Mese: Giugno 2009

«Una linea, un candidato, questo duello non sarà anticamera di scissioni», di Simone Collini

«Guerra tra bande», dice il quotidiano che legge mentre arriva al Lingotto di Torino. «Ma se non abbiamo neanche cominciato?», sorride. Poi Dario Franceschini si fa serio, e mette in fila queste poche parole: «Si chiama democrazia, non si chiama resa dei conti». Ventiquattr’ore prima, il segretario del Pd ha chiesto e ottenuto dalla Direzione che congresso ed elezione del nuovo leader non vengano rinviati al 2010. E nella prima intervista dopo che ha ufficializzato la sua candidatura spiega il perché. Secondo lei non c’è il rischio che il congresso sia una mera conta interna per la leadership? «Dipende da noi che non lo diventi. E il mio impegno è quello di mettere al centro del dibattito le risposte da dare al paese. Dopodiché, io sono stato eletto in un momento di emergenza, e ora la fase che abbiamo davanti richiede stabilità e forza. Entrambe, nella guida di un partito, può averle solo un segretario che venga eletto con una votazione. Chi vincerà avrà la forza per affrontare le regionali, impegnarsi nella costruzione del partito, …

«Parola ai “catastrofisti”: Ocse, Bce, Bankitalia, Commissione UE, Fed, World Bank. E Tremonti», di Francesco Paternò

I motivi per cui Silvio Berlusconi vuole «chiudere la bocca» a chi continua a vedere nero in questa grande crisi mondiale – e soprattutto continua a dirlo – sono molti. Eccoli, dalla parte deglle istituzioni internazionali. «Dall’aprile 2008 l’economia ha perso per strada oltre 4 milioni di posti di lavoro – dice un rapporto della Commissione europea del 16 giugno scorso dedicato al lavoro e alla «Parità tra i sessi» – in un primo tempo hanno accusato il colpo i settori a prevalenza di manodopera maschile, come la finanza, le costruzioni e l’industria manifatturiera. Ma ben presto la disoccupazione si è estesa ben oltre. Anche il settore dei servizi, che assorbe i due terzi dell’occupazione in Europa, ha tagliato i posti di lavoro. (…) Per ora la recessione ha rovesciato il divario storico tra uomini e donne: il tasso di disoccupazione maschile ha superato per la prima volta quello femminile. Ma la differenza è minima: nell’aprile 2009 si registrava un 8,5% per le donne contro l’8,6% per gli uomini». Il 24 giugno scorso, l’Ocse ha …

“Beethoven si sarebbe offeso a morte”, di Sandra Cappelletto

Ma quale errore? Una sottile astuzia, invece. Perché i giovani musicisti devono dimostrare da subito di saper riconoscere che cosa distingue un autore da un altro: chi sa quante volte nella loro carriera avranno a che fare con delle patacche spacciate per capolavori. Sarebbe bello pensare che il dirigente ministeriale responsabile della scelta del «tema» da sottoporre ai ragazzi dell’ultimo anno dei sette (sette!) Licei musicali attivi in Italia ha voluto sbagliare, confondendo la Sonata op. 14 n. 2 di Beethoven in sol maggiore con un analogo lavoro di «papà» Haydn, il compositore di cui nel 2009 ricorrono i duecento anni dalla morte e che in questi mesi viene celebrato ovunque. Purtroppo non è così: ancora una volta – e in questa occasione in modo clamoroso – la musica viene trattata con sciatteria. Lo spartito proposto ai ragazzi era infatti monco, mancante della «ripresa», uno dei passaggi fondamentali che connotano la forma sonata dell’età classica, tra fine Settecento e primo Ottocento, e, inoltre, nel titolo, l’opera veniva attribuita a Haydn. Beethoven si sarebbe offeso moltissimo, …

“Lingotto2, i giovani “piombini” provano a riprendersi il Pd” di Mariagrazia Gerina

