Mese: Giugno 2013

"Carrozza: i fondi assegnati oggi alle scuole sono del tutto "simbolici"", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Il sistema paritario – ha detto il Ministro nel corso dell’audizione parlamentare – svolge un servizio per il 12% della popolazione studentesca e cosa allo Stato una somma pari all’1,2% del budget totale. Come dire che c’è spazio per aumentare i finanziamenti alle scuole paritarie. Nel discorso svolto dal ministro Maria Chiara Carrozza di fronte alle Commissioni Cultura di Camera e Senato non mancano gli elementi che faranno discutere e che magari provocheranno anche qualche polemica. L’accenno alle norme sulle scuole paritarie non piacerà a quanti hanno sostenuto il referendum bolognese. Una soluzione equilibrata dei problemi di gestione e organizzazione del nostro sistema scolastico va ricercata, secondo il Ministro, “nella individuazione di specifiche e idonee forme di cooperazione, collaborazione e coordinamento tra apparati statali e regionali, che insieme si rapportano al sistema delle scuole autonome e delle scuole paritarie”. “Infatti – ha aggiunto Carrozza – come stabilito dalla legge 62 del 2000 il sistema pubblico di istruzione è composto dalle scuole statali e dalle scuole paritarie. L’intero finanziamento verso le 13.657 scuole paritarie italiane consiste …

"Programma della Carrozza, i sindacati apprezzano ma chiedono risorse", di Alessandro Giuliani

Di Menna (Uil): progetto ambizioso, ora niente colpi di mano sul contratto. Scrima (Cisl): discorso credibile, preludio al confronto sui grandi temi innovazione, qualità, merito. Pantaleo (Flc-Cgil): condividiamo l’impegno su precari, edilizia, organici, mancano certezze sui finanziamenti. Pacifico (Anief): le assunzioni da fare sono 130mila, non 44mila, e il mutamento della carriera può passare solo se si sbloccano gli scatti e si adegua lo stipendio all’area Ocde. Ha destato interesse e diverse reazioni la lunga esternazione del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, tenuta il 6 giugno nel corso dell’audizione in commissioni Istruzioni e Cultura in occasione della presentazione delle linee programmatiche del suo dicastero. Carrozza ha affrontato argomenti a tutto campo: turn over, precariato, progressioni di carriera, edilizia, l’immancabile edilizia scolastica ed anche qualche accenno alla semplificazione normativa. Alcune delle esternazioni della Carrozza, bisogna dirlo, hanno sorpreso in positivo. Come l’entità delle assunzioni, che seppure in numero sempre ridotto rappresentano un passaggio indispensabile verso la stabilizzazione dei precari e il proseguimento del turn over fisiologico. Alcune aperture non sono sfuggite ai sindacati. Massimo Di Menna, …

"I sogni a 5 stelle finiscono in Tv", di Curzio Maltese

“La grande tristezza”. È il titolo del film di questi mesi grillini. Il M5S era partito per fare la rivoluzione, «aprire il Parlamento come una scatoletta» e cento giorni dopo è già ridotto a festeggiare la poltrona da presidente di uno dei peggiori simboli della partitocrazia all’italiana, la commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. L’eroe di questa straordinaria impresa è l’onorevole cittadino Roberto Fico. È il tipico esponente del grillismo rampante, a partire dai due requisiti fondamentali. Primo, non avere la benché minima idea di come funzionino le istituzioni che si vorrebbero cambiare. In questo Fico è stato fantastico, nelle sue apparizioni televisive prima e dopo la nomina, straparlando di interventi sulla qualità dei programmi e sui palinsesti che la commissione parlamentare non può attuare per legge. E per fortuna, possiamo aggiungere. Secondo, agire in modo esattamente opposto allo scopo dichiarato. Nel caso di Fico e dei grillini il fine sarebbe quello di liberare la Rai dal controllo politico. Ma la prima cosa da fare, per liberare la Rai dai politici, sarebbe appunto l’abolizione della …

