Mese: Aprile 2013

"Bicameralismo da rivedere", di Roberto D'Alimonte

Pare che Enrico Letta ce la farà a formare il Governo. Quanto durerà non è dato sapere. La speranza è che duri il tempo ncessario per fare alcune riforme inderogabili. Una di queste è quella di dare al paese un sistema di regole per poter tornare a votare, prima o poi, con la ragionevole aspettativa che dalle urne esca una maggioranza in grado di governare, possibilmente per una legislatura. Nelle condizioni in cui siamo questo è certamente un programma ambizioso. Sia quello di fare le riforme che quello di un governo stabile. La stabilità dei governi, e tanto più la loro efficacia, non dipendono solo dalle regole. La crisi che stiamo attraversando non è solo il frutto della lotteria del Senato. I veri fattori sono altri: la frammentazione della rappresentanza, la polarizzazione delle posizioni e con ciò la presenza di partiti difficilmente coalizionabili tra loro. A sua volta tutto ciò è il frutto della crisi economica, della domanda di moralizzazione della vita pubblica, della voglia di cambiamento cui i partiti tradizionali non hanno dato risposte …

OccupyPd arriva alla Bolognina “Niente scissione, resettiamo il partito”, di Michele Smargiassi

La Bolognina 2.0 non sarà una mozione congressuale, è una mozione degli affetti. È il Piave dello sgomento organizzato dei militanti dopo l’atroce Caporetto del voto per il Quirinale. Ma è pur sempre una reazione. «Qui c’è più futuro che passato», si rincuorava Giorgio Prodi, figlio di Romano, assistendo in disparte all’assemblea autoconvocata nella sezione di partito che porta un nome che risuona ancora, nella storia della sinistra italiana, e che non riesce a tornare ad essere solo un’espressione geografica, tant’è che pure Matteo Renzi, nel tour delle primarie, pur di parlare alla Bolognina prenotò il locale cinema dei salesiani. In platea, centocinquanta ragazzi seduti per terra, sulle scale, che twittavano #resetPd, che parlavano leggendo dal tablet, che fotografavano con gli smartphone, ma erano lì a presidiare un luogo fisico della politica ancora non dato per perso «Sono la cosa più vicina al Pd che immaginava mio padre nel ‘96». Sul palco, tre giovani assessori della giunta Merola, Matteo Lepore, Luca Rizzo Nervo, Andrea Colombo, e un consigliere comunale che fu braccio destro di Cofferati, …

"Assicurazioni Bce: PMI in affanno, in Italia le flessioni più ampie", da unita.it

Le piccole e medie imprese di tutta l’Eurozona hanno assistito, tra l’ottobre 2012 e marzo 2013, a ‘un aumento delle necessità di finanziamentò abbinato a ‘un peggioramento delle disponibilità di prestiti bancarì. È quanto emerge dall’ottavo rapporto della Bce ‘sull’accesso alla finanza da parte delle Pmì dell’area, secondo cui comunque l’irrigidimento dei crediti – il credit crunch – è in fase di attenuazione. Dai numeri emerge che nelle posizioni peggiori, per quanto riguarda la dinamica dei profitti e del giro d’affari registrata nei mesi tra ottobre dello scorso anno e marzo di quest’anno, si trovano le piccole e medie imprese dell’Italia e della Spagna. Per quanto riguarda il panorama dell’imprenditoria italiana, questo ha risentito anche del peggioramento delle prospettive della crescita dell’economia: elemento che ha reso più difficili – rispetto agli altri Paesi – il loro accesso al credito bancario. Dal sondaggio svolto dalla Bce emerge che le Pmi italiane hanno registrato, in termini netti, flessioni del fatturato tra le più ampie all’interno della zona euro, assieme a quelle di Spagna, Portogallo e Grecia, così …

"E il M5S fa autogol con lo streaming", di Aldo Grassa

Una giornata nera per la Grillo & Casaleggio Associati. Enrico Letta, i grillini, se li è mangiati in un solo boccone. Sembrava il giovane cattedratico che interroga i fuori corso e usa l’esame per spiegare ancora una volta, con santa pazienza, il programma del corso. I ripetenti implorano il diciotto politico e il professore, per bontà, glielo concede, non prima di avergli chiarito per l’ennesima volta come funziona l’università: bisogna studiare. La differenza con il precedente incontro in streaming con Pier Luigi Bersani è stata impressionante: Bersani sembrava intimorito e i portavoce del M5S se ne sono approfittati per umiliarlo. Letta, per quanto stanco e scoraggiato di incontrare un muro di gomma, ha mostrato subito di essere di un’altra pasta, di conoscere bene l’arte della mediazione, di essere assertivo quando occorre: «In questi sessanta giorni la forza che voi rappresentate, sia numerica che reale nel Paese, è entrata in Parlamento e non ha voluto partecipare alle decisioni assunte. Sarebbe frustrante se questa indisponibilità a mescolare idee e voti si protraesse». I portavoce del M5S (questa …

"La storia non si calpesta", di Adriano Prosperi

Ci sarebbe stato da meravigliarsi se la torrenziale creatività del leader del M5S non avesse colto la ricorrenza per portare avanti la sua strategia di delegittimazione di ogni altra forza politica. Non possiamo dimenticare che grazie alla sua scelta della contrapposizione totale a tutte le altre forze politiche presenti in Parlamento è fallita sul nascere la prospettiva di un governo di cambiamento. Ora, è pur vero che ci sono molte ragioni per non essere contenti del modo di andare delle cose nel nostro paese. Le battaglie del rinnovo del Parlamento e quelle per la elezione del presidente della Repubblica alle quali affidavamo tante speranze hanno avuto esiti imprevisti e inimmaginabili. Quella che sembrava l’occasione per mettere finalmente tra parentesi la stagione dell’amministrazione controllata del paese e per un nuovo avvio della normale dialettica politica, fondata sulla regola democratica del voto popolare, si è risolta in uno scontro lacerante: è stata una partita avvelenata dove veti incrociati, giochi sotterranei e inettitudini varie hanno avuto l’esito di far vincere chi partiva perdente e aveva tutto da guadagnare …