Giorno: 9 Gennaio 2013

"Detrazioni deboli? Colpa della destra", di Marco Causi

La riforma del catasto e la definizione della nuova Isee nella prossima legislatura potranno soddisfare le richieste dell’Unione europea. Sono due gli elementi di equità sull’Imu: il sistema di detrazioni, ancorato al numero di figli piuttosto che a indicatori di reddito, e l’inappropriatezza delle stime catastali, per le quali un appartamento nel centro storico di una città italiana vale in molti casi meno degli appartamenti di nuova edificazione nelle periferie metropolitane. Su tutti e due questi elementi, segnalati da emendamenti non accolti del PD al decreto “Salva Italia”, interveniva positivamente la delega fiscale Ceriani, approvata dalla Camera ma poi sciaguratamente affossata al Senato dal Pdl: è stato il primo provvedimento a subire le conseguenze della decisione di Berlusconi di staccare la spina al governo Monti. Nella delega fiscale si avviava finalmente la riforma del catasto – attesa da oltre vent’anni – e si riconducevano le detrazioni all’indicatore di condizione socio economica delle famiglie (Isee). Il quale Isee, intanto, veniva rinnovato da Cecilia Guerra – arricchito nelle componenti patrimoniali e messo in sicurezza con un completo …

"Nell’inferno di Rosarno gli uomini sono tornati schiavi", di Giuseppe Salvaggiulo

Letti di terra nel dormitorio dove abitano mille lavoratori. Le tende sono fatte con pezzi di plastica, spago, cartoni e lastre di eternit. Gli africani dormono su letti di terra pressata pronti a trasformarsi in fango alla prima pioggia. Cucinano riso e ali di pollo in bidoni di risulta. I bagni sono due fosse a cielo aperto. Sbaglia chi dice che a Rosarno, tre anni dopo la rivolta dei migranti, le devastazioni, la controrivolta degli italiani, la caccia all’uomo e infine la deportazione dei neri, tutto è come prima. È peggio. Gli africani sono di nuovo mille, come allora: arrivati in autunno, ripartiranno in primavera dopo aver raccolto agrumi a 25 euro al giorno, anche se adesso i padroni prediligono il cottimo che aumenta la produttività: un euro a cassetta per i mandarini e 0,50 per le arance, in ogni cassetta 18-20 chili di raccolto. Nel pieno della stagione lavorano trequattro giorni a settimana, a chiamata, versando tre euro al caporale che li carica all’alba sul pullmino. Nei giorni di magra girano in bici nella …

Carceri, la figuraccia dell’Italia. Napolitano: “Condanna mortificante”, di Paola Fabi

La conferma, forse, fa più male della parola che bolla e boccia il sistema carcerario italiano: «inumano». Perché l’Italia, secondo la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, viola i diritti dei detenuti riservando per loro un trattamento «degradante» e «inumano» appunto, tenendoli in celle di meno di 3 metri quadrati a testa in un sovraffollamento «strutturale e sistemico». Una situazione già nota (come dice il ministro Severino che si dichiara comunque «avvilita» per non essere riuscita a portare avanti il ddl del governo sulle misure alternative al carcere) e che i numerosi suicidi dei detenuti (due già dall’inizio del 2013) confermano. Ed è di poche settimane fa il clamoroso sciopero della fame e della sete del leader dei Radicali, Marco Pannella. Una «mortificante conferma», secondo il capo dello stato Napolitano, «della perdurante incapacità del nostro stato a garantire i diritti elementari dei reclusi in attesa di giudizio e in esecuzione di pena», e nello stesso tempo di una sollecitazione pressante da parte della Corte a imboccare una strada efficace per il superamento di tale …

Soddisfazione per le liste Pd al vaglio della Direzione nazionale

Importanti novità sono emerse dalla Direzione nazionale del Pd convocata per varare le liste dei candidati alle politiche di febbraio. Confermate le posizioni sicure dei quattro candidati Richetti, Guerra, Pini e Vaccari. Modena avrà altri due parlamentari modenesi scelti dal nazionale per il loro impegno su temi specifici: sono il carpigiano Edo Patriarca e la consigliera provinciale Cécile Kashetu Kyenge. Buona anche la posizione in cui è stata collocata la parlamentare uscente Manuela Ghizzoni (27esima, subito dopo il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi), una posizione che le consentirà, se il risultato del Pd sarà buono, di confermare il suo impegno per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma. Una squadra davvero folta, oltre le aspettative: anche il politologo modenese Carlo Galli è stato confermato in lista, mentre la vignolese Laura Garavini ha avuto l’ok dai coordinamenti Pd dei paesi che costituiscono il seggio Europa per una sua ricandidatura. “Quindi un Pd modenese che potrebbe risvegliarsi dopo le elezioni con la più folta pattuglia parlamentare di sempre”: è il commento del coordinatore provinciale della segreteria …

"Tasse, l’equità che manca", di Massimo D'Antoni

Imu: lasciarla, toglierla o cambiarla? Economisti ed esperti, in modo unanime, ci ricordano che, rispetto alle imposte che gravano sul lavoro e sull’impresa, quelle sulla proprietà immobiliare risultano meno dannose per l’attività economica e per la crescita. Sono più semplici da amministrare e più difficili da evadere, e hanno pregi non indifferenti quanto ad equità, considerando che la distribuzione del patrimonio immobiliare è tale da renderle marcatamente progressive. Infine, la distribuzione per età della proprietà immobiliare determina, nel confronto con la tassazione del reddito o del consumo, una ripartizione del carico fiscale più favorevole ai giovani, e in generale a chi non può permettersi la proprietà della propria abitazione. Detto questo, c’è modo e modo di disegnare un’imposta sulla proprietà. Quando a fine 2011 il governo Monti decise di anticipare l’applicazione dell’Imu e di estenderla alle abitazioni principali, non mancarono le obiezioni. Molti commentatori e, in sede politica, lo stesso Partito democratico, rilevarono il rischio di un impatto pesante sulle famiglie a reddito più basso e sulle attività economiche, e proposero dei correttivi in direzione …

"Il fisco nell'urna", di Massimo Giannini

Plasmati da quasi vent’anni di berlusconismo, tra demagogia fiscale e idolatria dell’anti-Stato, gli italiani si sono abituati a votare con il portafoglio in mano. È fatale che anche questa campagna elettorale sia dunque dominata dalla battaglia sulle tasse. Siamo il Paese dove il «total tax rate» raggiunge il 68,8% (contro il 65,8 della Francia e il 48,2 della Germania), la pressione fiscale raggiunge il 45,3% (contro il 31,4% del 1980) e dove su 41,5 milioni di contribuenti solo lo 0,9% dichiara più di 100 mila euro l’anno. Viviamo il tempo di ferro della crisi globale e del «rigore necessario». L’economia non produce più ricchezza. C’è molta spesa da tagliare, e poco reddito da redistribuire. La pecora di Olof Palme è ormai tosata fino all’osso per molti, mentre resta intonsa per il famoso 1 per cento evocato dalle proteste di «Occupy Wall Strett». È naturale che gli schieramenti in lotta si combattano sul campo minato del fisco, dell’equità e della progressività del prelievo, delle ricette contro l’evasione. Gli italiani sono provati, e chiedono chiarezza ai partiti: …