Giorno: 27 Novembre 2012

Imu Chiesa: «Un pasticcio statale che scontenta tutti», di Laura Matteucci

«La questione essenziale è che l’Imu deve tornare in capo ai Comuni. In tutto e per tutto». Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci, torna a dare voce alla protesta dei Comuni, proprio mentre il Senato sta vagliando quella legge di Stabilità di cui chiedono modifiche in più punti, e oggi si inizia a votare il decreto legge sui costi della politica, che potrebbe contenere qualche novità in materia di imposta sugli immobili. È proprio il «nuovo» regolamento sull’Imu per la Chiesa e gli enti non profit, pubblicato sabato scorso in Gazzetta ufficiale, l’ultimo spunto per le polemiche, perché è ambiguo, di difficile attuazione, e oltretutto è pure la fotocopia di un testo di Tremonti del 2009 già bocciato dalla Ue. Adesso la palla è passata a Bruxelles, infatti: sono i commissari europei a dover vagliare in questi giorni il documento e decidere se chiudere la procedura d’infrazione aperta contro l’Italia già nel 2007. Presidente, è stato pubblicato il regolamento che doveva fornire lumi sull’applicazione dell’Imu agli enti non profit e alle scuole …

Miguel Gotor: «Con Bersani per riunire partiti e società», di Francesco Cundari

«La notizia secondo me è il grande successo delle primarie», dice Miguel Gotor, storico dell’età moderna ma anche autore di diversi saggi su Aldo Moro e l’Italia degli anni Settanta, da mesi impegnato a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani alle primarie, pur senza essere nemmeno iscritto al Partito democratico. «È un grande successo delle primarie come strumento di rilegittimazione di una politica ferita, per ricostruire un rapporto che non è stato mai così difficile nella storia repubblicana tra cittadini e istituzioni, società e democrazia rappresentativa. Primarie che sono state fortemente volute da Pier Luigi Bersani proprio con questa finalità». Un successo dei gazebo contro le sezioni, dell’apertura alla società civile contro la chiusura degli apparati? «In primo luogo, è stato un successo dovuto all’impegno di centomila volontari. Ma il punto è che in questi anni abbiamo avuto un discorso pubblico subalterno al berlusconismo, tutto impostato sulla contrapposizione tra partiti e società civile: i partiti come ferri vecchi di un Novecento perduto da un lato, dall’altro una società civile come la rosa del Piccolo …

Roma – Ministero Istruzione, Università e Ricerca -Seminario: La via italiana all’inclusione scolastica

c/o MIUR ROMA PROGRAMMA DEI LAVORI Accoglienza e registrazione dei partecipanti Saluti ed apertura dei lavori Lucrezia Stellacci, Capo dipartimento Giovanna Boda, Dirigente generale I punti della discussione Italo Fiorin, Università Lumsa Roma Il nostro impegno sul tema dell’inclusione Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca La voce della ricerca Andrea Gavosto, Fondazione Agnelli La voce della pedagogia speciale Andrea Canevaro, Università di San Marino La voce del dibattito in atto Dario Ianes, Università di Bolzano La voce dell’amministrazione Raffaele Ciambrone, Ufficio disabilità Miur, Rinfresco La voce delle scuole Giuseppe Fusacchia, dirigente scolastico La voce delle ASL Guido Fusaro, neuropsichiatra ASL B1 Piemonte La voce dell’osservatorio sull’integrazione scolastica Pietro Barbieri, presidente FISH La voce dell’esperienza tridentina Marta Dalmaso, assessore provincia di Trento La voce degli enti locali Stella Targetti, coordinatrice Assessori all’Istruzione. Conferenza delle Regioni. La voce degli enti locali Graziano Delrio / Daniela Ruffino, Anci La voce della politica Manuela Ghizzoni, presidente 7ª Commissione della Camera Guido Possa, presidente 7ª Commissione del Senato Conclusioni e prospettive Marco Rossi-Doria, Sottosegretario di Stato Previsione di …

