"Il Conte Sismondi e il federalismo moderno", di Nadia Urbinati
Vi é un nome che circola nei siti internet dei simpatizzanti e dei militanti della Lega Nord, quello del conte di Sismondi, uno storico ed economista svizzero che visse tra Settecento e Ottocento e che cercò in Toscana le origini della sua famiglia. Sismondi fu certamente uno dei padri fondatori del federalismo moderno, ma non mancò di vedere e indicare i rischi incubati nel federalismo qualora questo non sia interpretato come una declinazione della teoria della libertà. Il federalismo comunitarista poteva essere altrettanto nefasto di un centralismo arrogante. Sismondi scriveva nel 1830 che le piccole patrie rendono l´opera liberale impossibile perché possono causare una resistenza riottosa al nuovo e al diverso e una volontà dogmatica di conservazione di supposte tradizioni antiche (questa era, a suo parere, la ragione per la quale la Svizzera aveva ancora una legge che consentiva la tortura). La volontà della nazione, spiegava, è rappresentata nei parlamenti nazionali non nei consigli cantonali, perché l´amministrazione locale non è luogo della sovranità politica ma un suo strumento perché la sovranità deve essere sopra le …
