Giorno: 22 Agosto 2010

"La Prima repubblica è tornata", di Michele Ainis

Come possiamo definirlo l’esecutivo che a settembre busserà alle Camere per rinnovare il patto programmatico? Quanto alla contabilità dinastica, non un Berlusconi 5: manca l’apertura formale della crisi, manca il reincarico al presidente uscente che Berlusconi aveva già sperimentato durante la XIV legislatura. Nemmeno, però, l’identico Berlusconi 4 che esordì all’avvio della legislatura in corso: se c’è un nuovo programma, se c’è un nuovo voto di fiducia, se c’è un nuovo gruppo parlamentare (Futuro e libertà) nella coalizione di maggioranza, nessuno potrà fingere che sia tutto come prima. E allora chiamiamolo Berlusconi 4 e mezzo, tanto nella politica italiana i numeri sono sempre un po’ approssimativi. E quanto al timbro, alle caratteristiche, al tratto saliente del vecchio-nuovo esecutivo? Qui la nomenclatura è più ricca di un forziere, dato che in sessant’anni di Repubblica ne abbiamo viste di cotte e di crude. Governi tecnici o politici. Governi monocolore, bicolore, arcobaleno (l’ultimo Prodi, con 11 partiti a dividersi il boccone). Governi di unità nazionale (1946-1948) ovvero di solidarietà nazionale (quelli presieduti da Andreotti negli anni Settanta). Governi …

Il viaggio dell'Unità 150 anni dopo: «Strada senza uscita. Le grandi opere finite nel nulla», di Giuseppe Civati

Reggio Calabria, a due passi dal mare. Mi viene incontro l’unico candidato sindaco del centrosinistra che si sia finora presentato. E penso, immediatamente: cavoli, qui il Partito democratico si è già preparato alle Comunali del prossimo anno. Invece è Massimo Canale, il candidato dei partiti e dei movimenti che stanno a sinistra del Pd. E penso a Milano. Anche a mille chilometri più a Nord, c’è il candidato Giuliano Pisapia. Di Sel. E il Pd sta ragionando. A settembre darà la soluzione. Speriamo sia il settembre di quest’anno. Non si sa mai. Le altre puntate: 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |10 A Reggio Calabria, il Pd governa la Provincia e in aula siedono almeno cinque gruppi consiliari che hanno a che fare con il partito: ci sono ancora i Ds e due Margherite diverse. E poi i «democratici meridionali». E un pezzo del gruppo misto. C’è un Pd a misura di consigliere, o quasi. Niente male, come modello. Qui Scopelliti ha governato spendendo …

"Da Ground Zero ai rom, in gioco i diritti dell'uomo", di Giuliano Amato

La polemica che ha investito Barack Obama, per la sua iniziale presa di posizione a favore della costruzione di una moschea a Ground Zero, e poi l’espulsione dei rom dalla Francia sono solo la spia di un fondamentalissimo problema, che quasi quotidianamente mette in gioco la fedeltà a se stesse delle nostre democrazie. Obama ha fatto un’affermazione che in sé e per sé dovremmo ritenere ovvia: «Noi siamo l’America, questi sono i nostri valori e ad essi ci dobbiamo attenere». Eppure, nel contesto di sentimenti popolari che dopo l’11 settembre identificano con il terrorismo il mondo musulmano, l’affermazione del presidente americano è stata contrastata nel suo stesso partito, timoroso di perdere ulteriori consensi. I rom sono una minoranza con storia, tradizioni, aspettative. Le condizioni in cui vivono da decenni in società che non hanno più bisogno dei loro cavalli e delle loro qualità artigiane, hanno accentuato la loro segregazione, il degrado dei loro insediamenti, la microcriminalità come fonte di sussistenza. Le maggioranze vogliono solo liberarsene e i governi, nonostante le convenzioni e i trattati che …

Zingaretti: «Attenzione a Fini sta lavorando per distruggerci»Zingaretti: «Attenzione a Fini sta lavorando per distruggerci», di Pietro Spataro

Non vuol sentir parlare di totoleader o di candidature ed è infastidito dalla polemiche interne al Pd. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, spesso indicato come il quarantenne di buone speranze, invita a guardare al fallimento della destra. «Si è aperta una porta magica», dice. Vuole che il centrosinistra lavori con coraggio per «rifondare l’Italia» e indica due sfide: il merito e i bisogni. Aggiunge: «Il nostro porta a porta deve servire a offrire una nuova speranza agli italiani». Lei ha detto: tra di noi c’è chi è subalterno alla destra. Ce l’aveva con Chiamparino che aveva polemizzato con il Pd per il mancato invito di Cota alla festa dell’Unità? No, niente equivoci. La mia critica era rivolta a Tremonti e alla destra: hanno espulso in un lampo il confondatore del partito e poi vogliono dare lezioni di democrazia al Pd? E’ surreale. Quindi nessuna polemica interna? Nessuna. Penso che oggi per noi il fatto clamoroso sia il fallimento strategico della destra. Proprio con Tremonti c’è stata, nel biennio, la peggiore contrazione del Pil …

