutenzione nei silos …