Attese, riunioni notturne, fuori programma. I big in processione al Lingotto di Torino, come due anni fa. Solo che questa volta il candidato segretario, atteso da tutti, non ha ancora un volto. E chissà se ce l’avrà a fine giornata. Se il nuovo giovane leader del Pd da tutti invocato verrà fuori dalla sfilza di interventi in programma. A fare le convocazioni sono stati i giovani “piombini” – chiamati così perché prima del loro primo raduno a Piombino, due mesi fa, non avevano neppure un nome -, ma forse dopo la giornata di oggi li chiameranno i “lingottini”. La sala è strapiena. Le attese create nella platea tante. Tutte concentrate fino a ieri su Debora Serracchiani, la “ragazza” che ha battuto Berlusconi. Il suo è il discorso che la platea attende di più. Anche se è già preparata a non ascoltare quello che vorrebbe sentirsi dire. Ci sarà Franceschini, il segretario ri-candidato (o ri-rinnovato come lo chiama Pippo Civati, uno dei fondatori della rete “piombina”). Tra i primi ad arrivare, il sindaco della città ospite, …

Giuristi: il reato di clandestinità è incostituzionale

La norma, contenuta nel ddl sicurezza al vaglio del Senato, con la quale si punisce a titolo di reato l’ingresso e il soggiorno illegale dello straniero nel territorio dello Stato, “oltre ad esasperare la preoccupante tendenza all’uso simbolico della sanzione penale, criminalizza mere condizioni personali e presenta molteplici profili di illegittimità costituzionale”. E’ quanto si legge in un appello lanciato da 22 giuristi – Angelo Caputo, Domenico Ciruzzi, Oreste Dominioni, Massimo Donini, Luciano Eusebi, Giovanni Fiandaca, Luigi Ferrajoli, Gabrio Forti, Roberto Lamacchia, Sandro Margara, Guido Neppi Modona, Paolo Morozzo della Rocca, Valerio Onida, Elena Paciotti, Giovanni Palombarini, Livio Pepino, Carlo Renoldi, Stefano Rodota’, Arturo Salerni, Armando Spataro, Lorenzo Trucco, Gustavo Zagrebelsky – secondo i quali tale norma “è, anzitutto, priva di fondamento giustificativo, poichè la sua sfera applicativa è destinata a sovrapporsi integralmente a quella dell’espulsione quale misura amministrativa, il che mette in luce l’assoluta irragionevolezza della nuova figura di reato”. Inoltre, si legge ancora nel documento, “il ruolo di extrema ratio che deve rivestire la sanzione penale impone che essa sia utilizzata, nel rispetto …

Zitti e spendete!

Presentato il dl anticrisi. Berlusconi impone il silenzio alla stampa e invita gli italiani a sborsare soldi che non hanno. Il PD: “Dal premier attacchi alla stampa e nessun aiuto alle famiglie”. Un decreto legge spiegato in lungo e in largo, nel corso di una conferenza stampa durata oltre un’ora. Tanti articoli, tante “misurine”, nessuna soluzione concreta e nessun aiuto ai redditi più bassi. È così che il governo italiano affronta la crisi economica. È Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, a presentare il progetto. La sua espressione la dice lunga. Mentre snocciola misure, infatti, ha la faccia di chi pensa che si è fatto qualcosa tanto per farla. Per fortuna al ministro si accompagna il premier, con il suo sorriso da “ci penso io”. Lui sembra davvero l’unico ad avere la soluzione ai problemi economici del Paese e non ha nessun problema a condividerla con chi non aspetta altro. Alla consueta dose di glorificazione personale il Silvio Berlusconi fa seguire la sua ormai celeberrima teoria: “la crisi è una questione psicologica”. Ovvio. Perciò, secondo il più …

Ustica, 29 anni. “Bandiere nascoste”, di Giulia Gentile

Mancano solo le bandiere. Quelle dipinte sulle carlinghe degli aerei militari che la sera del 27 giugno 1980 abbatterono un DC9 Itavia in «un’azione che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata» come recitava la sentenza Priore del 1999. Sta tutta qui, per l’avvocato di parte civile Alessandro Gamberini, l’importanza dell’ultima indagine aperta a Roma sulla strage di Ustica, 81 vite partite dall’aeroporto Marconi di Bologna alle 20.08 di ventinove anni fa e finite a oltre tremila metri di profondità nel mare Tirreno. Un mistero che resiste da quasi 30 anni anche se ogni anno perde un pezzo. La verità su quella strage ricorda la tartaruga del famoso paradosso: sempre più vicina ma sempre irraggiungibile. Dodici mesi fa, i Pm romani Maria Monteleone e Erminio Amelio hanno aperto un nuovo fascicolo sulla base delle dichiarazioni del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga («Furono i nostri servizi segreti che informarono Amato e me che erano stati i francesi, con un aereo della Marina, a lanciare un missile non a impatto, ma …