Mese: Settembre 2008

La visione della Gelmini: una scuola di classe, di Eugenio Mazzarella

La ripresa legislativa per la scuola italiana è stata amara in Commissione Cultura e Istruzione della Camera con l’arrivo della conversione in legge del decreto Berlusconi-Gelmini sul maestro unico nella scuola primaria. Sostanzialmente il piatto forte del decreto, con il contorno scenico del ritorno del voto in decimi, della valutazione della condotta, e del libro di testo adottabile per un quinquennio. Questo piatto forte del decreto è stato presentato dal Governo e, con qualche dissimulata sofferenza dalla maggioranza, come la panacea di tutti i mali della scuola primaria italiana, affetta da bulimia di spese (lo stipendificio per lo più rivolto a pessimi docenti meridionali con cui ci ha deliziato la Gelmini quest’estate) e anoressia di risultati di qualità. Eppure la scuola primaria è l’unico segmento formativo italiano collocato nelle prime posizioni di tutte le classifiche del settore, anche quelle richiamate dal governo. Ma l’argomento per il Governo è debole, a fronte dell’esigenza di ridurre il rapporto studenti-docenti, troppo alto rispetto alla media europea, e di dare alle famiglie più libertà formativa per i loro figlioli, …

“La mia legge sul testamento biologico”, di Umberto Veronesi*

La nostra visione della salute e della malattia è stata trasformata da cinque profonde rivoluzioni che hanno cambiato il peso che la biologia e la medicina hanno sui comportamenti individuali e collettivi, e che né il pensiero filosofico, né giuridico, né politico hanno ancora saputo affrontare con l’incisività necessaria. La prima rivoluzione è la decodifica del Dna, che ha condotto la nostra conoscenza fino alla struttura più intima della vita, offrendoci la possibilità di intervenire nei suoi meccanismi; la seconda è la diagnostica per immagini, che ci permette di esplorare virtualmente il nostro corpo, identificando cambiamenti microscopici in ogni sua più remota area; la terza è la trapiantologia, che ha spinto sempre più in là i limiti della nostra capacità di riparare tessuti e aree danneggiate o malate; la quarta è la scoperta delle cellule staminali che, grazie alla loro proprietà di trasformarsi in tessuti e organi diversi, rappresentano la più grande promessa per combattere le malattie cronico-degenerative. Da queste quattro è nata una quinta rivoluzione, quella etica, che ha visto l’affermarsi progressivo di nuovi …

«Il valore di quelle vite», di Giuseppe D’Avanzo

C´è, tra i Casalesi, una banda di latitanti. Non più di sei o sette. In armi e cocainomani persi. C´è un boss (Francesco Bidognetti) che, in galera, potrebbe presto saltare il fosso e “cantare”. «Pentito». Le sue incertezze gli fanno cadere la corona dal capo. Il territorio appare libero da ogni influenza (il boss l´ha perduta con i suoi tentennamenti) e i latitanti vogliono prenderselo per loro fin negli angoli, spremerlo fino all´ultimo euro. Dalla primavera, gli assassini vanno in giro sparando e ammazzando e distruggendo per far sapere chi comanda, ora. In quattro mesi, hanno ucciso il padre di un «pentito»; ammazzato un imprenditore che si era rifiutato di pagare il pizzo (Domenico Noviello) e un altro che si preparava a testimoniare (Michele Orsi); hanno devastato con il fuoco la fabbrica di un terzo restio a piegarsi; hanno mancato per un pelo la nipote della compagna del «pentito» (Anna Carrino). Nelle ultime due settimane, non c´è stato in quell´angolo di Italia, lungo la via Domiziana, tra le province di Napoli e Caserta, una fabbrica, …

Galimberti: no al maestro unico, sì alla selezione degli insegnanti

Umberto Galimberti, ordinario di Filosofia della storia e di psicologia dinamica all’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia e autore di numerosi libri, al forum ‘L’emergenza educativa’ organizzato a Venezia dai Giovani imprenditori di Confcommercio boccia la riforma proposta dal ministro dell’Istruzione Gelmini. “La scuola elementare e’ forse la migliore – spiega Galimberti – il maestro unico non potrebbe mai rispondere alle necessita’ della nostra societa”. Oggi abbiamo bisogno di competenze scientifiche, informatiche, linguistiche. La scuola elementare va diversificata, se e’ vero che, come sostengono i genetisti, a 10 anni le curiosita’ si esauriscono, o le facciamo acquisire sui banchi delle elementari o non le recuperiamo piu’. Inoltre, il multiculturalismo sara’ il futuro della nostra societa’, i bambini vanno educati a mettersi in relazione con cio’ che e’ diverso da se’. Per Galimberti i problemi sono anche le famiglie di oggi, perche’ si mettono in conflitto con maestri e professori. “Educare significa seguire la crescita emotiva. E non si puo’ certo chiedere a un professore che guadagna 1500 euro al mese di occuparsi anche dei problemi emotivi …

