comunicati stampa

I parlamentari Pd del cratere costituiscono il “gruppo terremoto”

E’ formato dai modenesi Ghizzoni e Vaccari insieme agli emiliani Bratti, Marchi e Broglia. Una struttura di lavoro informale, ma del tutto inedita: cinque parlamentari emiliani del Pd eletti nella zona del cratere hanno dato vita al cosiddetto “gruppo terremoto”. Già lunedì prossimo i modenesi Ghizzoni e Vaccari, il ferrarese Bratti, il reggiano Marchi e il bolognese Broglia avranno un primo incontro in Regione. Molte delle richieste presentate dal “tavolo di crisi” costituito dalle associazioni imprenditoriali locali modenesi sono già nella loro agenda, a cominciare dalla proroga dello stato di emergenza fino alla fine dell’anno e dalla revisione degli studi di settore.

Puntano a essere una sorta di “struttura di collegamento”, seppure informale, tra le istanze che arrivano dal territorio e le sedi istituzionali deputate a dare delle risposte, ovvero Parlamento e Regione. Cinque parlamentari Pd eletti nella zona del cratere hanno dato vita al cosiddetto “gruppo terremoto” che proprio lunedì prossimo avrà un primo incontro presso la sede della Regione Emilia-Romagna. A comporre questa struttura di lavoro del tutto inedita sono cinque parlamentari che, per esperienze passate e competenze specifiche, meglio possono raccogliere esigenze e problemi della ricostruzione post-sisma: si tratta dei modenesi Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari, del ferrarese Alessandro Bratti, del reggiano Maino Marchi e del bolognese Claudio Broglia. Molte delle richieste presentate dal cosiddetto “tavolo di crisi” costituito dalle associazioni di categoria del mondo imprenditoriale e cooperativo locale fanno parte del pacchetto di impegni su cui il “gruppo terremoto” intende lavorare. “E’ indispensabile ottenere la proroga dello stato di emergenza fino alla fine del 2013 – confermano la deputata Manuela Ghizzoni e il senatore Stefano Vaccari – così come la revisione degli studi di settore. Le imprese e i cittadini devono, inoltre, essere messi in condizione di avere un più facile accesso al credito così come i Comuni devono poter contare sull’allentamento del Patto di stabilità. In particolare, le amministrazioni locali hanno necessità di poter derogare ai limiti imposti agli straordinari del personale assunto e di poter assumere altro personale per accelerare tutte le pratiche connesse alla ricostruzione. Infine – concludono Ghizzoni e Vaccari – è necessario introdurre un meccanismo di fiscalità di vantaggio, come quello introdotto nel giugno scorso a L’Aquila, destinato alle imprese di piccola e micro dimensione”. La costituzione del “gruppo terremoto” non toglie nulla, naturalmente, all’impegno comune sui temi della ricostruzione proprio di tutti i parlamentari Pd eletti nel modenese. Già all’indomani della consultazione elettorale si era tenuto un incontro con gli amministratori locali della zona del cratere. Un nuovo incontro, voluto dal Partito democratico, è in programma per la serata di venerdì 5 aprile a Camposanto. Il legame con la parte della provincia colpita dal sisma rimane saldo e continuato nel tempo.