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Giornalisti: Ghizzoni, su equo compenso superate posizioni di bandiera

Introdotta norma di verifica dello stato di attuazione della legge. “Il Parlamento, approvando all’unanimità la legge sull’equo compenso nel settore giornalistico, ha dato una risposta di civiltà e ha dimostrato la capacità di travalicare le posizioni di bandiera a favore dell’interesse dei cittadini e delle cittadine. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dopo l’approvazione in sede legislativa, con 29 voti favorevoli su 29 votanti, della legge sull’equo compenso – È una legge necessaria che, se applicata, può evitare lo sfruttamento dei lavoratori precari e freelance che contribuiscono a garantire il diritto costituzionale all’informazione. Solo un compenso equo e congruo – sottolinea Ghizzoni – può garantire la libertà di un giornalista, altrimenti vessato da trattamenti economici libero-professionali inidonei ad assicurare il rispetto della dignità del lavoratore. Il testo approvato – spiega la presidente della Commissione – introduce, inoltre, una norma che richiede la trasmissione alle Camere, da parte del Presidente del Consiglio, di una relazione annuale sullo stato di attuazione della legge. Sarà con l’atto di verifica del funzionamento delle leggi deliberate – conclude Ghizzoni – che il Legislatore avrà svolto il suo compito.”