Giorno: 14 Settembre 2012

"Tra libertà e responsabilità", di Barbara Spinelli

Ancora una volta, come l’11 settembre 2001, il volto stupefatto dell’America s’è accampato davanti ai nostri occhi. L’ambasciatore Christopher Stevens era appena stato ucciso, e Hillary Clinton non si capacitava. «Perché è potuto succedere tutto questo? Perché in un paese, la Libia, che abbiamo aiutato a liberare? In una città, Bengasi, che abbiamo salvato dalla distruzione?» Dall’attentato alle Torri sono passati undici anni, e l’angoscia resta muta, quasi l’occhio non vedesse che orrore e buio. Ancora una volta si risponde con le armi o con i droni, ma la parola è lenta a venire. Ieri Hillary Clinton ha denunciato il video anti-Islam, ma l’attonimento iniziale è significativo. L’occidente lancia al mondo la sua domanda — Perché non ci amate? — e mai fornisce una risposta, mai lo sguardo smette d’appannarsi, disperatamente miope. Il male è nero, e il nero non è dicibile. C’è il rischio di giustificarlo, se provi a vederlo, a capirlo. C’è il rischio di sovvertire il bene di cui ti credi l’artefice: le rivoluzioni arabe, le primavere democratiche, la guerra senza screzi …

"Opporsi alla deriva", di Antonio Valentino

Ha ragione Tiriticco. L’avvio di quest’anno scolastico si prospetta come uno tra i più travagliati di questi ultimi anni, che pure sono stati segnati da gravissimi problemi e da difficoltà enormi. La deriva di cui parla Tiriticco nella sua ultima riflessione è ormai sotto gli occhi di tutti. Non sto a parlare di questo pasticcio del concorsone che ha gettato nel panico i tanti insegnanti titolati – ma in una situazione di precarietà – che si sono fatte le ossa in questi anni difficili e in molti casi hanno assecondato progetti di innovazione e buon funzionamento nelle nostre scuole. Né della vergogna degli ultimi concorsi gestiti con superficialità e pressappochismo, né del disastro delle reggenze che continua e si aggrava paurosamente anche quest’anno o delle questioni irrisolte del dimensionamento. Quest’anno per gli istituti superiori comincia la riforma del triennio: nuove linee guida per i curricoli, più centrate indicazioni metodologiche su competenze, laborialità, comitati tecnico-scientifici aperti al contributo di figure territoriali della cultura, del lavoro, dell’amministrazione pubblica. Se chiedete in giro, anche agli insegnanti più attenti …

"Opporsi alla deriva", di Antonio Valentino

Ha ragione Tiriticco. L’avvio di quest’anno scolastico si prospetta come uno tra i più travagliati di questi ultimi anni, che pure sono stati segnati da gravissimi problemi e da difficoltà enormi. La deriva di cui parla Tiriticco nella sua ultima riflessione è ormai sotto gli occhi di tutti. Non sto a parlare di questo pasticcio del concorsone che ha gettato nel panico i tanti insegnanti titolati – ma in una situazione di precarietà – che si sono fatte le ossa in questi anni difficili e in molti casi hanno assecondato progetti di innovazione e buon funzionamento nelle nostre scuole. Né della vergogna degli ultimi concorsi gestiti con superficialità e pressappochismo, né del disastro delle reggenze che continua e si aggrava paurosamente anche quest’anno o delle questioni irrisolte del dimensionamento. Quest’anno per gli istituti superiori comincia la riforma del triennio: nuove linee guida per i curricoli, più centrate indicazioni metodologiche su competenze, laborialità, comitati tecnico-scientifici aperti al contributo di figure territoriali della cultura, del lavoro, dell’amministrazione pubblica. Se chiedete in giro, anche agli insegnanti più attenti …