Giorno: 10 Agosto 2010

Un anno di opposizione alla Camera

Dalla ricostruzione dell’attività del nostro gruppo in questa difficile stagione, il dato che salta agli occhi è la debolezza dell’azione del governo e della sua maggioranza di fronte ad una delle fasi più complesse della vita del nostro Paese, per il suo futuro, per le inquietudini che accompagnano i tentativi di uscire dalla crisi, per il suo ruolo nel mondo. Potremmo dire che a una certa arroganza dei numeri, a un tentativo sempre più evidente di svuotare la funzione del Parlamento (con la sponda di una legge elettorale che ogni giorno di più dimostra la sua assurdità), ha corrisposto ben poco in termini di risultati e di efficacia e ha preceduto quel vero e proprio collasso del centrodestra che sta andando in scena proprio mentre andiamo in stampa. Qui troverete provvedimento per provvedimento la nostra attività, le nostre battaglie, spesso durissime, le nostre proposte e anche i successi ottenuti, in alcuni casi di notevole importanza. Siamo riusciti, infatti, come compete a una forza di opposizione responsabile, a cambiare e migliorare nella sostanza alcune leggi anche …

"Se il flauto non incanta più", di Franco Cordero

B. appare stupito: non immaginava che l´antagonista cofondatore avesse tanto sèguito, e la confessione tradisce poco acume; colpa degl´informatori, essendo lui infallibile. Ogni tanto lo stregone incappa nell´ipnosi che disseminava. I numeri gli danno un margine d´almeno tre teste nel Senato, mentre ne mancano otto a Montecitorio: numeri fluidi; molti animali umani sono commerciabili e lui, venditore d´illusioni, li compra ridendo. L´onorevole Angelino Alfano illustra l´obiettivo al Corriere della Sera, 7 agosto: una legislatura piena; nei quattro punti riappare il cosiddetto processo breve ovvero mirabilia d´impunità e vadano al diavolo le procedure serie. L´Uomo forte medita azioni che attirino i dubbiosi o timidi: una vittoria sulla destra legalitaria lo qualificherebbe agonista irresistibile nella primavera 2013; appena navighi male, estrae dalla manica la carta plebiscitaria anticipata, con larghe chances. Misuriamo gli eventi tecnicamente possibili. Un governo può cadere in due modi: i banchi gli negano o revocano la fiducia; oppure inscena una crisi extraparlamentare dimettendosi. Le urne sono l´epilogo. Il Capo dello Stato esplora eventuali nuove maggioranze: supponendole configurabili, affida l´incarico; il designato forma l´équipe, entro …

"La grammatica e la guerra vs la scuola statale", di Marina Boscaino

Suscitano perplessità e allarme i risultati dei test Invalsi – somministrati in occasione dell’esame di III media – recentemente pubblicati. L’Invalsi è l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione che saggia competenze in ambito linguistico e matematico. I risultati più negativi sono stati conseguiti in grammatica: se il 21.6% dei quasi 600.000 studenti che quest’anno hanno affrontato l’esame ha conseguito voti dall’8 al 10, le insufficienze sono state il 36.7% e i 6 il 21.6%. Come di consueto – come accade anche in occasione dei test dell’Ocse Pisa, che saggiano periodicamente competenze analoghe per valutare gli apprendimenti sul piano internazione – emerge la fotografia di un Paese (e di un sistema dell’istruzione) a marce differenti: in grammatica sono state date risposte corrette solo a un quesito su 3, ma le regioni del Nord hanno segnalato , con una media di risposte di italiano corrette del 64.6%, i risultati migliori del Paese. Le regioni meridionali hanno un ritardo di 9 punti rispetto al Nord e di 6 rispetto al centro. Il …

"Un mondo alla rovescia", di Michele Brambilla

Quando ieri le agenzie hanno battuto la notizia intitolata «Berlusconi: mobilitazione contro i personalismi», abbiamo pensato tutti quanti di essere su «Scherzi a parte». Lasciamo perdere il passaggio, nella stessa notizia d’agenzia, in cui si riporta la frase con la quale Berlusconi mette sotto accusa «chi antepone i propri interessi al bene di tutti»: lasciamola perdere, perché c’è chi dice che Berlusconi i propri interessi li ha messi al centro della politica, e chi dice invece che li ha messi a rischio per dedicarsi al Paese. Non essendoci unanimità di giudizio (anzi essendoci sul punto, ormai da anni, una guerra di religione fra gli italiani) ci infileremmo in un vicolo cieco. Ma sul fatto che Berlusconi proprio sui personalismi, anzi sul culto della personalità, abbia costruito la propria fortuna, crediamo che nessuno abbia nulla da obiettare, probabilmente neppure il diretto interessato, che non ha mai fatto mistero di avere una discreta opinione di sé. Del resto è ancora fresca nella nostra memoria visiva l’immagine di soli sei giorni fa, quando alla Camera il premier, entrato …