Giorno: 27 Agosto 2010

Roma, precari in sciopero della fame Tagli alla scuola: «Una truffa per tutti», di Maristella Iervasi

Dopo la manifestazione di ieri a Palermo: il funerale della scuola contro i tagli della riforma Gelmini, la protesta dei precari siciliani della scuola si sposta a Roma, dove assieme ai colleghi del Lazio, chiederanno un dibattito pubblico con il ministro dell’Istruzione. La giornata nella capitale è cominciata con un sit-in davanti a Montecitorio, dove stamane assieme ad operatori precari, docenti e personale Ata, è arrivato anche Giacomo Russo, il precario palermitano da 10 giorni in sciopero della fame, assieme ad altri 2 colleghi. In piazza anche i rappresentati della Flc-Cgil (Federazione lavoratori della Conoscenza), l’organizzazione che ha il maggior numero di iscritti nel settore, del Cps roma (Comitato precari scuola), di Unicobas, della rdb-usb scuola. non si vedono invece rappresentanti di Cisl e Uil. Luigi Rossi, segretario nazionale Flc con delega ai precari: «Dei loro non c’è nessuno e ci hanno detto che non verranno». Presidio al Miur Stasera alle 19, dopo una riunione tecnica sempre in piazza Montecitorio, il presidio si sposterà a Trastevere davanti al ministero dell’istruzione, dove i precari romani, assieme …

"La Gelmini ci ha tolto il lavoro", di A.C.

Buonanotte ai suonatori, è proprio il caso di dirlo. Il ministro Gelmini ha pensato bene di togliere le ore di musica alle superiori, con la promessa di aprire i licei musicali. Ma la promessa non è stata mantenuta, e i docenti che insegnano quella materia, per di più assunti da anni, restano senza cattedra. E si ritrovano, da un anno all’altro, a fare i tappabuchi. Riccardo Rosetti è un docente di musica da 14 anni. Vive a Ravenna e insegna all’Istituto Alessandro da Imola. Ogni giorno andava a scuola travestito da facchino, con spartiti, stereo, vinili e cd sottobraccio, cercando di passare conoscenze e passione ai suoi alunni. Quest’anno, per colpa della riforma, è diventato un “sovranumerario” o un“perdente posto”. Uno di troppo, grazie ai tagli della Gelmini. «Un giorno ho letto i giornali e ho scoperto che il ministro toglieva la mia materia. Eppure gli alunni non sono calati e continuano a chiedere di fare musica». Poi legge che apriranno i licei musicali e fa un sospiro di sollievo. Ma di quel nuovo indirizzo …

Terzo attentato al Procuratore Generale di Reggio Calabria

Bersani: “Gravissimo atto di terrorismo mafioso. Solidarietà e vicinanza al PG Di Landro, alla magistratura e alle forze dell’ordine”. Calipari: “Non abbassare la guardia”. Ferranti: “Il governo dia solidarietà concreta con più mezzi e risorse”. Alle 2 di ieri notte è stata fatta esplodere una bomba davanti al portone di casa del Procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro, mandando in frantumi le finestre dell’abitazione. L’ipotesi è quella di un attentato per mano della ‘Ndrangheta calabrese, in quanto, purtroppo, non si tratta del primo episodio verificatosi nella zona. Lo scorso gennaio è stata posta una bomba davanti la sede della procura di Reggio Calabria. E nei mesi successivi sono state spedite buste, contenenti proiettili e minacce ad alcuni magistrati. Si tratta dunque di un vero e proprio attacco alle istituzioni con un forte significato simbolico, in quanto il Procuratore Generale è la più alta carica rappresentate la funzione giudiziaria d’accusa. Il segretario Pier Luigi Bersani, a nome di tutto il Partito Democratico, ha immediatamente espresso solidarietà al PG Di Landro, vittima di un tale …

"Sono le aziende a scatenare questa lotta di classe", di Luigina Venturelli

La lotta di classe si fa sempre in due. Sul caso di Melfi non è il caso di discutere chi dei due abbia cominciato, se l’azienda o il sindacato. Mi limito solo ad osservare che, nella sua lunga storia, la Fiat non è mai stata ferma a prendere colpi». Aris Accornero, professore emerito di Sociologia industriale all’Università La Sapienza di Roma, lo può affermare a ragion veduta. Negli anni Cinquanta fu uno dei tanti licenziati per rappresaglia dalla casa automobilistica. Professor Accornero, niente di nuovo, dunque? Siamo alla vecchia lotta di classe? «Le vicende Fiat degli ultimi mesi ci hanno riportato molto indietro. Marchionne ha fatto una brusca sferzata rispetto ai primi anni della sua amministrazione, quelli della grande ripresa dell’azienda, dovuta anche al tenore decisamente più civile delle relazioni industriali». Eppure il manager ha invitato i sindacati ad archiviare l’epoca dei conflitti tra operai e padrone. «Se c’è una spinta verso la lotta di classe, in questa fase storica, è proprio quella delle aziende, che stanno facendo scontare ai lavoratori il peso delle ristrutturazioni …

