Giorno: 11 Novembre 2012

Legge Stabilità: Ghizzoni, Parlamento ha modificato una norma nata male

“Per la scuola, ed in particolare per tutelare l’orario di lavoro degli insegnanti, ognuno ha fatto la sua parte – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati e relatrice della Legge di stabilità nella commissione che presiede, dopo l’approvazione in Commissione Bilancio dell’emendamento presentato dal Governo – In Commissione Cultura tutte le forze politiche hanno concorso per scongiurare il pericolo di aumento dell’orario dei docenti a 24 ore a parità di salario. Il Ministero dell’istruzione, convenendo con la necessità di stralciare un provvedimento di materia contrattuale e ordinamentale, che non poteva essere affrontato all’interno di una legge di stabilità, ha lavorato per rispettare gli obiettivi dettati dalla Spending Review senza compromettere il funzionamento dell’istruzione e della formazione superiore. C’è da rilevare, positivamente, che anche il Tesoro ha fatto la sua parte: la ragioneria dello Stato ha finalmente certificato un capitolo di fondi da ripartire, il 1296, ci cui sino a ieri non erano disponibili i dati. Abbiamo dato prova che il Parlamento, quando c’è l’impegno e il …

Scuola, Profumo ai prof «L’orario non aumenterà», di Mariolina Iossa

Non ci sono soltanto professori, studenti e rappresentanti sindacali alla manifestazione romana contro l’aumento dell’orario di lavoro settimanale dei docenti e per la difesa della scuola pubblica italiana. Davanti al ministero ci sono anche tante famiglie con i figli, bambini nei passeggini, come ad una passeggiata domenicale senza auto. La scuola è in fibrillazione, anche se in commissione Bilancio alla Camera, dove si sta discutendo la legge di stabilità, è emersa nettamente la linea politica che dice no alle 24 ore, una linea confermata dal ministro Francesco Profumo che ieri a Torino ha dichiarato: «Non faremo l’intervento sull’incremento di ore». Ma gli insegnanti vogliono essere sicuri: «Non ci fermeremo fino a che la norma non sarà cancellata», hanno detto, e stamattina si incontreranno davanti al Miur per un flash mob. Martedì, poi, nuova mobilitazione: scioperano la Cgil e i sindacati di base. Non c’è ancora la cancellazione della norma ma è sicuro che ci sarà. I lavori in commissione sono stati interrotti l’altra sera per permettere a governo e ministeri di trovare una strada ma …

“Emilia, la protesta delle imprese”, di Natasha Ronchetti

Allo studio la presentazione della dichiarazione dei redditi senza versamenti. Nel Modenese si stima che per la fine dell’anno si registrerà un calo del fatturato intorno al 40%. Per ora paventano il rischio di forti tensioni sociali. Ma non è escluso che le aziende emiliane colpite indirettamente dal terremoto del 20 e 29 maggio mettano in atto una sorta di sciopero fiscale. Protesta che potrebbe prendere forma attraverso la regolare presentazione della dichiarazione dei redditi entro la scadenza del 16 dicembre ma senza versamento di imposte e tributi. Una scelta drastica di fronte al decreto 174 che, convertito in legge, corre verso l’approvazione da parte del Senato, per ora senza le modifiche chieste dalle associazioni di categoria per ampliare la platea dei beneficiari della rateizzazione delle tasse (con interessi a carico dello Stato, a partire dal 30 giugno 2013), anche alle imprese che non hanno subito danni materiali ma sono collassate dopo il blocco forzato delle attività di fornitori e committenti colpiti dal sisma. Nel Modenese e nel Ferrarese, le due aree più colpite, il …

