Giorno: 25 Febbraio 2009

PD Emilia Romagna: Parlamentari a Gelmini, rispetti impegni tempo pieno

Di fronte al ‘boom’ di richieste di tempo pieno e tempo modulare da parte dei genitori per i bambini che frequentano le scuole elementari di Bologna e provincia, le parlamentari emiliano-romagnole del Pd chiedono al ministro per l’istruzione Mariastella Gelmini di rispettare gli impegni presi.’Adesso il ministro faccia fronte agli impresi presi con i genitori,ai quali e’ stata affidata la possibilita’ di scegliere il modello orario’, sottolineano in una nota le parlamentari Donata Lenzi, Sandra Zampa, Rita Ghedini, Manuela Ghizzoni, Albertina Soliani. Ma oltre alla richiesta di tempo pieno, secondo le parlamentari ‘i genitori hanno fatto di piu’: hanno utilizzato per l’iscrizione anche ‘moduli alternativi’, regolarmente protocollati e che saranno spediti al ministero per ribadire la scelta del tempo pieno con le compresenze, cancellate dal ministro’. In questo modo a loro avviso, non solo per le classi prime ma anche per le superiori, ‘i genitori di elementari e medie hanno ribadito la scelta compiuta al momento dell’iscrizione alla prima classe, come a dire che non si cambiano le regole del gioco quando il gioco e’ …

Beni culturali, Pd: dimissioni Settis dimostrano fallimento Bondi. On Ghizzoni e De Biase: “da noi profonda solitarietà”

“Il ministro Bondi si comporta come quell’automobilista che guida contromano in autostrada, convinto che siano pazzi tutti quelli che procedono in direzione opposta”. Così le deputate democratiche, componenti della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni ed Emilia De Biasi, commentano la reazioni del ministro Sandro Bondi alle dimissioni del Presidente del Consiglio Superiore dei beni culturali, il prof. Salvatore Settis e del consigliere Andrea Emiliani. “Davanti a così autorevoli defezioni il Ministro dovrebbe interrogarsi sul proprio operato, sulla passiva accettazione dei tagli imposti dal ministro Tremonti, sull’eccessiva attenzione alla commercializzazione della cultura, sull’uso improprio dei commissariamenti, sullo smantellamento delle sovrintendenze, sulla delegittimazione tecnico-scientifico de’amministrazione statale e sulla manifesta volontà di subordinare la cultura alla politica. Stupisce invece che il ministro continui a parlare di posizioni ideologiche e di chiusure all’innovazione e non comprenda che queste dimissioni sono la cartina di tornasole di una profonda insoddisfazione sul suo operato che è del tutto inadeguato per la valorizzazione e la tutela del ragguardevole patrimonio culturale del Paese. Nell’esprimere piena solidarietà al prof. Settis per il modo egregio …

A rischio la salute pubblica. In democrazia ammalarsi non può essere un reato

Parte la raccolta di firme contro l’emendamento al decreto sicurezza approvato al Senato lo scorso 5 febbraio, che obbliga i medici a denunciare i pazienti senza permesso di soggiorno. Se verrà confermato il decreto sicurezza, tante donne, uomini e bambini con patologie anche gravi e spesso infettive, non si recheranno dal medico per essere curati, mettendo a rischio la loro e la nostra salute. Tante le Associazioni che hanno aderito alla mobilitazione: oltre ai forum salute del Pd di Modena e Carpi, associazioni cattoliche come Caritas e Porta Aperta, i sindacati dei medici e degli infermieri, i medici di medicina generale e i pediatri, l’Arci, le Acli, l’Avis e le Associazioni di volontariato che si occupano di salute e di benessere. Una mobilitazione a 360 gradi per dire No ad una misura odiosa, anticostituzionale, contraria alla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e gravida di rischi per la salute pubblica. A nessuno sfugge che questa non solo non è una misura a favore della sicurezza, ma anzi spinge gli stranieri verso la clandestinità. A Carpi si …

