Mese: Giugno 2013

"L’anno nero delle retribuzioni. I salari reali hanno perso 500 euro", di Mariolina Iossa

Questo emerge dalle tabelle contenute nell’appendice alla Relazione annuale di Bankitalia, secondo le quali il calo più evidente è quello che riguarda le retribuzioni dei dipendenti della pubblica amministrazione, passate da 31.964 a 30.765, e che quindi perdono 1.200 euro a causa principalmente del blocco dei contratti. Adesso lo dice anche la Banca d’Italia. I salari perdono denaro sonante in termini di potere d’acquisto e le retribuzioni sono più povere. Tra il 2011 e il 2012, gli stipendi reali, quindi al netto dell’inflazione, hanno perso l’1,9 per cento, scendendo in media per unità di lavoro dipendente da 25.130 euro a 24.644 euro, quasi 500 euro in meno nelle tasche dei dipendenti in un anno. Questo emerge dalle tabelle contenute nell’appendice alla Relazione annuale di Bankitalia, secondo le quali il calo pi ù evidente è quello che riguarda le retribuzioni dei dipendenti della pubblica amministrazione, passate da 31.964 a 30.765, e che quindi perdono 1.200 euro a causa principalmente del blocco dei contratti. Addirittura oltre i 1.200 euro perde il credito. In questo settore si passa …

"Quando in casa il capofamiglia è la mamma", di Maria Novella De Luca

Erano le invisibili. Quelle che dal lavoro erano uscite, spesso alla nascita del primo figlio, quelle che nel lavoro non erano mai entrate, quelle che invece volevano finalmente riposarsi. Diplomate, anche laureate, classe media e working class. Oggi sono capofamiglia, spinte fuori dall’ombra, uniche portatrici di reddito, un esercito crescente di donne che nella desertificazione della crisi si sono reinventate salari e mestieri, dando vita ad un nuovo, singolare e moderno matriarcato. È nella classifica dell’ultimo rapporto Istat, che segnala il dato paradossale di un aumento dell’occupazione femminile (più 117mila unità rispetto al 2008) mentre la recessione spazza via stipendi maschili e giovanili, che si trovano le cifre di questa embrionale inversione di ruoli. Le famiglie in cui soltanto la donna lavora, (negli Stati Uniti dove il fenomeno è esploso si chiamano breadwinner, procacciatrici di cibo), nel 2012 sono diventate l’8,5% delle coppie con figli. Un numero significativo con una velocissima evoluzione temporale, passata dal 5% del 2008 all’8,4% di oggi. Racconta Giuseppina Albinoni, insegnante di scuola primaria, e mamma di Alice e Giorgio di …

"Napolitano, la mia vita dal Pci al Colle “Sì al bis per superare la paralisi ora riforme, poi ognuno per la sua strada”, di Simonetta Fiori

«Ora vi rivelo un retroscena», ha detto ieri a Firenze Eugenio Scalfari nel presentare la videointervista con Giorgio Napolitano. «Poco prima della scadenza del suo mandato, andai a trovarlo al Quirinale per proporgli di venire a Repubblica delle Idee, e lui accettò, nella convinzione che non sarebbe stato più presidente». Ma in quello stesso incontro, Scalfari gli chiese la disponibilità a farsi rieleggere. «Ero latore di un messaggio che proveniva da due alte cariche del partito democratico, dunque aggiunsi: ambasciatore non porta pena. Il presidente mi lasciò parlare e poi mi disse: no, tu la pena ce l’hai, perché non sei un ambasciatore neutrale. E mi spiegò dettagliatamente le ragioni per cui non voleva essere rieletto ». Poi le cose sono andate diversamente e nell’intervista Napolitano ripercorre i passaggi più delicati. Il dramma di un Parlamento «impotente» e la sua scelta di accettare il bis. Fino ad arrivare ad una fase, quella delle larghe intese, in cui le riforme «devono essere fatte», a partire dalla legge elettorale. Poi «ciascuno riprenderà la sua strada». Un gremito …

