Giorno: 19 Novembre 2012

Scuola: Ghizzoni, Ministro Profumo in Commissione su inchiesta Report

“Ho chiesto di audire urgentemente il Ministro Profumo in Commissione Cultura per riferire su quanto emerso nel servizio andato in onda ieri sera durante la trasmissione Report. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati – La decisione è stata presa con l’assenso della maggioranza dei Gruppi parlamentari. La Commissione – conclude Ghizzoni – non intende sostituirsi alla magistratura, ma è necessario che sia fatta chiarezza a favore della massima trasparenza amministrativa anche nella sede Parlamentare referente per il Miinistero dell’Istruzione.”

“Fondi alle ‘paritarie’? La bufala corre sul web”, di Giovanni Belfiori

Influencers, giornalisti e blogger volutamente ‘disattenti’ stanno scrivendo che il Pd avrebbe finanziato con 223 milioni le scuole private per i figli delle famiglie ricche. Eppure è vero il contrario: quei soldi non riguardano il percorso dell’obbligo scolastico, ma finanziano i Comuni per tenere aperti asili nido e scuole dell’infanzia. Questo che sto per raccontare è un esempio da manuale. In rete gira una notizia il cui senso può essere riassunto così: il Partito Democratico, in piena crisi economica e con le casse delle scuole vuote, finanzia le scuole private per i figli delle famiglie più ricche. Provate a leggere questo testo: è uno dei tanti articoli, che ci hanno segnalato, pescati nel web: Titolo: 223 milioni alle scuole private: l’emendamento del PD Testo: “Scuole occupate, migliaia di studenti in corteo in tutt’Italia, docenti in mobilitazione. Il mondo della scuola è in movimento, chiede risorse, rilancio della propria funzione sociale e del proprio carattere pubblico, il consenso popolare attorno a queste misure è altissimo. Nonostante ciò il parlamento ha approvato nella notte un emendamento alla …

“Meno divieti per le coppie. La legge 40 riscritta dai giudici”, di Luigi Ripamonti

Giovedì scorso il tribunale di Cagliari ha disposto che una struttura pubblica assicurasse diagnosi preimpianto e analisi genetica a una coppia fertile che ne aveva fatto richiesta, perché portatrice di una malattia genetica trasmissibile. Si tratta dell’ennesimo intervento di un tribunale sulla legge 40, che regola la procreazione medicalmente assistita in Italia. Proviamo a ripercorrere la storia delle sentenze (in tutto 19) e delle disposizioni più importanti successive alla promulgazione della legge. La legge 40 entra in vigore il 10 marzo 2004 e nel luglio 2004 vengono emanate le sue prime linee-guida. Pochi mesi dopo Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni avviano una raccolta di firme per un referendum abrogativo totale, poi trasformato in quattro quesiti referendari, confluiti nella consultazione del giugno 2005, con esito negativo per mancato raggiungimento del quorum. La prima sentenza che chiama in causa la legge 40 è del giugno 2004, e arriva proprio dal tribunale di Cagliari. Il giudice consente una «riduzione embrionaria» per possibili rischi, in caso di gravidanza plurima, per la donna che ne aveva fatto richiesta, nonostante …

“Tregua immediata”, di Pasquale Ferrara*

Per quanti lo avessero dimenticato ma non se ne facciano una colpa la questione israelo-palestinese è inquadrata ancora ufficialmente in un cosiddetto «processo di pace». Benché si tratti ormai di una formula del tutto svuotata di contenuti e persino tristemente ironica mentre cadono bombe (su Gaza) e missili (da Gaza). Si potrebbe sostenere, a voler essere davvero naïf, che il processo di pace sarebbe ancora in piedi tra Israele e la Cisgiordania, mentre sarebbe ormai in stato comatoso (e non da oggi) nei riguardi di Gaza. Questo è stato l’errore fondamentale degli ultimi anni, almeno dalle elezioni palestinesi del 2006, e cioè pensare di poter raggiungere, in questa turbolenta regione del mondo, una «pace separata». La verità è che la ricerca di una pace separata ci ha sinora, nei fatti, separato dalla pace. In Occidente ci facciamo facilmente distrarre da questioni che – comprensibilmente coinvolgono lo stato di salute delle nostre economie e dei nostri sistemi politici. Ecco perché ci hanno colto di sorpresa gli eventi bellici a Gaza. La realtà è che da molti …

