Giorno: 22 Febbraio 2011

"La valutazione si fa una e trina", di Alessandra Ricciardi

La riforma spunta nel decreto milleproroghe. La sfida ora si sposta sul regolamento attuativo. Il modello di valutazione è tutt’altro che definito. E però mentre le due sperimentazioni sulla valutazione dei docenti e delle scuole annaspano, a dispetto di dati ufficiali che parlano addirittura di una corsa degli istituti a farne parte (il modello reputazionale, secondo dati ministeriali, avrebbe raccolto circa 45 richieste, non più di 25 saranno accolte), chi valuterà è deciso: la riforma è spuntata nel Milleproroghe approvato al senato e ora è al vaglio definitivo della camera. Firmata prima dal relatore, Lucio Malan, poi recuperata dal governo nel maxiemendamento su cui c’è stata la fiducia, nel nuovo sistema rispunta l’Indire, con il compito di documentazione e supporto all’autonomia scolastica, si riportano indietro le lancette dell’Invalsi, che si occuperà essenzialmente di fare i test sugli apprendimenti degli studenti, e poi si rinforza il corpo ispettivo, che agirà nell’ambito del ministero e che però sarà dotato di «autonomia e indipendenza». Sulla falsa riga del modello anglosassone, saranno gli ispettori a occuparsi della valutazione «delle …

"Perché Calderoli ha fermato la diretta", di Rudy Francesco Calvo

Perché Calderoli ha fermato la diretta Nervosismo e incertezza caratterizzano il Carroccio che blocca “In mezz’ora” Era facile prevedere che lo stop imposto al filo diretto di Radio Padania Libera con la trasmissione di Lucia Annunziata In mezz’ora avrebbe suscitato polemiche e sospetti sulla sintonia tra i vertici leghisti e la base. Eppure Roberto Calderoli ha deciso di muoversi comunque, a pochissime ore dalla messa in onda su Raitre, per bloccare l’operazione Carroccio on air. Una toppa che ha creato qualche problema, ma che ha tappato appena in tempo un buco che, se si allargasse ancora, rischierebbe di far affondare la barcarola già instabile del governo Berlusconi. Per capire cosa sarebbe potuto andare in onda dagli schermi di Raitre bastava sintonizzarsi anche ieri sulle onde di Radio Padania, che ha riaperto puntualmente per tutta la giornata i propri microfoni ai contributi degli ascoltatori. O recuperare qualche registrazione delle trasmissioni passate. Si sarebbero potuti ascoltare paragoni azzardati tra Napolitano e Togliatti o che «i napoletani, come nel caso del presidente, sono diversi dai lombardi». Per non …

"Il sabotaggio della giustizia", di Nadia Urbinati

Il Consiglio dei ministri ha dunque approvato all´unanimità la relazione del ministro della Giustizia Angelino Alfano sul ddl che contiene la riforma costituzionale della giustizia. Un decreto d´urgenza per riformare (deformandola) la nostra Costituzione in quelle parti che non convengono agli interessi giudiziari del premier. Un comitato formato da ministri ed esperti si riunirà per approfondire i contenuti del testo della riforma e, da quanto è trapelato, pare che all´ordine del giorno del comitato ci sia la proposta di intervenire sulle intercettazioni, riesumando il decreto che è fermo da mesi alla Camera dei deputati. Insomma, la strategia difensiva del presidente del Consiglio di fronte alla giustizia ordinaria consiste nell´usare le sue prerogative per sabotare la possibilità che giustizia sia fatta. Poiché ovviamente lui è l´imputato; imputato di reati penali gravi. Il copione e la regia di questo ddl sono dettati da una pratica di anticostituzionalizzazione, la cui massima è la seguente: la legge ha il compito di favorire, o non danneggiare, chi è al potere. L´obiettivo che il governo italiano da anni persegue é costituzionalizzare …

"La primavera dei popoli", di Bernardo Valli

Due cambiamenti, sufficienti per segnare la svolta di un´epoca, sono già intervenuti mentre le rivolte nel mondo arabo sono ancora in corso. E la repressione è sempre più sanguinosa in Libia. Il nuovo capitolo di storia non riguarda soltanto i paesi che ne sono il teatro. La zona sensibile, dall´Algeria all´Iran, rappresenta il 36 per cento della produzione mondiale di petrolio. Questo è quel che ci riguarda sul piano concreto, insieme ai rischi di guerre non soltanto civili, in una zona ricca di conflitti latenti, alle porte dell´Occidente europeo. Sul piano politico, ideologico, morale, quel che sta accadendo è inoltre destinato a sconvolgere, a rovesciare il pregiudizio occidentale sul mondo arabo musulmano. Il famoso conflitto di civiltà. Il primo cambiamento già avvenuto è che uomini e donne rivendicano i diritti dei cittadini di uno Stato democratico, e quindi rifiutano il modello del rais, onnipotente e insostituibile, dominante dall´Atlantico all´Oceano indiano per decenni. Dopo il tunisino Ben Ali e l´egiziano Mubarak, adesso traballa anche Gheddafi, caricatura dell´autocrate arabo miliardario in petrodollari, in esercizio da più di …