"Sarkozy affonda nell´opinione dei francesi", di Anais Ginori

Dopo la grande cacciata dei rom, 6 su 10 non vogliono che si ricandidi. Richiami dall´Onu e dall´Europa E dalla Chiesa una condanna senza appello. Una volta ha raccontato di non leggere i sondaggi a colazione perché «tanto cambiano sempre e bisogna guardare oltre». La dieta potrebbe essere davvero appropriata in questi giorni. Nicolas Sarkozy sta avendo solo brutte sorprese dalle ultime indagini demoscopiche, che in realtà scruta con ansia, come molti leader. Una caduta inesorabile. L´estate più nera da quando siede all´Eliseo. È cominciata con l´affaire Bettencourt, che ha fatto aleggiare il sospetto di tangenti intorno a lui, e finisce ora con l´immagine della Francia patria dei diritti umani sotto accusa per razzismo e xenofobia. Il richiamo dell´Onu, poi dell´Europa, la stampa internazionale che lo paragona al maresciallo Pétain, nemici come Villepin pronti a colpirlo dall´interno, e infine le parole del Papa come una condanna senza appello. Tutti questi attacchi, e neanche i sondaggi che lo salvano. La cacciata dei rom, appositamente lanciata in pieno agosto con parata di poliziotti e telecamere, non ha …

"Tutti in corsa per la cattedra, ma i precari restano a secco", di Alice Loreti

Se collabori sei out. Il Coordinamento precari delle scuole bolognesi torna sul piede di guerra. E lo fa con una campagna rivolta ai colleghi assunti. «La non collaborazione finalmente è sulla bocca di tutti – c’è scritto sul volantino -. Ora mettiamola in pratica ». Sotto, quattro vignette che rappresentano due donne. Una ha un contratto a tempo indeterminato, l’altra è una precaria e vive di supplenze. «Perché non dovrei accettare ore aggiuntive?» chiede la prima. «Perché lavori al posto di un altro», risponde la seconda. Non è una guerra, sia chiaro. Ma una richiesta di aiuto e solidarietà che i precari lanciano nel disastrato mondo della scuola. Matteo ha 31 anni e da 4 lavora come docente di italiano alle superiori. Per arrivarci ha studiato, e tanto. Prima l’università, poi la Ssis, i corsi di abilitazione. Soldi, impegno e passione. «Mi sono iscritto alla Ssis quando il ministro Fioroni promise 150 mila assunzioni di docenti. Poi non se ne è più fatto nulla». Matteo ha sempre campato grazie alle supplenze annuali: Imola, Crevalcore, Castiglione. …

Licei, il classico non piace più crollano le iscrizioni alle prime

Ecco i dati del Ministero. Boom per i linguistici. Molto gettonata l´opzione Scienze applicate, corso dello Scientifico senza il Latino. Crollano i licei classici e decollano i linguistici dell´era Gelmini. Bene scientifici e artistici, in crescita rispetto all´anno scorso. Continuano invece a perdere iscritti gli istituti tecnici e i professionali. In vista della prossima apertura dell´anno scolastico, il ministero dell´Istruzione ha completato la raccolta dei dati riguardanti gli alunni iscritti nelle classi della scuola secondaria di secondo grado, che quest´anno avvia la riforma partendo dalle prime. Tra rinvii e polemiche, lo scorso mese di marzo, famiglie e studenti italiani hanno scelto tra i nuovi licei previsti dalla riforma (classico, scientifico, delle scienze umane, linguistico, artistico, musicale/coreutico), i nuovi indirizzi dell´istituto tecnico e quelli dell´istituto professionale riformato. Soltanto adesso è possibile avere una fotografia degli indirizzi promossi e di quelli bocciati da ragazzi e genitori. Il confronto con gli iscritti in prima dello scorso anno è significativo: i licei classici perdono una fetta considerevole di alunni ed è boom per i licei linguistici di nuova formazione. …