Giorno: 12 Novembre 2012

Che fine faranno i docenti di “Quota 96”?, di P.A. da La Tecnica della Scuola

“Con l’emendamento che abbiamo depositato stasera il nodo degli esodati viene risolto non solo con i 100 milioni già previsti, ma anche con i risparmi che si potranno ricavare dai 9 miliardi già stanziati per la platea dei primi 120mila salvaguardati.” A parlare è Pier Paolo Baretta, capogruppo Pd in commissione Bilancio e relatore del Ddl Stabilità ma che nulla dice sull’emendamento, inserito in questo che salva gli esodati, relativo al riconoscimento del diritto a circa 3.500 lavoratori della scuola il cui torto è stato quello di nascere qualche secondo dopo il 1951 e quindi di non partecipare ai benefici pensionistici bloccati inesorabilmente dal ministro tecnico al lavoro alla fatidica data del 31 dicembre del 2011. E’ vero che ogni legge e disciplina legislativa ha bisogno di un inizio, ma è anche vero che questo gruppo di docenti aveva già da tempo, e fini a qualche mese prima della sventagliata legislativa di Fornero, pianificato la propria vita futura e progettato l’avvenire. E’ anche vero che la legge è dura ma è Legge, pur tuttavia viene …

“Insulti e nomi storpiati la gogna di Grillo”, di Francesco Merlo

Napolitano è Morfeo, Monti è Rigor Montis, la Fornero è Frignero, Veronesi è Cancronesi, Bersani è Gargamella, Formigoni è Forminchioni. La setta ha un codice di riconoscimento che è fatto di nomi storpiati come Fabio Strazio, di soprannomi come Azzurro Caltagirone, di gogna per tutti: «Dopo che il M5S avrà vinto le elezioni, sono pronti un bel pigiama a righe e una palla al piede per tutti». E è uno sfogatoio triste, la pattumiera del risentimento dove Gad Lerner diventa Gad Vermer e Gad Merder e «io non mi fiderei mai di uno con il naso adunco» e «lo spedirei a passeggiare per Gaza con la papalina da ebreo in testa». Ma Beppegrillo. it è anche la tribù antimoderna che odia i treni: «Le ferrovie sono confini per la natura, bisogna farne il meno possibile». E non per tornare alla civiltà del cavallo ma alla bicicletta, sessanta milioni di biciclette «come i danesi» che sono trasfigurati in eroi del beppegrillismo, proprio come in passato le danesi furono le eroine di Lando Buzzanca: «In Danimarca i …

“La Ragioneria frena: esodati ancora in bilico”, di Bianca di Giovanni

Ancora un brivido per gli esodati. Dopo il sospiro di sollievo tirato l’altroieri con la presentazione dell’emendamento che punta a coprire tutti i non tutelati da quest’anno al 2014, ieri sono piombate in commissione Bilancio le osservazioni della Ragioneria. Il testo così com’è non va. Per i tecnici è da riscrivere sia nelle parti che definiscono la platea di riferimento, sia in quelle sulle coperture. Il confronto è andato avanti per tutta la giornata, per ora senza esito. I parlamentari hanno chiesto un confronto con i ministri di Economia e Lavoro e con i tecnici per sbloccare la situazione. ,Ancora una volta ci sono problemi di copertura per la Ragioneria dichiara Cesare Damiano Ma noi pensiamo che le misure siano coperte. Per noi la proposta dei relatori non può essere abbassata». Il nodo ha impegnato i relatori e il governo per gran parte della giornata domenicale. E in Parlamento a seguire la vicenda è arrivato di corsa il vice-ministro al Lavoro Michel Martone. La soluzione fino a pomeriggio inoltrato ancora non c’era anche se i …

“Esodati, stop al salvataggio “Troppi, mancano i fondi” Scuola, per i prof restano le 18 ore”, di Lucio Cillis

Stallo in commissione Bilancio della Camera sulla questione degli esodati mentre per la scuola e gli insegnanti si è trovata la soluzione per bloccare l’aumento delle ore di lavoro. I conti sugli esodati (secondo la Ragioneria dello Stato) non tornano e la palla torna a rimbalzare nel campo dei parlamentari che non accettano il nuovo stop. Per superare l’impasse, i vertici del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia si incontreranno oggi alle 8.30. Si cerca una soluzione condivisa per approvare nelle prossime ore gli emendamenti pro-esodati al ddl Stabilità. La partita si gioca tutta sull’esile filo dei numeri, di quanto è (realmente) ampia la platea dei lavoratori sospesi prima della pensione; e di quante risorse occorrano per salvarli senza mandare in tilt i conti. Fino ad oggi, per poco meno di 130mila persone, si pensava ad una somma-paracadute di circa 9,1 miliardi. Secondo la Ragioneria questi dati sono parziali, e rischiano di mandare fuori controllo la spesa: le stime fatte in commissione non tornerebbero perché da qui al 2025, bisognerà prevedere una spesa ben …

“I principi del montismo”, di Ilvo Diamanti

È passato un anno. Il premier Monti e il suo governo non sono più una novità e neppure un dilemma. Hanno assunto un profilo preciso: dal punto di vista del programma, dello stile di comunicazione, del disegno politico e istituzionale. Lo possiamo riassumere in una parola, ormai usata con una certa familiarità. Il Montismo. Per analogia e differenza – anzi: distacco – rispetto al Berlusconismo. Travolto dalla crisi, ma anche dalla sfiducia. Delle istituzioni internazionali e dei cittadini. Il Montismo ne costituisce il controcanto. Ne sancisce la fine. Anche se, per alcuni versi, ne è la prosecuzione con altri mezzi e con altri esiti. Sul piano del programma economico, in particolare. Il governo Monti ha, infatti, realizzato i principali punti delle politiche (solo) annunciate dal governo Berlusconi. Su indicazione (imposizione?) della Ue e della Bce. Monti le ha tradotte in leggi, riforme e decreti. Con i limiti posti dalla maggioranza, ampia e variegata, che lo sostiene. E con una differenza sostanziale, da chi lo ha preceduto. Berlusconi quel programma l’aveva subìto. E ne aveva promesso …