"Il voto non ci fa paura, vinceremo nascerà l'Alleanza Costituzionale", intervista a Dario Franceschini di Umberto Rosso

“Se Berlusconi rompe e va alle elezioni, le perde. Vince il centrosinistra. E lui lo sa bene. E’ un bluff, agitato per spaventare Fini”. Come fa ad esserne così certo, onorevole Franceschini? “Perché il bilancio di due anni di governo è del tutto fallimentare, gli italiani se ne sono accorti sulla propria pelle. E poi perché di fronte ad una situazione di emergenza – con Berlusconi che va al voto per ottenere i pieni poteri, stravolgere la Costituzione e puntare al Quirinale – scatterebbe una risposta straordinaria e di emergenza da parte di tutta l’opposizione”. E cioè? “La nascita di una alleanza costituzionale. Aperta a tutte le forze che alla svolta autoritaria di Berlusconi sono pronte a dire di no”. Chi ne farebbe parte? “Chi ci sta. Partendo naturalmente dal Pd, da Di Pietro, dalla sinistra che è fuori dal Parlamento”. Casini? “Casini è all’opposizione, e dunque è evidente che si tratta di un nostro interlocutore naturale”. Il leader dell’Udc però, oggi, pensa a governi di responsabilità nazionale. Berlusconi lo corteggia: se torna nel centrodestra …

Ghizzoni: scuola a rischio senza docenti per il prossimo anno

Manuela Ghizzoni, Capogruppo del PD in commissione Istruzione alla Camera: “Mentre Berlusconi regala alla casa editrice della Mondadori 340 milioni di euro, la scuola rischia di affondare e il prossimo anno partirà anche a Modena senza i docenti necessari”. “Come abbiamo più volte lamentato e come sottolineano nuovamente i sindacati”, dichiara Manuela Ghizzoni, Capogruppo del PD in commissione Istruzione alla Camera, “a fronte di una largamente insufficiente richiesta dell’USP di circa 70 posti, il Ministro concede a Modena solamente 9 docenti e solo per lo sdoppiamento di classi numerose, lasciando irrisolti tutti gli altri problemi di organico”. “Mentre Berlusconi si regala 340 milioni di euro di soldi pubblici grazie al decreto incentivi, a tanto ammonta lo sconto alla Mondadori relativo al contenzioso tributario con l’Agenzia delle Entrate, “commenta Ghizzoni, “a Modena e in tutto il Paese l’anno scolastico si annuncia pieno di disagi e problemi”. “I benefici avuti dall’azienda presieduta da Marina Berlusconi sono ingiusti”, prosegue la deputata del PD, “con quei soldi si possono risolvere un bel po’ dei problemi di organico per l’anno …

"Berlusconi contro Napolitano. Il veleno dei dossier e il ruolo del Copasir", di Gianni Rossi

C’è odore di marcio e naftalina in questa guerriglia a suon di dossier avvelenati contro il Presidente della Camera, Fini, e le minacce di ulteriori attacchi ai principali oppositori istituzionali al volere del “sommo capo”, Berlusconi. Oggi Fini, domani Napolitano! Ovvero i due esponenti che per via politica o per compiti di “guardiano della Costituzione” stanno erigendo una diga democratica alla deriva torrenziale del regime berlusconiano in crescente agonia. Il sentore di marcio viene dall’olfatto avvezzo alle inchieste su depistaggi, stragi di stato, servizi segreti deviati e consorterie massoniche varie. Gli “scoop” giornalistici di queste settimane puzzano proprio di “pacchetti” preparati da settori deviati dei servizi segreti ad uso e consumo di parti affaristico-politiche che intendono liquidare gli oppositori all’attuale regime. Puzza di naftalina perché questi dossier preparati alla male e peggio, con il corollario di testimonianze semianonime e contraddittorie, fanno risalire la memoria ai tanti dossier elaborati dalle forze dell’ordine e dagli apparati riservati dei vecchi servizi segreti, quando raccoglievano notizie sugli oppositori politici e sui rivali della stessa area di maggioranza a cavallo …