Giorno: 24 Febbraio 2009

Lezioni a rischio, impossibile fare i bilanci

L’on. Ghizzoni condivide l’allarme della Cgil e attacca il dirigente scolastico Malaguti: “Rilascia una dichiarazione fotocopia di quella utilizzata dal ministro Gelmini in aula” L’on. Manuela Ghizzoni condivide l’allarme lanciato dalla Cgil sulla drammatica mancanza di fondi a disposizione delle scuole modenesi per far fronte alle spese quotidiane e agli stipendi dei supplenti. Ecco la sua dichiarazione. “Era prevedibile che si arrivasse a questo punto. Tanto che già in due occasioni in Parlamento abbiamo richiamato l’attenzione del ministro Gelmini sulla difficoltà delle scuole provocate dalla politica di tagli indiscriminati portata avanti dal governo. In entrambi i casi – question time e interrogazione – la risposta del ministro è stata insufficiente e del tutto inadeguata. La Gelmini è arrivata a negare il problema sostenendo che questo governo si è mosso celermente mettendo a disposizione delle scuole più fondi di quelli stanziati a suo tempo da Prodi. La realtà è completamente diversa da quella raccontata dal ministro: i responsabili d’istituto dicono il vero quando dichiarano l’impossibilità di fare i bilanci, semplicemente perché non sanno ancora quante risorse …

“Misure urgenti per il distretto carpigiano”

Le chiedono gli on.Ghizzoni e Miglioli che hanno incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti sindacali. Una lettera di solidarietà ai lavoratori dell’Omga Il distretto carpigiano sta subendo pesantemente gli effetti della congiuntura. La disoccupazione registra un aumento drammatico dell’85 per cento nei comuni dell’Unione Terre d’Argine (Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera); in termini assoluti si tratta di oltre 500 disoccupati in più. A questi si aggiungono coloro che subiscono la crisi ma sono invisibili per il mercato del lavoro: precari, lavoratori a tempo determinato, collaboratori a progetto ai quali non è stato riconfermato il contratto. “È urgente rendere disponibili immediatamente le risorse per gli ammortizzatori sociali – dichiarano in una nota gli onorevoli Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli del Pd – e delineare un sistema di tutele che sia in grado di proteggere il mondo del precariato e i lavoratori delle piccole e medie imprese che non godono di protezioni sociali”. I due parlamentari del Partito democratico hanno incontrato nei giorni scorsi le rappresentanze sindacali del distretto carpigiano, e a breve avranno incontri anche con …

“Università, Napolitano al governo: rivedere tagli, ricerca leva dello sviluppo”

I tagli all’Università decisi dal governo vanno ripensati e rivisti. Lo dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Vogliamo eliminare gli sprechi, è stata la replica del governo.  «Mi auguro che siano maturi i tempi per ripensare e rivedere scelte dibilancio improntate a tagli indiscriminati», ha affermato il capo dello Stato in un discorso all’Università di Perugia. Napolitano ha rinnovato poi l’appello a definire le riforme per l’Università senza abbandonarsi a generalizzazioni liquidatorie, guardando i singoli atenei in base ai risultati e ai problemi della ricerca «con coraggio» e considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo settore e che «può suggerire» delle soluzioni. Il presidente della Repubblica era a Perugia per la cerimonia conclusiva delle celebrazioni del settimo centenario di fondazione dell’Università della città. Quando ha lasciato l’aula magna, prima di risalire in auto, Napolitano ha salutato e stretto la mano ad alcune delle tante persone che lo hanno applaudito calorosamente all’esterno dell’ateneo. La ricerca e la formazione sono la «leva dello sviluppo», ha detto ancora il presidente della Repubblica. Lo …

“Alitalia, Ici, Finanziaria. Ecco dove sono finiti i soldi tagliati alla ricerca”, di Pietro Greco

No ai tagli alla ricerca e all’università, ha detto ieri il Presidente della Repubblica, perché ricerca e formazione sono la leva per lo sviluppo. Il governo è d’accordo, ha ribadito il ministro Mariastella Gelmini. Un po’ avventatamente. Perché i tagli ci sono e così sostanziosi da mettere pesantissimo piombo sulle deboli ali dello sviluppo. I tagli riguardano la ricerca scientifica. Il finanziamento dei Prin, i Progetti di ricerca di interesse nazionale, sono stati ridotti da 150 milioni a 97,5 milioni per l’anno 2007 (finanziato nel 2008) e portati, lo scorso 3 dicembre, a 94 milioni per il 2008 (più un altro milione per il referaggio). In più è stato cassato anche il 10% per finanziare i progetti degli under quarantenni. A questi tagli si aggiunge il parziale blocco del turn over dei ricercatori degli Enti pubblici: ogni due che escono, solo uno può entrare. Andrebbe aggiunto il taglio dell’inflazione. E quello della crescita dei costi del personale, che riduce la possibilità di spesa nella ricerca. Il combinato disposto avvia la ricerca pubblica verso una morte …