Giorno: 23 Marzo 2013

Convegno: "La scuola prima di tutto", riflessioni

Mentre l’Italia taglia alla scuola pubblica, prelevando risorse quasi fosse un bancomat – come potete leggere in sintesi in questo articolo https://preview.critara.com/manughihtml/?p=41284 – in Emilia abbiamo affrontato il terremoto a partire dall’investimento nell’istruzione e in nuove scuole. È una differenza di scelte che non può passare inosservata e che dimostra che la buona politica esiste già. Ne stiamo discutendo a Mirandola al convegno “La scuola prima di tutto” Ricomporre le ragioni dello stare insieme a partire dalla scuola: questo è stato l`obiettivo dopo la tragedia del terremoto. In queste poche parole si racchiude il senso di quanto abbiamo fatto per ripartire. Ce lo riconoscono anche coloro i quali non mancano – giustamente – di ricordarci quanto ancora non va nella ricostruzione ( a partire dalle difficoltà nell’erogazione dei contributi per gli edifici privati e produttivi): leggere ieri questo articolo dal Sole 24 ore https://preview.critara.com/manughihtml/?p=41273 ci ha inorgoglito e ci ha dato la conferma che iniziare dalla scuola è stato il passo giusto per intraprendere il lungo cammino della ricostruzione. Siamo consapevoli che il nostro percorso …

"La scommessa della doppia offerta", di Claudio Tito

La crisi politica che l´Italia sta vivendo non è paragonabile ad una semplice crisi di governo. C´è qualcosa di più. Emergono fattori che le pur travagliate esperienze della Prima e della Seconda Repubblica non avevano mai registrato. Ci sono elementi in grado di spostare gli eventi verso una vera e propria crisi di sistema. Ed è di fronte a questi rischi – messi a nudo dalla crudezza dei risultati elettorali – che si stanno muovendo il presidente Napolitano e il segretario pd Bersani. Il “preincarico” che ieri il capo dello Stato ha affidato al leader democratico ne è in parte la dimostrazione. Non ci sono i margini al momento per assegnare un mandato pieno a chi ha formalmente vinto le elezioni ma non gode di una maggioranza piena e visibile al Senato. Il Quirinale, insomma, pretende certezze prima di autorizzare Bersani a presentarsi in Parlamento. Non vuole esperimenti al buio. E non solo perché la Costituzione non permette la nascita di “governi di minoranza” ma perché la fase che sta vivendo il Paese non consente …

Bersani riparte da sviluppo, costi politica e legge elettorale", di Eugenio Bruno, Davide Colombo, Andrea Gagliardi e Andrea Marini

Ponderazione ed equilibrio per tentare di dare vita a un governo di cambiamento. Sono le prime parole pronunciate da Pier Luigi Bersani al termine del colloquio al Quirinale con il capo dello Stato. Il pre-incarico ricevuto è per una «difficile soluzione», ha precisato il presidente Giorgio Napolitano, che deve passare per la verifica dell’esistenza di un «sostegno parlamentare certo» per la formazione del nuovo esecutivo, come previsto dall’articolo 94 della Costituzione. Fissati i paletti e dettati i tempi della verifica, che «dovranno essere stringati», Bersani ha assicurato che il suo percorso sarà scandito da una riproposizione di quella proposta di riforma già declinata negli otto punti programmatici del Pd. Un percorso di ampio rilievo costituzionale, perchè la nuova legistatura dovrà essere caratterizzata da riforme del sistema istituzionale, della legge elettorale e dello stesso sistema politico. E un percorso, ha sottolineato Bersani, che prevede un confronto con tutte le altre forze parlamentari ma, anche, con i soggetti della società civile. Il punto d’attacco non dovrebbe incontrare difficoltà di ascolto da parte del Pdl, che non è …

"Metà degli italiani sotto i 16mila euro", di Tonia Mastrobuoni

Una delle notizie principali è quasi in fondo al comunicato del ministero dell’Economia diffuso ieri: nel 2011 le addizionali regionali dell’Irpef sono lievitate in un solo anno del 27%; quelle comunali dell’11%. Il sospetto è che a fronte di dolorosi tagli ai trasferimenti imposti dal governo centrale, le amministrazioni locali abbiano spesso usato la scorciatoia degli aumenti delle tasse invece di sacrificare qualche spesa di troppo. Un altro dato che fa riflettere è che nel nostro Paese, afflitto notoriamente dalla piaga dell’evasione fiscale, metà dei contribuenti dichiara meno di 15.723 euro all’anno: è il cosiddetto reddito “mediano”. E il 90% fa sapere all’erario di aver intascato meno di 35.601 euro. Se si fa invece la media matematica di tutti i guadagni dichiarati, si arriva a 19.655 euro, un dato cresciuto del 2,1%. I maggiori protagonisti dell’equilibrio fiscale delle casse dello Stato sono ancora una volta i lavoratori dipendenti e i pensionati, che garantiscono rispettivamente il 54,5% e il 25,5% del gettito Irpef, sommato quasi l’80% degli introiti. Soltanto il 6,7% dell’Irpef versata all’erario viene dagli …