“Finalmente la Gelmini presenta il piano per la scuola. Anzi no”

Il ministro Gelmini oggi pomeriggio ha presentato ai sindacati il piano programmattico attuattivo della manovra d’estate e alcune riflessioni mi sono uscite così, di getto… «Non avevo dubbi che il piano Gelmini fosse caratterizzato dal segno meno, dato l’obbligo di ottemperare ai tagli imposti dalla manovra estiva che ammontano a poco meno di 8 miliardi di euro. Tradotta nel piano quella cifra significa meno docenti e meno personale ATA, meno ore di tempo trascorse a scuola, meno insegnamenti in ogni scuola di ordine e grado. Suona quasi beffardo il riferimento alla “conferma dei livelli occupazionali del personale a tempo indeterminato”: insomma, per il Governo non tema il personale di ruolo – ci mancherebbe solo rimettere in discussione persino questo – mentre le migliaia di precari che ogni giorno fanno funzionare la scuola e ai quali affidiamo l’istruzione e la tutela dei nostri figli si arrangino. Questa è l’Italia del Popolo delle Libertà. Il piano, presentato in queste ore ai sindacati, è contrario alle indicazioni dell’Ocse, cioè “mantenere o incrementare gli attuali livelli di spesa per …

“Professore, meridionale, eroe”, di Francesco Merlo

«Sai, io non sono più sicuro che non si debbano picchiare i bambini» mi dice il mio ex compagno di banco Pippo Barbagallo, che ora fa il preside in un quartiere a rischio. E io, che ho in testa la Gelmini, penso: altro che dequalificati! Sono eroi questi insegnanti meridionali che devono farsi istruttori di chi non vuole essere istruito e al tempo stesso farsi infermieri, psicologi, poliziotti e persino pugili. «La settimana scorsa è venuto a cercarmi a casa il papà di un allievo, bigliettaio in un cinema. “Io non sono più sicuro che non si debbano picchiare i bambini”, protestava con gli occhi lucidi».«Poi aggiungeva: “Lo so, è facile dirlo adesso che la polizia ha arrestato mio figlio a casa di sua nonna, con quel sacco nero in mano e quel coltello… Ma in queste prime notti che Roberto sta passando in galera penso che avremmo dovuto picchiarlo almeno un pochino. Perché non avete picchiato mio figlio”?». Pippo fa il preside in uno di quegli universi di umanità caotica che, nelle realtà marginali, …

“L’Europa boccia l’Italia «Norme da rivedere»”, di Marco Mongiello

L’aggravante di clandestinità per i reati commessi da persone residenti illegalmente in Italia non può essere applicato ai cittadini comunitari. Lo ha spiegato la Commissione europea al Governo italiano, ricevendo assicurazioni da Roma che la norma entrata in vigore a luglio sarà cambiata. Dopo la schedatura delle impronte digitali dei rom salta così un altro tassello fondamentale della strategia del ministro dell’Interno Roberto Maroni, e la celebrata benedizione di Bruxelles ai provvedimenti sulla sicurezza si è rivelata un pasticcio giuridico che costringe Palazzo Chigi ad un’imbarazzante marcia indietro. Nel mirino dell’Ue, ha confermato ieri il portavoce del commissario alla Giustizia Jacques Barrot, Michele Cercone, «ci sono tre decreti che non sono ancora entrati in vigore», e il commissario francese «ha già chiaramente fatto capire al Governo italiano che ci sono delle modifiche da apportare affinché questa legislazione sia effettivamente in linea con il diritto comunitario». Inoltre «ci sono anche delle modifiche che abbiamo chiesto su una parte della legislazione che è già in vigore, ma che non ci è stata notificata». Si tratta proprio della …