Giorno: 6 Febbraio 2009

On. Ghizzoni: presentata interrogazione parlamentare sul commissariamento della Soprintendenza archeologica di Roma e Ostia

Molte perplessità, governo mette a rischio tutela patrimonio. “Quali sono le ragioni oggettive che hanno portato il ministro Bondi a commissariare le aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica”. Se lo chiedono la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, la segretaria di presidenza della Camera, Emilia De Biasi, e di deputati Walter Tocci e Beppe Giulietti che hanno presentato oggi una interrogazione parlamentare sulla decisione del ministro per i Beni culturali di proporre la nomina di Guido Bertolaso e Marco Corsini, rispettivamente come commissario straordinario e vicecommissario per le aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica. “Su questo commissariamento abbiamo molte perplessità: si genera una confusione istituzionale, una sovrapposizione di ruoli e uno ingiustificato svuotamento delle competenze delle Soprintendenze Archeologiche con evidenti rischi per la tutela del patrimonio. Inoltre con questo commissariamento il ministro sembra mostrare la sua volontà di dividere il patrimonio culturale in due livelli: uno di serie A con beni culturali ad alto reddito (per esempio il Colosseo) e uno di serie B con beni senza …

“«Spaghettifresser» quando gli umiliati eravamo noi”, di Roberto Sala

Di fronte al carattere talora convulso che il dibattito politico italiano ha assunto in tema di immigrazione, nella società civile sono frequenti le voci che invitano a ricordare il passato di emigrazione degli italiani: l’Italia, un paese che ha dato i natali a milioni di emigrati, non può – questo il ragionamento – cadere nell’esasperazione xenofoba. Per molti versi si tratta però di una memoria che rimane astratta, lontana; riguarda infatti in particolare la «grande emigrazione» verso le Americhe a cavallo tra ‘800 e ‘900. Solo di recente, ed a fatica, si è iniziato a ricordare anche i flussi migratori che nel secondo dopoguerra videro l’espatrio di milioni di italiani verso i vicini paesi europei. Può darsi che questo ritardo di memoria sia dovuto al fatto che il viaggio in treno non risveglia nell’opinione pubblica quella dimensione mitica rappresentata dalla traversata in piroscafo. O forse la reminiscenza di flussi emigratori in tempi a noi più vicini risulta difficilmente compatibile con il benessere che oggi, nonostante tutto, il paese ha raggiunto. L’importanza di rammentare l’emigrazione più …

“I danni del cattivismo”, di Luigi Manconi

E i preti? Perché mai quei brav’uomini della Caritas non dovrebbero denunciare gli immigrati irregolari ai quali offrono un pasto e un alloggio? Una tale ipotesi va sussurrata a mezza voce perché nulla esclude che quel «cattivista» di Roberto Maroni (che davvero ha perso la testa) decida di metterla in pratica. L’emendamento, ingloriosamente approvato dall’intera maggioranza, rappresenta un fatto straordinariamente grave. Per due ragioni. La prima: l’ispirazione cupamente demagogica della norma avrà un solo effetto pratico. Quello di incentivare un’ulteriore immersione nella clandestinità degli irregolari; di aggravare la loro marginalità sociale; di produrre effetti epidemiologici pericolosi per la popolazione italiana, agevolando la diffusione di malattie sottratte a qualunque controllo medico. La seconda ragione che rende rovinosa quella norma è di natura culturale. Ma non per questo meno corposa. Si pretende di disciplinare i medici in senso autoritario-delatorio: e si interviene pesantemente nel cuore delle relazioni sociali, della vita quotidiana, delle scelte individuali e delle opzioni morali di ognuno, tentando di sottoporle a un principio di autorità regressivo e repressivo. Insomma, si va verso un ulteriore …

“Scuole obbligate a tagliare i docenti. Depliant Gelmini pro maestro unico”, di Maristella Iervasi

A sopresa scatta l’ora dell’ammazzacattedre: i tagli ai docenti li devono fare le scuole, entro domani. Circolare degli uffici regionali nel caos iscrizioni. E la Gelmini manda depliant pro maestro unico.L’ultimo modello di persuasione occulta della Gelmini maestra unica – si potrebbe dire – è la lavagna nana. Basta aprire il depliant del ministero dell’Istruzione in distribuzione nelle scuole elementari d’Italia, per trovarsi di fronte ad una lavagna che quasi si rimpicciolisce sotto gli occhi del genitore che cerca il tempo pieno. Le iscrizioni per le future prime classi sono al via ed ecco il ministero che invia la propria «propaganda» agli istituti per orientare le famiglie. Modello di base a scelta: 24 ore (maestro unico) e 30 ore, scritto col gessetto bianco su una lavagna grande. Mentre il tempo pieno «bollato» come «modello a richiesta» (che la scuola potrà attivare solo in base all’organico) compare invece su una lavagna molto, molto più piccola. A a mo’ di scoraggiamento. Depliant tautologico E non finisce qui. La Gelmini cerca di convincere le famiglie anche con giochetti …