Giorno: 2 Agosto 2010

Strage di Bologna, Bersani in corteo: "Non prolungare il segreto di Stato"

Angela Fresu oggi avrebbe 33 anni. Una giovane donna. Invece la vita di Angela è stata spezzata a soli 3 anni, mentre con la mamma, nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, attendeva il treno che l’avrebbe portata in vacanza. Era il 2 agosto, alle 10.25 la vita di Angela è stata spazzata via da una bomba. Il corpo della madre, Maria, non è stato mai ritrovato. 10.25 del 2 agosto 1980. La maggior parte degli italiani sta inaugurando le ferie estive. In tanti, tantissimi sono in viaggio. La stazione di Bologna, uno snodo centrale nel traffico ferroviario del nord, è piena. Persone pronte a partire, ci sono adulti, giovani alla loro prima vacanza da soli, ci sono bambini che dormono sulle gambe delle madri. All’improvviso un boato, la scoppia una bomba. Distrugge un’ala della stazione, spazza via 85 persone, ne ferisce 200. 10.25, 2 agosto. Per Bologna quell’ora e quella data da 30 anni sono una ferita che sanguina. È il ricordo di un suono assordante, di un odore forte e penetrante, è il …

Ricerca. Pd, nuovo statuto Cnr mina indipendenza e autonomia

“La bozza del nuovo statuto del Cnr, così come è, contrasta i principi di indipendenza e libera attività di ricerca degli Enti pubblici. Chiediamo al ministro Gelmini di prorogare i tempi per la trasmissione dello statuto agli uffici del suo dicastero”. Lo ha detto Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera che ha presentato una interrogazione al ministro Gelmini. “Il testo dello statuto – ha proseguito Ghizzoni – elaborato dal Consiglio di amministrazione integrato dai cinque esperti nominati dal ministero Gelmini, ha ricevuto il parere negativo del Consiglio scientifico generale dell’Ente che lo giudica non innovativo e non corrispondente ai principi ispiratori della legge per l’autonomia statutaria degli Enti pubblici di ricerca. In particolare, il nuovo statuto marginalizza il ruolo della comunità scientifica nei processi decisionali dell’Ente anche in aperto contrasto con la carta europea dei diritti dei ricercatori. La nuova organizzazione prefigurerebbe il Cnr più come un Ente strumentale dalla ridotta capacità di autogoverno, piuttosto che un Ente pubblico di ricerca autonomo, il cui ruolo è la produzione di nuova conoscenza al …

"Federalismo: non si colpiscano costi e servizi", di Marco Causi

Il Parlamento sta lavorando sull’attuazione della legge sul federalismo fiscale. Questo lavoro fa emergere tanti errori ed omissioni da parte del Governo, un federalismo più parlato e chiacchierato, e spesso urlato, che non seriamente progettato. Abbiamo presentato in Commissione bicamerale un documento che mette nero su bianco come noi pensiamo debba essere attuata la legge sul federalismo fiscale. La maggioranza ha presentato un suo diverso documento, che a nostro parere resta subalterno alle spinte territoriali egoistiche e alle visioni di drastica riduzione del welfare costituzionalmente garantito, che il Pd contrasta con forza. Nel nostro modello di federalismo un’attenzione sempre maggiore va data ai livelli essenziali delle prestazioni e ai costi standard, in modo da fare efficienza e da utilizzare i potenziali risparmi per sostenere i livelli di servizio nei settori e nei territori sotto standard. Siamo anche molto critici sulle ipotesi governative di autonomia impositiva dei Comuni, basate su imposte la cui gestione resterà statale e sul rischio di una “service tax” potenzialmente regressiva. Soprattutto, nella nostra visione l’avvio del nuovo sistema di finanziamento della …

"Ecco gli italiani dai piedi leggeri" di Franco La Cecla

C’è una nuova classe, apparentemente invisibile, che si sta formando da circa vent’anni, una classe che non fa parte della borghesia italiana, che non rientra nell’esercito di precari, né in quello dei raccomandati per famiglia, politica, censo e appartenenza. È una strana compagine di quarantenni, trentenni, ventenni che ha abbandonato l’Italia appena finiti gli studi, o addirittura durante gli studi, fulminata sulla via dell’Erasmus dalla scoperta che la vita all’estero, in Europa, poteva essere tre volte più interessante, facile, appassionante che in Italia. Non si tratta di emigrati nel vero senso della parola e nemmeno di una fuga di cervelli, ma di italiani, ragazzi e ragazze, uomini e donne che stanno all’estero in Europa «come se fossero in Italia». Hanno scoperto che le complicazioni burocratiche, il clima fatiscente e ricattatorio dell’università italiana, lo strangolamento delle potenzialità giovanili è una malattia solo italiana e semplicemente, rapidamente si sono messi in salvo con un’ora di aereo, chi a Barcellona, chi a Berlino, chi a Parigi, chi ad Amsterdam e altri in Polonia, Portogallo, a Londra, e perfino …

"Il mercato dei deputati", di Aldo Schiavone

Tutti quelli – e sono in tanti – che hanno giudicato in questi anni con piena buona fede Silvio Berlusconi come il protagonista di un grande rinnovamento della politica italiana dovrebbero riflettere su quello che sta accadendo oggi dentro e intorno al Pdl, dopo la rottura con Fini.Nel tentativo, per adesso senza apprezzabili successi, di soffocare sul nascere la secessione che sta disgregando il suo partito, il presidente del Consiglio non esita a ricorrere (egli stesso o i suoi fedeli) a quanto di più vecchio, opaco, consunto e dolorosamente squallido abbia mai saputo esprimere, da sempre, lo scontro parlamentare e la lotta tra gli schieramenti. Voglio dire, a organizzare una specie di attacco su due fronti: da un lato la campagna acquisti nel campo dell´avversario, per indurre a defezioni dell´ultima ora. Dall´altro la denigrazione dell´avversario e dei suoi familiari, l´intimidazione personale affidata ai quotidiani di famiglia e agli uomini più fedeli: come quello Stracquadanio che ha preannunciato a Fini la stessa sorte di Boffo, infangato dal “Giornale” di Feltri. Così facendo, si sta raschiando senza …

"Nuove regole per salvare l'Opera", di Sandro Cappelletto

Il Carlo Felice di Genova viaggia, nel 2010, verso un deficit di 17 milioni di euro. Non è per ora previsto l’arrivo di nuove risorse e il pagamento degli stipendi diventa a rischio. Riccardo Garrone, petroliere e consigliere di amministrazione del teatro della sua città, constata che, in queste condizioni, la messa in cassa integrazione per tutti i dipendenti è uno scenario possibile, se non probabile. L’industriale non parla a vanvera. Un accordo sottoscritto dalla Conferenza delle Regioni nel pieno della crisi che stiamo attraversando prevede che questo ammortizzatore sociale venga esteso anche a realtà occupazionali prima escluse. Le fondazioni lirico-sinfoniche vi sono comprese. Tuttavia, fino ad oggi, non vi hanno fatto ricorso. Spesso la cassa integrazione precede la mobilità, il prepensionamento, la perdita del posto di lavoro. Un esito fino a pochi anni fa impensabile per un settore fortemente targato «made in Italy» come il teatro d’opera: non perché i deficit non esistessero, ma perché il ripiano, da parte del Comune, della Regione, dello Stato, era sempre assicurato. Non è più così: le riflessioni …