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Giornate per ricordare Edmondo Berselli

Edmondo Berselli ci manca, ancor più oggi, a poco più di tre anni dalla morte. Ci manca la sua capacità di leggere in profondità la realtà, la sua ironia, la sua passione contagiosa per il “pop”. Chissà cosa avrebbe scritto sulla giornata odierna…

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Economia, televisione, politica. Anzi, in omaggio al suo libro “Post italiani, cronache di un paese provvisorio”, la “post economia”, la “post televisione”, la “post politica”.
Territori oggetto delle esplorazioni e delle osservazioni sempre originali e acute di Edmondo Berselli, il giornalista e intellettuale modenese scomparso l’11 aprile di tre anni fa. Ambiti fondamentali, snodi e gangli imprescindibili per osservare i fenomeni che attraversano il Paese e lo cambiano, in superficie e in profondità.

Saranno questi i temi affrontati nei tre incontri dedicati a Edmondo Berselli, che si svolgeranno a Modena il 18, il 22 e il 29 aprile per la terza edizione del ciclo “Quel gran genio del mio amico”, raccolti sotto il titolo “Cronache della post Italia”, con ospiti eccellenti come, tra gli altri, Ilvo Diamanti, Carlo Freccero, Michele Salvati e Nando Pagnoncelli.

Così la sua città, Modena, per iniziativa del comitato “Amici di Edmondo Berselli” ricorderà il giornalista e intellettuale a tre anni dalla sua scomparsa, con una forma di “memoria attiva”. Protagonisti ed esperti di primo piano del giornalismo, della politica, dell’economia e dei media nazionali prenderanno spunto dal lavoro poliedrico e dagli scritti di Berselli per osservare e descrivere l’Italia di oggi e i mutamenti che la stanno interessando.

L’edizione è stata presentata a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna dall’assessore alla cultura, Massimo Mezzetti e da Marzia Barbieri Berselli, presidente del Comitato. In questa occasione è stata annunciata anche l’intenzione di creare un archivio online che dovrebbe vedere la luce all’inizio del 2014 e di istituire un premio per giovani giornalisti intitolato a Berselli.

“Quel gran genio del mio amico”, iniziativa del Comitato “Amici di Edmondo Berselli” con il patrocinio del Comune di Modena e della Regione, è realizzata grazie alla collaborazione di Fondazione cassa di Risparmio di Modena, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Conad, Cersaie e Banco San Geminiano e San Prospero.

Il programma Edmondo Berselli (2)
Il programma prende il via alle 18 di giovedì 18 aprile alla Sala Leonelli della Camera di commercio di Modena (via Ganaceto) con l’incontro su “La post economia”, sottotitolo “Più poveri e meno europei o più sobri e più solidali?”. All’incontro, moderato da Beppe Berta, storico dell’economia all’Università Bocconi, intervengono Michele Salvati, docente all’Università di Milano, direttore della rivista “Il mulino” e commentatore del “Corriere della sera”, e Patrizio Bianchi, economista e assessore alla scuola e lavoro della Regione Emilia-Romagna. Punto di partenza sarà il libro di Berselli “L’economia giusta” – ripubblicato nel 2012 da Einaudi con prefazione di Romano Prodi – un saggio breve e complesso, anticipatore della difficile situazione che stiamo vivendo con la crisi economico-finanziaria.

Argomento dell’incontro di lunedì 22 aprile alle 18 alla sala conferenze del Museo casa Enzo Ferrari sarà la “post televisione”, sottotitolo “Rischi e occasioni della videodemocrazia”. Sul tema interverranno Carlo Freccero, esperto di comunicazione e direttore di Rai 4, e Aldo Grasso, docente alla Cattolica di Milano, critico televisivo ed editorialista per il “Corriere della sera”. Modererà l’incontro Riccardo Bocca, giornalista e critico televisivo del settimanale “L’espresso”.

L’ultimo incontro di “Quel gran genio del mio amico” edizione 2013, si svolgerà lunedì 29 aprile alle 18 all’auditorium della Fondazione Marco Biagi, sempre a Modena in viale Storchi e sarà dedicato alla “post politica”. A parlare di “un paese in bilico fra ‘partiti ipotetici’” saranno Ilvo Diamanti, politologo ed editorialista del quotidiano “La repubblica”, Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, e Arturo Parisi, politico italiano già ministro della difesa nel secondo Governo Prodi.