“Bersani: basta slogan si vota sul premier”, di Simone Collini

«Al primo turno si può anche votare per dare un segnale di un certo tipo, per far capire che la richiesta di rinnovamento è forte, ma al secondo turno no, si sceglie il presidente del Consiglio, quello in grado di costruire attorno a sé un’alleanza in grado di vincere le elezioni, quello più credibile e con la necessaria esperienza per governare». È questo il ragionamento che rassicura Bersani circa l’esito della sfida di domenica con Renzi, più dei trecentomila voti di vantaggio da cui parte, più anche dei segnali che arrivano dagli altri competitor ora usciti di scena, a cui pure guarda con attenzione, come dimostrano le parole riservate al rapporto con Sel: «Con Vendola non stiamo aprendo tavoli o tavolini. Ci sono però degli evidenti punti di assonanza, per esempio su scuola, centralità del lavoro, diritti. Sono cose precise su cui c’è convergenza. Si parla di politica, non stiamo facendo bilancini o Cencelli». Il leader del Pd giocherà questo finale di partita mantenendo il profilo del candidato con maggior esperienza e capacità di costruire …

Sisma, deputati Pd “Subito interventi del Governo”

Ghizzoni, Miglioli, Santagata “Non privilegi, aiuti concreti al motore produttivo del Paese” I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata hanno partecipato al presidio organizzato dalla Cgil in piazza del Pantheon, a Roma, dei lavoratori delle zone dell’Emilia, della Lombardia e del Veneto colpite dal sisma: “Queste aree del paese – dicono – non chiedono privilegi, ma aiuti concreti che ristabiliscano equità e giustizia. Sono destinatarie di misure fiscali meno favorevoli rispetto a quelle emanate in precedenza per i soggetti colpiti da analoghe calamità”. “Non è procrastinabile l’intervento delle istituzioni per rimettere in piedi un’area che è il motore produttivo del Paese. – lo dichiarano i deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, dopo aver partecipato al presidio organizzato dalla Cgil in piazza del Pantheon dei lavoratori di Emilia, Lombardia e Veneto, colpiti dal terremoto – Le provincie del cratere – spiegano – producono il 2% del Pil Nazionale, più del 4% delle esportazioni, garantiscono allo Stato quasi 7 miliardi di euro di gettito fiscale e 400 …

La rabbia dei docenti per la frase del premier “La scuola è al collasso”, di Corrado Zunino

L’ultima uscita del professor Mario Monti più che una gaffe sembra un intimo pensiero, ora pubblico. «In alcune sfere del personale della scuola», ha detto il presidente del Consiglio domenica sera in teda Fabio Fazio, «c’è grande spirito conservatore e grande indisponibilità a fare anche due ore in più la settimana, avrebbero permesso di liberare risorse per fare politiche didattiche. Non esiste il mito bontà-durezza», e qui Monti è sembrato alludere alla frase del bastone e la carota usata dal suo ministro Francesco Profumo, «gli studenti fanno bene a manifestare il loro dissenso, ma i corporativismi spesso usano i giovani per perpetuarsi, per non adeguarsi a un mondo più moderno». Gli insegnanti, ín 43 secondi di diretta Rai, sono diventati un esempio di freno alla modernizzazione e alla produttività, pronti a usare i loro studenti per mantenere privilegi. Non poteva che deflagrare, la bomba, visto che dall’U ottobre scorso -dopo un’intervista del ministro Profumo con Repubblica in cui si rivelava il progetto di riforma i docenti tutti hanno iniziato a contrastare l’articolo della Legge di …

“Per Obama un bravo prof è un investimento”, di Giovanni Scancarello

Un bravo insegnante, dice la Casa Bianca, vale almeno 250mila dollari per ciascuna delle classi in cui lavora. È quanto si calcola incrementerà le retribuzioni dei suoi studenti quando entreranno nel mondo del lavoro. Se si considera che un insegnante americano nel 2010 guadagna, secondo le stime dell’Ocse, mediamente 45mila dollari all’anno alle primarie e 48mila dollari l’anno alle superiori, si può concludere che un buon insegnante, negli Usa vale sicuramente già tanto oro quanto pesa. Un parallelo con l’Italia in questo senso è più complicato, anche perché, il peso del portafogli dei nostri docenti è sensibilmente inferiore. In generale c’è da dire che mentre da un lato gli insegnanti americani hanno risentito più degli italiani della crisi economica del 2007-2008, in termini di adeguamento dei salari al costo della vita, c’è da dire che però partivano già da stipendi molto più alti dei nostri. La primaria Secondo le stime dell’Ocse, un docente di scuola primaria negli Usa guadagnava 43.867 dollari l’anno nel 2000 e 45.226 nel 2010, un docente italiano rispettivamente 31.050 e 32.658 …