Mese: Giugno 2013

Crollo iscrizioni e caos bonus l’università fa dietrofront e rinvia i test a settembre", di Corrado Zunino

Rottamato l’ultimo pacchetto Profumo: i prossimi test universitari per le facoltà a numero chiuso tornano all’inizio di settembre. In un primo tempo erano stati previsti a partire dal 23 luglio, a ridosso della maturità. Il ministro Maria Chiara Carrozza ha annunciato la riapertura delle date per le iscrizioni alle prove nel giorno in cui il decreto precedente — firmato da Francesco Profumo — le aveva chiuse: cioè ieri. Il calo degli iscritti a Medicina, nonostante il rush degli ultimi giorni, era evidente. Ad Architettura si stava assistendo a un crollo impressionante. Fermi tutti, quindi: meglio tornare indietro. E così il ministro in carica da cinquanta giorni, dopo cinque di consultazioni ha preso la sua prima decisione di peso: mercoledì prossimo ripristinerà il vecchio calendario delle prove, dal 4 al 10 settembre. Era diventato necessario, vista l’informazione carente offerta dal ministero sull’anticipazione dei test, offrire altri ventitré giorni ai maturati: li aiuteranno a capire se è il caso di infilare la testa nella fornace dei “test di logica”, porta d’accesso per Medicina, Architettura, Ingegneria edile e …

"Una battaglia strategica", di Vittorio Emiliani

Il test elettorale che si svolgerà domani e lunedì non è soltanto romano e tuttavia, ancora una volta, il confronto per il Campidoglio assumerà il ruolo di prova strategica, nazionale. In realtà lo ha già rivestito al primo turno col secco ridimensionamento del Movimento 5 Stelle il cui candidato-sindaco si è fermato a quota così bassa da confinare il suo sempre più esagitato «profeta» a tenere comizi a Pomezia. Eppure era vasto il serbatoio di scontenti e di astensionisti che lo «sgoverno» della giunta Alemanno aveva alimentato. Malauguratamente gli ultimi cinque anni si possono considerare anni perduti per una Capitale del terzo millennio bisognosa di saldare antico e moderno in modo armonico, di essere insieme metropoli culturale, turistica, commerciale, industriale, del terziario avanzato, city politica e Comune verde, uno dei più verdi e agricoli d’Europa. Ma come poteva un sindaco salito al Campidoglio in mezzo ad una selva di saluti romani cogliere il senso profondo della sfida che Francesco Rutelli aveva ripreso all’inizio degli anni 90 dopo che le «giunte rosse» di Argan, Petroselli e …

"Cala la spesa per gli insegnanti: meno il 2%", di P.A. da La Tecnica della Scuola

Il costo dei dipendenti pubblici cala in media del 2,21% rispetto al 2012, con un alleggerimento di quasi il 2% delle retribuzioni degli insegnanti e del personale del ministero dell’Istruzione. Il costo medio previsto per questo personale è il più basso di tutto il comparto ministeri. Il calcolo la mette in linea il Sole 24 Ore, secondo il quale la motivazione è semplice, almeno secondo i tecnici della Ragioneria generale dello Stato: «Le amministrazioni centrali dello Stato hanno processi di erogazione e produzione dei servizi basati prevalentemente sul lavoro umano, con limitate eccezioni», si legge nel budget statale per il periodo 2013-2015. Nel complesso i costi di funzionamento dei ministeri e delle strutture periferiche scendono dagli 87.455.456.000 indicati dal “budget rivisto” del 2012 a 84.821.068.000 previsti per il 2013, 84.541.050.000 per il 2014 e 83.941.516.000 per il 2015. Le misure adottate negli ultimi anni, spiega il giornale della Confindustria, a cominciare dal blocco del turn over e dalle limitazioni degli incrementi retributivi, hanno prodotto, si legge nel budget dello Stato, «una contenuta, ma significativa contrazione …