Affile, «il governo non chiuda gli occhi», di Michele Meta e Roberto Morassut

Oggi in tutta Europa si stanno riproponendo i movimenti ispirati alle varianti più radicali dell’ideologia fascista e nazista. E anche in Italia prendono corpo movimenti negazionisti, che soffiano sul fuoco della crisi economica e che giocano la carta di un nazionalismo etnico e di sangue contro la globalizzazione. Si pone per tutte le forze democratiche e per le istituzioni il tema di un’azione culturale profonda e del pieno rispetto delle leggi. Purtroppo, in molti casi, in Italia occorre prendere atto di una insufficienza dell’attenzione di molte istituzioni che non solo tollerano, ma alimentano certi fenomeni. A pochi chilometri da Roma, per esempio, il sindaco di Affile, Comune con 1500 abitanti, ha deciso di utilizzare fondi pubblici regionali per erigere un Mausoleo alla memoria di Rodolfo Graziani, Ministro della Difesa della Repubblica di Salò e responsabile di crimini di guerra in Etiopia durante il colonialismo fascista. «Patria» e «Onore» sono scolpite dall’amministrazione comunale di Affile sul monumento a Graziani, ai lati della bandiera italiana. Parole fuori luogo per un criminale che avrebbe dovuto essere processato a …

"La truffa? Sì, della storia", di Michele Prospero

Ieri sul Corriere della Sera la polemica contro le proposte del Pd per la riforma della legge elettorale ha raggiunto i tetti di una rara falsificazione storiografica. Massimo Teodori ha scritto che il Pd vorrebbe un “sistema super-truffa” grazie al quale il partito che prende il 35 per cento dei voti si aggiudica il 55 per cento dei seggi. Non è proprio così. Il premio al partito maggioritario dovrebbe aggirarsi attorno al 10 per cento e scatterebbe comunque, come suggerisce il lodo D’Alimonte, solo nel caso in cui nessuna coalizione varcasse la soglia del 40 per cento. Questo accorgimento serve affinché l’incentivo alla coalizione non si trasformi in potere di ricatto dei vari cespugli. Dov’è la “supertruffa”? Un dispositivo analogo (con un premio al primo partito che in verità è vicino al 20 per cento dei seggi) ha appena consentito alla Grecia di non precipitare in una condizione istituzionale simile a quella di Weimar. Quanto alla legge truffa (l’espressione non fu coniata dal Pci ma da Calamandrei, e anche il liberale Corbino avvertiva la fondatezza …

“La truffa? Sì, della storia”, di Michele Prospero

Ieri sul Corriere della Sera la polemica contro le proposte del Pd per la riforma della legge elettorale ha raggiunto i tetti di una rara falsificazione storiografica. Massimo Teodori ha scritto che il Pd vorrebbe un “sistema super-truffa” grazie al quale il partito che prende il 35 per cento dei voti si aggiudica il 55 per cento dei seggi. Non è proprio così. Il premio al partito maggioritario dovrebbe aggirarsi attorno al 10 per cento e scatterebbe comunque, come suggerisce il lodo D’Alimonte, solo nel caso in cui nessuna coalizione varcasse la soglia del 40 per cento. Questo accorgimento serve affinché l’incentivo alla coalizione non si trasformi in potere di ricatto dei vari cespugli. Dov’è la “supertruffa”? Un dispositivo analogo (con un premio al primo partito che in verità è vicino al 20 per cento dei seggi) ha appena consentito alla Grecia di non precipitare in una condizione istituzionale simile a quella di Weimar. Quanto alla legge truffa (l’espressione non fu coniata dal Pci ma da Calamandrei, e anche il liberale Corbino avvertiva la fondatezza …

"Legge elettorale, è scontro tra Bersani e Casini", di Maria Zegarelli

Se le danno (metaforicamente parlando) di santa ragione per tutto il giorno in un botta e risposta che trova tregua soltanto in serata. Il primo ad attaccare è Pier Luigi Bersani al quale non è andato affatto giù il voto dell’Udc insieme a Pdl e Lega sulla legge elettorale. Pier Ferdinando Casini non se le tiene anche se alla fine gli sherpa di Pd e Udc sono ottimisti sull’intesa tra di loro: il vero muro resta il Pdl con il quale i contatti dal Nazareno sono pari a zero, e per ora nessun incontro previsto. «Casini morirà di tattica dice il segretario Pd -. Bisogna invece tenere la barra dritta, come io cerco di fare, e dire dove si vuole andare. Non ho dubbi che comunque dovremo dialogare. Ci vuole un governo politico sorretto da una maggioranza politica. Abbiamo questo diritto-dovere». Per questo il Pd, spiega, si «metterà di traverso» per fermare la legge a cui punta il Pdl. La soglia al 42,5% per il premio di maggioranza, «messa lì senza dire altro è un …