“A rischio 40mila precari pubblici”, di Luigina Venturelli

Ad oggi non abbiamo alcuna certezza, né su quante saranno le eccedenze nel pubblico impiego, né sulle tempistiche con cui si arriverà a stabilire il numero degli esuberi, né su quali saranno le alternative per gestirli» denuncia Rossana Dettori, segretaria nazionale della Fp Cgil. «Solo una cosa è certa, il panico diffuso in queste settimane tra i lavoratori in attesa di conoscere il loro destino. Non si placa la polemica tra il sindacato di Corso d’Italia e il ministro Filippo Patroni Griffi. E non potrebbe essere altrimenti, dopo il recente annuncio anche attraverso social network di oltre 4mila eccedenze nella pubblica amministrazione, subito seguito da una precisazione per correggere la cifra al rialzo di altre 2mila unità. L’EMERGENZA PRECARI Un dato ben lontano dall’essere definitivo e che, in ogni caso, non tiene conto delle decine di migliaia di lavoratori precari con i contratti in scadenza a fine anno. «Si stima siano circa 40mila, ma il numero preciso non lo conosce nemmeno il ministero, data la variabilità delle tipologie contrattuali e la capillare diffusione dei lavoratori …

“Nel pantheon spazio alle donne”, di Roberta Agostini, Cecilia D’Elia, Titti Di Salvo, Valeria Fedeli, Pia Locatelli, Marinella Perroni

E’ difficile stabilire un pantheon una volta per tutte. soprattuto in un’epoca di fluidità e leggerezza del pensiero e dei riferimenti culturali, in un’ epoca in cui sono più i singoli a dettare le leggi dei riferimenti simbolici, piuttosto che le grandi organizzazioni collettive e i movimenti di massa. C’è un pantheon privato, di cui fanno parte i propri beniamini, uomini e donne illustri, campioni dello sport, e rock star. Ma anche persone incontrate nella vita. E ciascuno ha il proprio pantheon e se lo compone e cambia come vuole. Il pantheon di un’area politica, sociale e culturale invece è il frutto di una ricerca, dell’ascolto della memoria, della materialità di un percorso storico e dei suoi conflitti, ma anche dell’analisi del presente e del futuro. Del guardare i propri compagni di strada e i propri avversari. Non è un lavoro facile e implica delle responsabilità. Siamo impegnate nel centrosinistra, ognuna con la propria storia e collocazione, immaginiamo il centrosinistra come un movimento di massa, connesso da tante identità e sapori. Pensiamo che il centrosinistra …

“Un centro e troppe anime”, di Luca Ricolfi

Sì, pare proprio che il centro stia tornando ad essere di moda, come lo era stato per quasi mezzo secolo, ai tempi in cui governava la Dc. Allora votare centro significava soprattutto una cosa: tenere i fascisti e i comunisti lontani dalle stanze del potere. Ma bastarono 5 anni per disfarne quasi 50. Fra il 1989 e il 1994 tutto cambiò, nel mondo e in Italia. Nel 1989 cadde il muro di Berlino, e la paura del comunismo si sciolse come neve al sole. Il resto, in Italia, lo fecero Mario Segni con i referendum sulla legge elettorale e Di Pietro con l’inchiesta Mani pulite. In un pugno di anni, fra il 1991 e il 1994, democristiani e socialisti furono affondati per sempre. Al loro posto si fecero avanti i reietti di ieri, fascisti e comunisti, che per rendersi accettabili provvidero lestamente a riverniciare le loro insegne, cambiando nome, modernizzando programmi, stabilendo alleanze con il nuovo o presunto nuovo che stava avanzando, dalla Lega alla Rete, da Forza Italia al Patto Segni. È così che …