Giorno: 20 Febbraio 2011

"Quote latte, le multe le pagano gli ammalati", di Luigi Chiarello

Gli irriducibili delle quote latte, quelli che finora non hanno versato il becco di un quattrino allo stato per le multe subite, potranno beneficiare dell’ennesima proroga per evitare di pagare il dovuto. E, soprattutto, per scansare i procedimenti esecutivi di Equitalia, almeno fino al 30 giugno 2011. Solo che, stavolta, a finanziare la dilazione saranno anche i malati di cancro. Già, perché in base a quanto previsto dal maxiemendamento al decreto mille-proroghe, oggi al voto di fiducia del senato, i cinque milioni necessari a dare copertura finanziaria alla riapertura dei termini di adesione alla rateizzazione, verranno prelevati da un fondo di 50 mln di euro, istituito dalla Finanziaria 2011 per «interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico, allo sviluppo dei territori, alle attività di ricerca, alle attività di assistenza, ricerca e cura dei malati oncologici e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali». Obiettivi ambiziosi per un budget di soli 50 mln. E fatti due conti, sottrarre cinque milioni di euro a questi interventi, per agevolare poche centinaia di allevatori riluttanti a pagare le multe, …

«La cultura è un secondo pane Ma i politici non vogliono capirlo», di Roberta Scorranese

Escobar: «Il Piccolo risponde ai tagli con le migliaia di giovani» Tredici anni fa, a inaugurare «l’era Escobar» al Piccolo fu proprio Peter Brook, con un famoso «Don Giovanni» in jeans, più simile a un fanciullo capriccioso che a un tragico seduttore. Quest’anno il Papageno del suo «Flauto magico» promette un infantilismo giocoso, irriverente. E al primo piano degli uffici del Piccolo Teatro, in largo Greppi, Sergio Escobar sorride irrequieto dietro un fondale colorato, simile a una trincea di cartapesta: «Resistiamo — afferma —: dalla nostra abbiamo il potere del disturbo» . Perché c’è una forza sottile nell’essere scomodi, nel non cercare scorciatoie compiacenti e, dopo tredici anni, continuare a proporre la filosofia asciutta ma complessa di Brook. O «Vita e destino» , in cui Lev Dodin trasforma il capolavoro di Vasilij Grossman in un’epopea universale. Il potere del disturbo è mettere in scena Shakespeare in russo, produrre autori estremi come Bond e Harrower. E non è casuale in ufficio la locandina di «Miracolo A Milano » , restaurato e proiettato al Piccolo per i …

«Sì all'unità, divisi sul federalismo», di Roberto D'Alimonte

Il valore dell’unità nazionale non è in discussione. Sul federalismo e i suoi effetti invece gli italiani sono divisi. Sono questi i risultati più rilevanti di un recente sondaggio realizzato dal laboratorio di Analisi politiche e sociali dell’università di Siena. Quasi il 90% degli intervistati pensa che l’unità nazionale sia un fatto molto o abbastanza positivo. L’81% dichiara di provare una forte (54%) o moderata (27%) emozione quando sente suonare l’inno nazionale. Su questo sentimento non si sono differenze tra i cittadini di centro-sinistra e quelli di centro-destra. Quel che lascia perplessi è piuttosto la scarsa conoscenza della storia patria. Solo la metà del campione intervistato ha sentito parlare del 150esimo anniversario dell’unità. Solo poco più di un terzo ha indicato con precisione l’anno dell’unificazione. Tra quelli che non sanno indicare una data il 34% la colloca addirittura dopo il 1900. Per Roberto Benigni c’è ancora un grande lavoro da fare. Il sentimento nazionale non cancella la consapevolezza che l’Italia continua a essere caratterizzata da una profonda frattura tra Nord e Sud. Eppure la percezione …

