Giorno: 6 Settembre 2012

"Monti in cerca di un percorso condiviso", di Paolo Baroni

Alle imprese che battono cassa annunciando un «autunno bollente» e ai sindacati che parlano già di sciopero generale il governo risponde rigettando la palla nel loro campo. Prima di parlare di soldi, incentivi e sgravi – chi li chiede sulle tredicesime, chi sui contratti aziendali e chi sull’innovazione e la ricerca – Monti si aspetta che siano le parti sociali a mettersi d’accordo, a trovare il modo di superare quel gap di produttività che rappresenta una delle palle al piededelPaese.Poi,masolopoi, il governo deciderà come muoversi. E soprattutto quanto stanziare. Della serie «non chiedere quello che il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo Paese», come recitava la frase di Jfk. Nel giorno in cui l’Inps certifica un altro aumento della cassa integrazione (+18,7% ad agosto), un gigante dei microchip come la Stm di Catania mette in cig 2200 addetti per tre mesi e vicende come quelle dell’Alcoa restano nel limbo, imprese e sindacati hanno gioco facile ad alzare i toni. Ma è un gioco che in questa fase …

"Monti in cerca di un percorso condiviso", di Paolo Baroni

Alle imprese che battono cassa annunciando un «autunno bollente» e ai sindacati che parlano già di sciopero generale il governo risponde rigettando la palla nel loro campo. Prima di parlare di soldi, incentivi e sgravi – chi li chiede sulle tredicesime, chi sui contratti aziendali e chi sull’innovazione e la ricerca – Monti si aspetta che siano le parti sociali a mettersi d’accordo, a trovare il modo di superare quel gap di produttività che rappresenta una delle palle al piededelPaese.Poi,masolopoi, il governo deciderà come muoversi. E soprattutto quanto stanziare. Della serie «non chiedere quello che il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo Paese», come recitava la frase di Jfk. Nel giorno in cui l’Inps certifica un altro aumento della cassa integrazione (+18,7% ad agosto), un gigante dei microchip come la Stm di Catania mette in cig 2200 addetti per tre mesi e vicende come quelle dell’Alcoa restano nel limbo, imprese e sindacati hanno gioco facile ad alzare i toni. Ma è un gioco che in questa fase …

"L'abbraccio velenoso", di Gianluigi Pellegrino

La solidarietà che Berlusconi manifesta al Capo dello Stato, nel conflitto innanzi alla Consulta, ha in realtà molto veleno nella coda. E anche nel corpo. Proclama il cavaliere: sto con Napolitano perché adesso lui sperimenta quello che ho subito io per intercettazioni penalmente irrilevanti. È la sinistra – fa eco ubbidiente Alfano – ad usare due pesi e due misure: oggi è con il Presidente ma allora non era con il premier. In realtà l’equazione tra le intercettazioni di Berlusconi e quelle di Napolitano non regge a un elementare esame dell’ordinamento e dei fatti. Ed evocarla vuol dire sgambettare nel modo più subdolo il Capo dello Stato. Un bacio velenoso, un abbraccio che nasconde un attacco alle spalle. È, infatti, la magistratura ordinaria che ai sensi dell’articolo 15 della Costituzione può disporre le intercettazioni. Ma, mentre il premier politicamente e penalmente responsabile, è integralmente soggetto al controllo della giurisdizione ordinaria (cui appartiene anche il tribunale dei ministri) e quindi alle relative intercettazioni e alle connesse valutazioni di rilevanza, così invece assolutamente non è per il …

"L'abbraccio velenoso", di Gianluigi Pellegrino

La solidarietà che Berlusconi manifesta al Capo dello Stato, nel conflitto innanzi alla Consulta, ha in realtà molto veleno nella coda. E anche nel corpo. Proclama il cavaliere: sto con Napolitano perché adesso lui sperimenta quello che ho subito io per intercettazioni penalmente irrilevanti. È la sinistra – fa eco ubbidiente Alfano – ad usare due pesi e due misure: oggi è con il Presidente ma allora non era con il premier. In realtà l’equazione tra le intercettazioni di Berlusconi e quelle di Napolitano non regge a un elementare esame dell’ordinamento e dei fatti. Ed evocarla vuol dire sgambettare nel modo più subdolo il Capo dello Stato. Un bacio velenoso, un abbraccio che nasconde un attacco alle spalle. È, infatti, la magistratura ordinaria che ai sensi dell’articolo 15 della Costituzione può disporre le intercettazioni. Ma, mentre il premier politicamente e penalmente responsabile, è integralmente soggetto al controllo della giurisdizione ordinaria (cui appartiene anche il tribunale dei ministri) e quindi alle relative intercettazioni e alle connesse valutazioni di rilevanza, così invece assolutamente non è per il …