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Senza accordo sulla Riforma del Lavoro il sì del PD non è scontato

“Non è scontato il sì del PD alla Riforma del Lavoro da parte del governo”. Lo ha detto il Segretario Pier Luigi Bersani al Tg3, intervistato da Bianca Berlinguer. “Se malauguratamente non ci fosse l’accordo tra Sindacati e Governo, valuteremo l’esito sulla base delle nostre proposte, che si occupano di precarietà, degli ammortizzatori sociali, del lavoro femminile. Non parlano di articolo 18 perchè per noi il problema non è l’uscita dal lavoro ma l’entrata. Vogliamo vedere prima – ha chiarito – il tema è delicato”.

Bersani inoltre ha aggiunto di non essere d’accordo sul fatto “che si chiuda la riforma del mercato del lavoro senza un’intesa. Oggi è importante tanto la riforma quanto la coesione. Siamo davanti a un paio d’anni – mi auguro solo un paio – di recessione, c’è bisogno di fare una scommessa assieme e immagino che il governo sia impegnato a trovare questo accordo”.

A proposito delle parole espresse oggi da Emma Marcegaglia sui Sindacati, il Segretario ha detto: “Se conosco un po’ Emma Marcegaglia si pentirà della battuta sui “ladri” e i “fannulloni” difesi dai Sindacati, perchè non credo che pensi che il problema sia quello di proteggere ladri e fannulloni. Nessuno li difende. Dopodichè – ha sottolineato Bersani – si può discutere di una manutenzione dell’Articolo 18 perchè, se ci vogliono sei anni per una causa, in sei anni può imboscarsi anche un fannullone. Ma il tema oggi è dare un po’ di lavoro e darlo meno precario. Quanto all’articolo 18, fissa un principio di civiltà garantito negli anche negli altri paesi europei. Non è vero che è una nostra caratteristica. Cerchiamo piuttosto di intervenire per rendere più gestibile questo diritto”.

Alla domanda della giornalista se il PD stia con Monti o contro, Bersani ha risposto: “Monti non viene dopo i partiti, Monti viene dopo Berlusconi. Per averlo è stato necessario che andasse a casa Berlusconi e che arrivassimo noi con generosità a sostenere una fase d’emergenza e di transizione. Dopo di che – ha spiegato il leader del PD – la democrazia respira con due polmoni”.

Il riferimento è alle prossime elezioni politiche. “Voglio predisporre il mio partito – ha detto Bersani- a un’alternativa non a Monti ma alla destra. Monti e i suoi ministri potranno decidere con che polmoni respirare”.

Al termine dell’intervista, Bersani ha risposto a delle futili polemiche secondo le quali l’alleanza per le amministrative di Palermo ripropone la foto di Vasto. “Di questi commenti non so cosa farmene. Si capirà prima o poi che il PD alle prossime elezioni locali non ha l’idea di fare dei ‘Cencelli’, di mettere le mani del partito sull’amministrazione, ma ha l’idea di far concorrere risorse civiche. Per questo abbiamo candidato Rita Borsellino a Palermo. Le primarie decideranno, non c’è in gioco Bersani, c’è in gioco Palermo. Io credo che un PD che si apre al concorso della società civile sia un partito che ha visto chiaro. La politica deve conoscere il suo ruolo ma anche il suo limite”.

da www.partitodemocratico.it