"Docenti inidonei, firmato il decreto che li fa diventare Ata", da Tuttoscuola

Il ministro Profumo ha firmato il decreto che dispone il passaggio nei ruoli Ata (ausiliari, tecnici, amministrativi) dei docenti inidonei. Lo rende noto la Flc-Cgil che parla di “decreto della vergogna”. Il ministero ha consegnato ai sindacati il testo del decreto che dà attuazione al disposto della legge n. 135 del 7 agosto 2012, la quale ha previsto il passaggio dei docenti inidonei fuori ruolo della scuola e i titolari nelle classi di concorso C999 e C555 nei ruoli Ata. Dall’ultima rilevazione fatta dal Miur questo provvedimento – informa la Flc – riguarderà, ad oggi, 3.084 docenti inidonei, 460 titolari sulla C999 e 28 titolari sulla C555. “Un ministro, che è stato inadempiente su tanti obblighi di legge, ad esempio le mancate immissioni in ruolo del personale Ata, l’attivazione dell’organico funzionale e l’attivazione dell’organico di ‘reti di scuole’ dove questi docenti avrebbero potuto trovare un qualificato utilizzo che avrebbe valorizzato la loro esperienza lavorativa (e anche in funzioni non didattiche), decide di firmare come suo ultimo atto – osserva il sindacato – proprio questo decreto! …

"Europa, l'Italia primeggia nei tagli all'istruzione", da Tuttoscuola

L’Italia è tra i paesi Ue ‘maglia nera’ che, sotto la pressione della crisi, tra il 2010 e il 2012 hanno effettuato i tagli più pesanti al bilancio della scuola. È quanto emerge da uno studio realizzato a cura della Commissione Ue. A ridurre gli investimenti nell’istruzione sono stati 20 tra paesi e regioni Ue, ma a superare quota 5% sono stati solo Italia (-3,8% nel 2011 e -6,8% nel 2012), Grecia (record di -17% nel solo 2011), Portogallo, Cipro, Ungheria, Lettonia e Lituania. Tagli inferiori ma comunque significativi, dall’1% al 5%, in Irlanda, Spagna, Slovenia, Slovacchia, Polonia, Estonia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Belgio francofono. Ad aumentare la spesa per la scuola, invece, sono stati solo Lussemburgo, Malta, Austria, Svezia e Finlandia. Dallo studio Ue emerge anche che gli stipendi degli insegnanti sono stati ridotti o congelati in 11 paesi tra cui l’Italia, che ha registrato un calo dei costi per le risorse umane del 5% nel 2011 e del 6% nel 2012. I tagli hanno anche causato riduzioni nel numero dei docenti in 10 …

La sfida. Incarico a Bersani. Cambiare l'Italia si può

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affidato a Pier Luigi Bersani l’incarico di “verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare” per la formazione del governo. “Dalle consultazioni ho tratto il senso di una larga condivisione – ha detto Napolitano, parlando nella sala stampa del Quirinale -. Diverse sono state le indicazioni per risolvere la crisi di governo e di aprire la discussione in Parlamento”. Preso atto che è“impossibile una grande coalizione”, il capo dello Stato ha riferito che “altre importanti forze politiche hanno espresso volontà di cambiamento attraverso riforme, avviate o attese. Ma non tocca a me vagliare piattaforme programmatiche. A tutti credo di poter dire che è apparsa chiara la portata delle sfide”. “L’Italia deve darsi un governo e assicurare la vitalità della nuova legislatura e del nuovo Parlamento”, ha aggiunto il presidente. Per Napolitano “l’incarico di oggi è il primo passo di un cammino. Oggi si apre una fase decisiva per l’Italia”. “Ringrazio Napolitano per l’incarico che mi ha conferito, che svolgerò con la massima determinazione e ricercando ponderazione ed equilibrio”. Queste le …