«Federalismo al via senza cinque regioni», di Sergio Rizzo e Mario Sensini

ROMA— Per sputare il rospo Salvatore Bilardo aspettava solo l’occasione. Che finalmente, mercoledì 16 febbraio, è arrivata sotto forma di un’audizione alla Commissione Bicamerale sul federalismo. L’ispettore capo della Ragioneria si è seduto e ha scandito bene le parole: «L’eliminazione delle inefficienze e delle storture in materia di finanza pubblica, cui è finalizzato il processo di federalismo fiscale, non può che riguardare l’intero territorio nazionale» . Quindi, anche le Regioni a statuto speciale. Considerazione che ha provocato la replica stizzita («È il ministro che deve parlare di politica, non la Ragioneria» ) del presidente della Commissione Enrico La Loggia, siciliano, nonché nipote dell’omonimo uomo politico che fu fra i fondatori dell’autonomia regionale della Sicilia. Un autentico macigno, l’autonomia, sulla via del federalismo. Nonostante un paradosso. Sulla carta, infatti, le Regioni a statuto speciale sono già «federaliste» , se con questo s’intende trattenere sul territorio le tasse che lì vengono prodotte. Esattamente quello che accade in Sicilia, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e nelle due Province di Trento e Bolzano, per un totale di 9 milioni …

"L'onorevole vuole la cyclette" di Daniela Minerva

Il numero due del Pdl alla Camera, Domenico Di Virgilio, chiede che tutti i deputati siano muniti di ‘pedaliere’ ai loro banchi, in modo da potersi tenere in forma durante le discussioni parlamentari. A spese del contribuente, è ovvio. Ci crediate o no, l’onorevole Domenico Di Virgilio, medico e vice presidente del Gruppo Pdl alla Camera, è tornato alla carica con la storia delle pedaliere da installare sotto i banchi di Montecitorio per gli onorevoli che possono così fare esercizio fisico mentre ciondolano stravaccati sui seggiolini. L’aveva proposta direttamente a Fini un paio di anni fa e, non pago del comune ridacchiare che l’aveva accolta, oggi ci riprova. Giacché il momento è topico: i decreti attuativi testé approvati negano i denari ai Pronto soccorso (come stigmatizza oggi l’Anaao, il sindacato dei dirigenti medici); le strutture sanitarie di molte regioni del meridione sono al collasso; i camici bianchi vanno scomparendo sotto i tagli della coppia Brunetta-Tremonti che è in disaccordo su quasi tutto tranne che sull’inutilità degli ospedali pubblici; il Mediterraneo è in fiamme e le …

«Nessun uomo cederà senza una regola che glielo imponga», di Maria Grazia Gerina

La platea apprezza l’impegno del segretario. «Nessuna pietà per i maschi: se gli toglieremo il posto sarà per il loro bene» Dopo la manifestazione del 13 «alleanza tra politica e società» La leadership, quel «passo avanti» che tutte, soprattutto le più autorevoli, sentono di dover fare è il grande tema che, a pochi giorni dalla piazza delle donne, aleggia nella platea delle democratiche riunite per la loro prima conferenza nazionale. E su quello, per ora, mettono alla prova il “loro” segretario, Pier Luigi Bersani. «Ha fatto un buon discorso», commenta Rosy Bindi, rimasta tutto il tempo al tavolo della presidenza. «Purtroppo sulla possibilità che Berlusconi ascolti il suo monito e faccia una legge perché ci sia un governo per metà di donne non mi faccio illusioni. Perciò mi interessa di più che Bersani si sia impegnato a rispettare questa regola in un futuro governo di centrosinistra», lo incalza. Apprezzano ma non fanno sconti le donne del Pd. «Caro segretario, volevo dirti che tu stai facendo bene, però non accetto il linguaggio che usi quando dici …

"Libri di testo: Violati i principi della libera concorrenza?", di R.P.

A porre la questione è la deputata PD Alessandra Siragusa che ha presentato una interrogazione che verrà discussa in Commissione il 24 febbraio. Le case editrici più “forti” si accaparrerebbero le adozioni a suon di “gadget” offerti alle scuole (LIM e notebook). E i costi peR le famiglie non diminuiscono. Il blocco delle adozioni dei libri di testo non sta determinando nessun risparmio per le famiglie mentre sta creando rapporti anomali (ai limiti del lecito) fra case editrici e insegnanti: la denuncia arriva dalla parlamentare del PD Alessandra Siragusa che ha presentato una interrogazione in Commissione Cultura. “Il blocco delle adozioni introdotto dal decreto-legge n. 137 del 2008 – sostiene Siragusa – oltre ad essere in contrasto con l’autonomia scolastica, rischia di favorire l’instaurazione da parte di alcune case editrici, per il tramite dei loro agenti, di pratiche di incentivo nei rapporti con i docenti e con i dirigenti scolastici, che mettono in pericolo il principio di autonomia degli insegnanti nell’adozione dei libri di testo”. Alessandra Siragusa fa riferimento a fatti precisi: “Nelle scuole si …