"Le parole che Beppe dovrebbe conoscere", di Claudio Tito

«Il popolo italiano — nella sua parte migliore — si è dato un governo al di fuori, al di sopra e contro ogni designazione del Parlamento ». Molto probabilmente Beppe Grillo non ha mai letto queste parole. Si tratta di Benito Mussolini in un famoso discorso pronunciato nel 1922. Ovviamente il paragone tra il capo del Movimento 5Stelle e il dittatore fascista è soprattutto un paradosso. E del resto nelle parole scriteriate dell’ex comico c’è un inconsapevole paradosso che impedisce un confronto autentico con un precedente tanto inquietante. Eppure quando un leader politico – e Grillo è un leader politico – si esprime in pubblico o in piazza, come è quella virtuale del suo blog, non può fare a meno di soppesare bene le parole che sta usando. La politica non è il palcoscenico in cui si recita una gag. Aver raccolto tanti voti alle ultime elezioni politiche impone delle responsabilità che sono superiori a quelle che si assumono quando si recita una parte. Paragonare le Camere ad una tomba, invocare la chiusura del Parlamento, …

"Privacy o sicurezza la scelta di Barack", di Vittorio Zucconi

Certa come le tasse e la morte ecco arrivare la immancabile «delusione» dei progressisti nei confronti del campione che tradisce le illusioni e perde, come Barack Obama, «credibilità». La scoperta che anche il Presidente insediato cinque anni or sono nel segno del cambiamento ha continuato a usare il greve martello delle intercettazioni e dei controlli telefonici nel nome della «sicurezza nazionale» ha sconvolto il New York Times, l’Unione dei difensori delle libertà costituzionali Aclu, il Washington Post, i pochi parlamentari liberal e molti dei suoi fan oltre oceano. Non siamo certamente tornati agli anni nei quali Richard Nixon usava la Cia e l’agenzia delle tasse, l’Irs, per cercare di intimidire e tacitare i propri avversari in politica e nei media compresi nella «black list». Ed è stato lo stesso Obama, sotto l’attacco dei giornalisti, a cercare ieri di giustificarsi: “Non si può avere il 100 per cento di privacy e il 100 per cento di sicurezza”. Ma la rivelazione della massiccia mietitura di numeri telefonici e di tabulati fatta attraverso le società di telefonia sembra …

Scuola, Ghizzoni “Si discute della modifica della manovra Fornero”

“Avevamo più volte chiesto risposte al precedente Governo per docenti e personale Ata”. Si riapre la questione della cosiddetta “Quota 96” relativa al pensionamento nel mondo della scuola dopo la riforma Fornero. La prossima settimana, infatti, la Commissione Lavoro della Camera comincia l’esame della proposta di legge, a prima firma della parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera, che chiede la modifica dell’ultima manovra pensionistica in quanto non tiene conto delle specificità del mondo della scuola. “Tra l’altro – conferma Ghizzoni – i giudici hanno già più volte dato ragione ai lavoratori che hanno fatto ricorso. La politica non può tardare ancora a correggere un errore ormai acclarato”. “L’Ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro della Camera ha posto all’ordine del giorno dei lavori della prossima settima la nostra proposta di legge n. 249 che modifica la manovra Fornero in merito ai requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola: avevamo chiesto la modifica già nella scorsa legislatura ma il governo non ha dato risposte”. Lo …

"Piano giovani da 4,5 miliardi tra sconti, tirocini e formazione", di Roberto Petrini

Le parole-chiave sono «accelerazione e riprogrammazione». Il linguaggio è complicato e le procedure note solo a pochi iniziati, in serrato dialogo tra Roma e Bruxelles dove ai dossier presiede il commissario alle Politiche regionali, Johannes Hahn. Ma stavolta sulla partita dei «fondi strutturali europei» c’è uno spiraglio di concretezza: l’obiettivo è quello di destinare buona parte delle risorse assegnate all’Italia per mettere in piedi un piano-occupazione di 4,5 miliardi in tre anni, di cui 1,5 fin dal 2013. La partita sarà giocata dal presidente del Consiglio Enrico Letta in prima battuta nel vertice dei ministri Lavoro ed economia convocato a Roma la prossima settimana, il 14 giugno e, un mese dopo, il 15 luglio, in occasione del Consiglio europeo. Il target è preciso: convincere l’Europa a cambiare la «destinazione d’uso» di molti nostri progetti e indirizzarli tutti a favore dell’occupazione. Sul tavolo ci sono i celebri fondi strutturali europei, venduti e rivenduti dai governi che si sono succeduti, ma da sempre incagliati nella incapacità delle Regioni di fare progetti e di spendere effettivamente risorse sulla …