“Il Governo e il sommerso”, di Tito Boeri

L’ economia sommersa come ammortizzatore sociale. È questa la strategia consapevolmente seguita dal governo nell’affrontare la recessione. Ha scelto di ridurre i controlli sui posti di lavoro. Li ha ridotti nonostante potesse contare su più ispettori del lavoro di quelli a disposizione dei governi precedenti. Ne sono stati assunti 300 (quasi il 10 per cento in più) nel solo 2008 e 1100 nei due anni precedenti. Ma i controlli sono diminuiti. Nel 2008 sono calati del 6 per cento. E nel 2009 si ridurranno di un quarto. Ce lo dice tra le righe il Documento di Programmazione dell’Attività di Vigilanza nel 2009 predisposto dal ministero del Lavoro e reso pubblico in questi giorni. Se si prendono per buoni i dati forniti dal ministero sui controlli effettuati nel 2008, la riduzione delle ispezioni sarà del 24 per cento, con punte del 50 per cento nelle regioni del Sud (a partire dalla Calabria). Perché questa scelta? Il documento del ministero è molto esplicito a riguardo: «La criticità del momento contingente rafforza la scelta di investire su di …

newsletter n° 3 – Febbraio 2009 – Anno II

Chiusa parentesi, punto e a capo Ricorro alla punteggiatura per raccontare il mio stato d’animo e ciò che penso di quanto accaduto in questi giorni. Chiusa parentesi, perché il lavoro che ci aspetta nelle prossime settimane – e che prosegue l’impegno dei 15 mesi alle nostre spalle che ci separano dalla nascita del PD – intende rilanciare il progetto politico che ci ha indotto a dar vita, non a un nuovo partito, ma ad un partito nuovo. Punto e a capo, perché alla luce dell’esperienza fatta, ed anche degli errori che abbiamo commesso, dobbiamo ricalibrare i nostri obiettivi e prendere atto che siamo in presenza di interlocutori (mi riferisco ovviamente alla maggioranza) inaffidabili. Continueremo a fare le nostre proposte, ma faremo ancora di più opposizione ad un Governo inadeguato e ogni giorno più assente e timido davanti alla più spaventosa crisi che abbia mai colpito il nostro Paese. Sottoscrivo in pieno l’ottimo intervento del neo segretario Dario Franceschini all’Assemblea nazionale di sabato scorso (http://www.pdcarpi.it/?p=1366). Per quanto mi riguarda, riduco tutto a 5 temi che, in …

Pd, Franceschini vara la nuova segreteria. Chiamparino ed Errani tra i 9 membri

Entrano anche Martina e Melilli. Azzerati il governo-ombra e il coordinamento. «È un organismo snello e decisa n fretta, perché mancano solo 100 giorni alle europee». ROMA – Una segreteria snella, di nove persone, decisa «in solitudine» e «in fretta, perché mancano solo cento giorni alle europee». Azzerati i vecchi organismi dirigenti, dal coordinamento al governo ombra, il nuovo segretario del Pd, Dario Franceschini, presenta l’organismo che guiderà il partito, organismo scelto «senza trattare con nessuno», e attingendo dai territori in base alle funzioni istituzionali. I 9 MEMBRI – Oltre che da Franceschini, la nuova segreteria sarà composta da Vasco Errani, presidente della regione Emilia Romagna; Sergio Chiamparino, sindaco di Torino; Fabio Melilli, presidente della provincia di Rieti; Maurizio Martina, segretario regionale del Pd della Lombardia; Elisa Meloni, segretario provinciale del Pd a Siena; Federica Mogherini, parlamentare; Giuseppe Lupo, consigliere del Pd in Sicilia dove il partito è all’opposizione. A Maurizio Migliavacca va la direzione dell’area organizzazione. La segreteria, ha spiegato Franceschini, sarà l’organo politico del partito che «lavorerà a stretto contatto con i venti …

Università, PD: Gelmini e Tremonti vengano in Parlamento con dati concreti

L’On. Ghizzoni chiede agli on. Aprea e Giorgetti che predispongano una imminente audizione. “Chiediamo al ministro Gelmini e al ministro Tremonti di riferire sugli effetti economici e finanziari dell’azione del governo sul sistema universitario e sulla ricerca”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni il giorno successivo all’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Dopo l’alto monito del Presidente della Repubblica, il ministro Gelmini ha balbettato risposte poco veritiere sullo stato dell’università e della ricerca italiana e si è immotivatamente accreditata risultati che derivano dall’azione del Governo Prodi (4.000 nuovi ricercatori, risorse alle università meritevoli, riduzione dei corsi di laurea e norme per bloccare proliferazione sedi distaccate) senza fornire alcun dato sugli effetti della politica dei tagli che porterà al collasso molti atenei tra il 2010 ed il 2011”. “Dalle risposte del ministro è evidente che l’esecutivo non è in grado di valutare gli effetti delle proprie scelte di politica economica sul sistema universitario. Per questo – annuncia – chiederemo al presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, di …