"Intervista a Massimo Monaci. Giù il sipario", di Francesca De Sanctis

Video, petizioni, lettere, perfino proteste sui tetti. I piccoli e grandi Teatri d’Italia, pubblici e privati, mettono in campo tutti gli strumenti che hanno a disposizione per dire “NO alla chiusura”. La crisi sta ammazzando anche loro. Basta fare un rapido giro d’Italia, dal nord al sud, per capire che in molti casi è già andato in scena l’ultimo spettacolo. Se n’è accorto pure Maurizio Crozza, che di recente, in un monologo sulla crisi della cultura aveva denunciato: «Centinaia di teatri stanno chiudendo in tutta Italia!». Spesso quelli in difficoltà sono spazi storici, con anni e anni di esperienza alle spalle: parliamo dell’Arena del Sole Bologna, dell’Archivolto di Genova, dell’Eliseo di Roma, e poi il Sancarluccio di Napoli, il Teatro Bellini e lo Stabile di Catania… L’elenco è molto più lungo e fa una certa impressione. Gestire gli spazi è sempre più faticoso, dunque. Cos ì succede anche che molte sale romane chiedano un affitto da pagare alle compagnie ospiti. Di conseguenza, per gli attori che non lavorano nella capitale, trovare una «piazza» a Roma …

"Turismo sessuale Sono 80mila gli italiani a caccia di minorenni", di Ludovica Jona

Ha dell’incredibile l’ultimo episodio di cronaca che riguarda il turismo sessuale: Un italiano, già arrestato in un centro turistico della Thailandia per aver adescato alcuni minorenni, è riuscito a portare in Italia un bambino thailandese, registrandolo all’ambasciata italiana a Bangkok come suo figlio, concepito con una donna locale. Nei giorni scorsi l’uomo, un sessantenne di Lecco, è stato farmato dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare da parte degli investigatori del Nucleo investigativo di Milano, nell’ambito di un’indagine sulla pedo-pornografia online e su segnalazione di un altro ragazzo che ha raccontato di avere da lui subito molestie quando era minorenne. Il bambino, portato in Italia all’età di tre anni, oggi ne ha dieci. Anche se al momento non sono state provate violenze su di lui, il piccolo è cresciuto con un uomo, accusato di reati sessuali, che per lo Stato italiano è suo padre. «Se la documentazione rilasciata dall’ambasciata comprova che il bambino è suo figlio, il Tribunale dei Minori non interviene con accertamenti, a meno che, come è avvenuto in questo caso, vi siano …

"Berlinguer ci dice, il ricordo", di Guglielmo Epifani

In questi 29 anni dalla sua morte improvvisa, di Enrico Berlinguer molto si è scritto e molto si è discusso. Proprio il tempo trascorso e la permanente attualità di tanti temi, da lui proposti alla guida del Partito comunista italiano, danno il profilo e la misura esatti del ruolo che ha avuto nella storia e nella vicende non solo nazionali. Fu insieme uomo della transizione verso l’Eurocomunismo, della piena democratizzazione della politica italiana e assertore dell’emancipazione e delle lotte dei Paesi del Terzo mondo. Fu il teorico del compromesso storico, dopo la tragedia cilena, l’autore del dialogo col vescovo di Ivrea, Luigi Bettazzi, su una società aperta ai valori cristiani, e l’uomo che preparò il governo di unità nazionale nel 1978. Fu il sistematore di una idea di austerità alta, nei consumi e negli stili di vita, di un nuovo modello di sviluppo rispettoso dell’ambiente e del territorio. A lui si deve il merito di avere sollevato il tema della questione morale e di avere intuito come una progressiva degenerazione dei comportamenti della politica avrebbero …

"Sporcarsi le mani", di Claudio Sardo

Dopo gli anni neri di Alemanno, Roma può voltare pagina. Il ballottaggio di oggi e domani ha un grande valore politico: per i cittadini della capitale anzitutto, che meritano di avere un’amministrazione capace di progettare il futuro, di rianimare imprese e servizi, di ricostruire coesione sociale. Ma il governo di Roma è anche un pezzo importante del governo nazionale. Quando Roma è stata capace di trainare e di liberare risorse, ne ha beneficiato l’intero Paese. Negli ultimi anni invece Roma è stata l’immagine del declino nazionale: e il discredito del governo della città è diventato un moltiplicatore di sfiducia e di spinte centrifughe. Ignazio Marino rappresenta ora una speranza. Di ricostruzione, non solo di cambiamento nella dimensione civica. In questo tempo di profonda crisi e di stallo istituzio- nale, è in gioco la possibilità di rinnovamento della politica, è in gioco la rigenerazione del circuito democratico, è in gioco la stessa unità nazionale, di cui Roma può essere collante se non viene percepita come un peso. Marino è una personalità originale nel centrosinistra. Il suo …