"Le fabbriche salvate dai padroni in tuta blu", di Luciano Gallino

E se i padroni non fossero necessari? È un sogno, ma con la disoccupazione che morde anche i sogni aiutano a cercare una soluzione. L’hanno trovata alcune migliaia di lavoratori che in Italia hanno reagito al fallimento della loro impresa e alla delocalizzazione. Hanno detto ai padroni: «Se ve ne andate, proveremo noi a mandare avanti l’azienda con il nostro lavoro». E se i padroni, dopotutto, non fossero necessari? Naturalmente è un sogno, ma con la disoccupazione che morde anche i sogni aiutano a cercar soluzioni per continuare ad avere un lavoro e non arrendersi alla prospettiva di una vita da cassintegrati, o da pensionati con dieci anni di anticipo. L’hanno trovata, una soluzione, alcune migliaia di lavoratori che in varie regioni d’Italia hanno reagito al fallimento della loro impresa, alla delocalizzazione, ai dirigenti di una corporation che dalla Finlandia o dall’Alabama decidono di chiudere un impianto in Italia perché rende meno di uno della Corea del Sud. Hanno detto ai padroni, ma anche a se stessi, «se voi ve ne andate, noi restiamo qui, …

On. Ghizzoni “Per il Ministero la vicenda gas Rivara è chiusa”

“Anche il supplemento di Via richiesto da Erg Rivara Storage si intende ormai decaduto”. “Finalmente dal Ministero dell’Ambiente è arrivata una parola chiara e definitiva: la partita dello stoccaggio interrato del gas a Rivara è chiusa”: la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni rende nota la risposta arrivata dal Ministero al Question Time richiesto dal gruppo Pd. “E’ bene – chiarisce la deputata Ghizzoni –che alla stessa domanda già formulata in autunno il nuovo Esecutivo abbia dato una risposta di segno opposto”. Il Ministero dell’Ambiente scrive la parola fine anche sui procedimenti secondari ancora aperti relativi al progetto del deposito interrato di gas a Rivara. La conferma nella risposta che lo stesso Ministero ha dato nel corso del Question Time richiesto dal gruppo Pd. Il Ministero dell’Ambiente, infatti, non solo ribadisce che il Ministero dello Sviluppo economico, a marzo di quest’anno, ha rigettato definitivamente la richiesta del rilascio della concessione per lo stoccaggio sotterraneo di gas naturale che la società Erg Rivara Storage aveva presentato nel lontano luglio 2002, ma chiarisce anche che il procedimento …

Il Pd chiede di rivedere la riforma Fornero per il personale scolastico

“L’Ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro della Camera ha posto all’ordine del giorno dei lavori della prossima settima la nostra proposta di legge n. 249 che modifica la manovra Fornero in merito ai requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola: avevamo chiesto la modifica già nella scorsa legislatura ma il governo non ha dato risposte”. Lo rendono noto Maria Luisa Gnecchi e Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella Commissione Lavoro e vicepresidente della Commissione Cultura. Le due parlamentari spiegano che “La manovra Fornero non ha tenuto conto del fatto che i lavoratori della scuola possono andare in pensione un solo giorno all’anno, il 1° settembre, indipendentemente dalla data di maturazione dei requisiti, per le giuste esigenze di funzionalità e di continuità didattica”. “Per tener conto di questa specificità – sempre rispettata in tutte le normative in materia pensionistica antecedenti la manovra – la nostra proposta di legge – continuano Gnecchi e Ghizzoni – prevede che i requisiti per il pensionamento, previsti dalla normativa antecedente alla manovra Fornero, continuino ad applicarsi ai lavoratori …

Scuola: Pd, al via discussione su modifica manovra Fornero pensioni

Gnecchi e Ghizzoni, “inutilmente avevamo chiesto risposte al precedente governo. Il problema riguarda 3000 persone tra docenti e personale Ata”. “L’Ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro della Camera ha posto all’ordine del giorno dei lavori della prossima settima la nostra proposta di legge n. 249 che modifica la manovra Fornero in merito ai requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola: avevamo chiesto la modifica già nella scorsa legislatura ma il governo non ha dato risposte”. Lo rendono noto Maria Luisa Gnecchi e Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella Commissione Lavoro e vicepresidente della Commissione Cultura, le quali spiegano che “La manovra Fornero non ha tenuto conto del fatto che i lavoratori della scuola possono andare in pensione un solo giorno all’anno, il 1° settembre, indipendentemente dalla data di maturazione dei requisiti, per le giuste esigenze di funzionalità e di continuità didattica. Per tener conto di questa specificità – sempre rispettata in tutte le normative in materia pensionistica antecedenti la manovra – la nostra proposta di legge prevede che i requisiti per il …