Giorno: 11 Giugno 2013

"Un percorso per l'Europa", di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini

Il tasso di disoccupazione in Francia è balzato al 10,8% nel primo trimestre del 2013 raggiungendo il livello più alto dal 1998, mentre i giornali hanno riportato, alcuni con grande rilievo, altri con scettica sufficienza, le dichiarazioni del presidente Hollande sulla necessità di riprendere decisamente il cammino verso l’unità politica europea. Non è possibile ignorare queste dichiarazioni per l’autorità della persona da cui provengono e perché sono pronunciate in nome di un paese che si è distinto finora nel difendere con accanimento competenze e prerogative nazionali. Tuttavia non è la prima volta che il tema dell’unità politica viene appassionatamente evocato in Francia (vedi Mitterrand) senza che ne seguano misure corrispondenti. Anche nel discorso di Hollande il richiamo all’unità europea non si accompagna ad alcuna misura specifica rivolta a rafforzarla: la retorica europeista non è un’esclusiva italiana. Ricordiamo che le riforme realizzate sul cammino dell’unità sono state accompagnate non da discorsi appassionati ma da un percorso concreto: ad esempio le modalità di transizione dalle monete locali all’euro vennero stabilite dal Trattato di Maastricht del 1992 relativo …

"La frana del cavaliere", di Massimo Giannini

Per uno schieramento politico purtroppo allenato all’autodafé e poi all’autoflagellazione è sempre pericoloso cantare vittoria. Ma stavolta, al contrario di quello che è successo tre mesi fa alle politiche, la sinistra le elezioni amministrative le ha vinte sul serio. Non basta a lenire il rammarico per la grande occasione perduta a febbraio, e neanche a sgombrare il campo dai problemi che restano, e che sono tanti. Ma la vittoria è netta, omogenea e inequivoca. Allo stesso modo in cui è netta, omogenea e inequivoca la sconfitta della destra e la scomparsa grillina. Rafforzando il risultato del primo turno di quindici giorni fa, anche ai ballottaggi la rivincita dei progressisti va al di là di ogni aspettativa. Soprattutto se si considera che avviene nel fuoco di una feroce guerra intestina. A questa prima considerazione preliminare se ne aggiungono altre due. Una, non meno importante, riguarda il rapporto tra i cittadini e il voto. Dopo queste amministrative, la dissoluzione finale della democrazia rappresentativa si è purtroppo compiuta. Il partito astensionista sfonda per la prima volta nella storia …