Mese: Gennaio 2013

Marioska

Monti: prometto meno tasse. Pd: non è che sotto il loden spunta Berlusconi? Anche Mario Monti annuncia che abbasserà le tasse, alcune delle quali lui stesso ha introdotto o innalzato (tagli a Imu, Irap e irpef, meno tasse per quasi 30 miliardi). All’apprendere la notizia del meno tasse in versione montiana, Silvio Berlusconi ha prontamente rilanciato: all’Imu lui affianca anche l’introduzione del quoziente familiare “a partire dal 2014”, l’abbassamento dell’Irap, e – entro il 2015 – l’introduzione di sole due aliquote Irpef del “23 e del 33%” se sotto oppure sopra i 40mila euro di reddito. Berlusconi spiega che la copertura di questi interventi arriverebbe dalla riduzione della spesa pubblica “di almeno il 10% in 5 anni” che produrrebbe “un risparmio di almeno 80 miliardi in 5 anni”. Chi offre di più? “Dopo le promesse di sgravi fiscali di questa mattina a Omnibus, c’è da chiedersi se sotto il loden di Monti non si stia nascondendo Silvio Berlusconi”, chiosa Antonio Misiani deputato e tesoriere del Pd. “Il presidente del Consiglio ha improvvisamente scoperto che si …

Novi (MO) – L'Europa e la ricostruzione dell'Emilia

Giovedì 31 gennaio, alle ore 17.15 circa, presso lo spazio comunale (ludoteca/asilo nido) di via Buonarroti 41 a Novi di Modena sarà presente HANNES SWOBODA, Capogruppo di S&D (Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici) al Parlamento europeo. L’iniziativa nasce dalla volontà di coinvolgere sul tema della ricostruzione dell’Emilia il nostro gruppo a Strasburgo e all’incontro parteciperanno, tra gli altri, il responsabile esteri del Pd Lapo Pistelli, l’europarlamentare PD Salvatore Caronna e, insieme ad una rappresentanza modenese dei candidati democratici, anche la capolista al Senato per l’Emilia Romagna Josefa Idem.

Esodati, cosa fare davvero per riparare al danno, di Cesare Damiano

Alcuni giorni fa il Messaggero titolava in prima pagina “Bomba esodati, altri 150.000 Come capita purtroppo in molte occasioni, leggendo l`articolo è risultato evidente che il suo contenuto non corrispondeva al titolo: infatti si trattava dell`ennesima ricostruzione di una nota vicenda. Partiamo dall`inizio: l`articolo faceva riferimento al fatto che a suo tempo l`Inps aveva fornito una stima di circa 390.000 cosiddetti esodati, ai quali sottrarre oltre 90.000 lavoratori in grado di risolvere rapidamente la loro situazione essendo prossimi alla pensione (pochi mesi di attesa) e 140.000 salvaguardati (comprendendo i precedenti 10.000 previsti dall`ex ministro Sacconi). Risultato: rimarrebbero ancora 150.000 lavoratori da sistemare. Questa la ricostruzione dei giornalisti del quotidiano romano. Uno scoop inventato perché non si tratta di nuovi esodati e questi numeri sono assolutamente noti da tempo: semmai c`è il rischio che siano sottostimati. Quello che sorprende è che, ancora una volta, su una non notizia si sia scatenato un dibattito acceso. Il ministro Fornero ha dichiarato che bisognava chiedere chiarimenti all`Inps, quasi a dire che lei quei numeri non li conosceva. Pare strano …

Licenziati, separati, famiglie l’esercito dei nuovi senzatetto retrocessi dalla classe media, di Vladimiro Polchi

Anziani soli e con la pensione minima, lavoratori che non arrivano a fine mese, padri separati. Eccoli i nuovi senzatetto: non solo immigrati e non solo disoccupati. Dimenticate l’immagine romantica del clochard per scelta, del vecchio con barba lunga e sacca in spalla. La crisi cambia l’identikit dei “senza dimora” e ne ingrossa le fila, tanto che oggi c’è una città grande come Mantova popolata solo da abitanti invisibili. È una città senza neppure una casa, con 47.648 persone che sopravvivono tra mense e strutture d’accoglienza. «Accanto agli storici clochard e cioè italiani 50enni, abituati a vivere da anni per strada, spesso con problemi psichiatrici o di alcolismo — racconta Paolo Pezzana, presidente della Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (Fio.psd) — incontriamo sempre più “insospettabili” e perfino interi nuclei familiari». Purtroppo il registro dei senza fissa dimora, istituito nel 2010 dall’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, non ha mai funzionato, «perché — spiega Pezzana — molti comuni continuano a non aggiornare gli appositi registri anagrafici». L’unica indagine attendibile resta allora la ricerca …

L’Italia migliora ma non prepara al mondo reale, di Sara Ricotta Voza

La ripresa? I Paesi più lungimiranti puntano sul capitale umano, cioè sui ragazzi e sulla scuola. È lì che investono, convinti che l’istruzione cambi la vita dei singoli e delle nazioni . È l’opinione di Andreas Schleicher, vicedirettore Ocse per l’istruzione e direttore del programma Ocse/Pisa, uno dei massimi esperti mondiali sui sistemi scolastici internazionali, a Milano per «Arte e Scienza in Piazza». Che non boccia la scuola italiana perché, pur restando sotto la media, fa progressi in termini di efficienza e svecchiamento. Certo, il limite principale è sotto gli occhi di tutti: «Il fatto che tanti laureati non trovino lavoro e tanti imprenditori non trovino personale: la spiegazione è che la scuola non prepara al mondo reale». In un secolo è cambiato il modo d’intendere l’istruzione. «Prima era un processo di selezione – spiega Schleicher – l’economia aveva bisogno di poche persone benissimo istruite e tanti con livello e medio basso». In passato, poi, i contenuti erano validi per tutta la vita, ora cambiano continuamente. Quali sono, quindi, gli ingredienti nuovi da prendere qua …

Terremotati contro il premier “Sei qua solo per le elezioni” E un uovo colpisce un sindaco, di Jenner Meletti

Fuori nel freddo ci sono i cartelli e facce arrabbiate. «Gli emiliani sanno rimboccarsi le maniche e non solo per lavorare. Basta con le prese in giro». Quelli del comitato Sisma. 12 si mettono a correre, quando vedono che le auto con Mario Monti svoltano verso un ingresso secondario. «Buffone, vieni a parlare con noi». «Vergogna». Già a Concordia c’era stata una contestazione forte, con grida e un uovo contro il premier che colpisce però il sindaco di Camposanto, Antonella Baldini. La signora deve andare al pronto soccorso. Ma dentro al palazzetto dello sport di Mirandola — dove Mario Monti arriva in una sera di nebbia fitta — non sembrano esserci contestatori. Un migliaio di persone, arrivate dalla provincia e anche da fuori. Il premier uscente dichiara il proprio imbarazzo, nel pronunciare le parole «campagna elettorale». «Mi vengono i brividi, a usare questi termini». Ma ha deciso di fare qui, fra i terremotati, il suo primo incontro come aspirante premier non candidato. Non è facile venire a chiedere voti qui, dove migliaia di persone non …