Giorno: 14 Agosto 2010

"Il viaggio dell'Unità 150 anni dopo. Dall'indipendenza a barricate e barrique", di Giuseppe Civati

Di notte, quando si passa veloci, sull’autostrada, sembra un campanile illuminato. Natalizio. Invece è la torre delle Porte Franche di Rovato. Un centro commerciale. Con le firme. Che luccicano. Segno dei tempi. E della nostra identità. Sulla stessa strada, l’A4, al km 226, verso Desenzano, hanno appeso una mucca tricolore. Col cappio. Un’altra più piccola le fa compagnia. Appesa anche lei. Penzolano dai ponteggi. Proteste da quote latte. L’immagine è violenta. E brutta. La scritta «latte onesto» non migliora le cose. Ci addentriamo nel quadrilatero degli austriaci, che sta diventando il quadrilatero del Lombardo-Veneto, dove il Pd è ridotto alla lotta clandestina. Il paesaggio è incantevole, tra Verona e Mantova: forse è per questo che, dall’altra parte dell’autostrada del Brennero, e siamo già a Verona, si sono inventati Motorcity. Un autodromo nuovo. Nella campagna tra Vigasio e Trevenzuolo. E siccome l’autodromo è un’idiozia, hanno pensato di aggiungere anche un centro commerciale. Il più grande d’Europa (ma quanti sono, i centri commerciali più grandi d’Europa?). E anche un parco a tema. Dedicato alle auto. Chissà cosa …

"Una per una, le bugie di B.", di Tito Boeri

Tasse. Welfare. Edilizia. Alitalia. Aiuti alle imprese. Un economista ha letto dalla prima all’ultima riga il libretto che Berlusconi farà distribuire in autunno. E ha confrontato la propaganda con la realtà dei fatti. Se questo è il biglietto da visita per la campagna elettorale, è probabile che Berlusconi farà di tutto per evitarla. Magro il bottino di due anni di Governo sul piano della politica economica, nonostante la grandissima forza parlamentare di cui ha potuto contare quella che era fino a pochi giorni fa la maggioranza uscita vittoriosa dal voto del maggio 2008. Come direbbe l’attuale allenatore del Real Madrid, ci sono nel libretto “molti tituli, ma sero riforme”. Non a caso la parte sulle “grandi riforme” viene pudicamente relegata alla fine. Ne elenca tre: scuola, università e pubblica amministrazione. Sfoglia il libretto integrale La cosiddetta riforma della scuola è sin qui consistita solamente in tagli al personale, con la reintroduzione del maestro prevalente nella scuola primaria, la riduzione dell’orario d’insegnamento nella scuola secondaria (sia di primo che di secondo grado), la riduzione degli indirizzi …

"Ma il Pd in Parlamento che fa? Ecco…..", di Cesare Buquicchio

Il Pd fa troppi nomi dice qualcuno. Ma in pochi dicono che il Pd dà anche i numeri. Il Pd fa poco in Parlamento dice sempre qualcuno. Ma sempre in pochi dicono quello che fa. E così che, indipendentemente dal giudizio sul merito, andrebbe esaminato e letto con attenzione il voluminoso dossier che i deputati democratici hanno compilato e diffuso on line nei giorni scorsi e che praticamente nessun giornale ha preso in considerazione (si segnala qui l’iniziativa del sito ilPost.it che invece ne ha dato ampio resoconto). Certo, quelli che dicono che il Pd non riesce a comunicare ora potranno dire che non si licenzia un dossier del genere, dodici fitte paginette, e per di più a poche ore dal Ferragosto. Gli altri, quelli che dicono che il Pd lavora bene e che a criticarlo ci si fa solo del male, ora avranno un bel po’ di argomenti a disposizione. Insomma, il giudizio sulla difficile attività del gruppo parlamentare che guida l’opposizione, di fronte ad una maggioranza che ha numeri che la mettono al …

"Pdl ingeneroso con il Quirinale l´Italia è con il Presidente", di Alberto D'Argenio

Onorevole Piero Fassino, come valuta le parole del Capo dello Stato tanto criticate dal centrodestra? «Mi sembrano critiche del tutto infondate e anche ingenerose. Io credo invece che l´intervento del presidente sia di grande rigore istituzionale e saggezza. Ha richiamato il perdurare di una situazione economica difficile e la necessità di garantire che le istituzioni assolvano pienamente alla loro funzione di guidare il Paese. Mi pare un appello che tutti dovrebbero condividere e comprendere: prima di tutto occorre essere responsabili verso l´Italia e gli italiani. Poi che nel centrodestra ci sia un´evidente crisi politica non lo ha inventato Napolitano, è sotto gli occhi di tutti da mesi. La rottura tra Berlusconi e Fini si è approfondita sempre di più e per quanto Berlusconi faccia finta di non vederla la crisi c´è. Volerla negare è l´ennesima prova di scarsa responsabilità istituzionale della destra». Sta dicendo che Berlusconi dovrebbe salire al Colle? «Le cose sono semplici: se Berlusconi è convinto di avere una maggioranza solida e stabile lo dimostri e governi. Se invece come dicono i fatti …

"Berlusconi, arsenico e vecchi servizi", di Francesco Lo Sardo

Il trattamento riservato al direttore di Avvenire diventa il metodo applicato agli avversari politici. Le cose potrebbero anche stare come afferma Stefano Filippi del Giornale, il quale dice che se c’è «un’inchiesta “vecchio stile”, tutta giornalistica, senza magistrati che passano verbali e intercettazioni», quella è “l’operazione Fini” con cui Feltri sta tirando su le vendite estive del quotidiano della famiglia Berlusconi, del 4% sotto il budget di ricavi da edicola nel primo trimestre 2010. Ovvero, in sequenza: un input del vecchio cronista Livio Caputo che avverte Feltri e Sallusti (dopo la soffiata via e-mail di «un amico e lettore del Giornale»), l’inchiesta-blitz a Montecarlo di Gian Marco Chiocci, poi di Filippi, infine di Malpica. L’ex poliziotto Gioacchino Genchi, che di certe cose se ne intende, intravede in questa faccenda – ha detto all’Unità – la manina dei servizi segreti deviati: ieri è toccato al direttore di Avvenire Boffo, oggi a Fini, domani «se so ancora leggere gli avvertimenti, posso prevedere qualcosa anche per Tremonti». Voce non isolata quella di Genchi perché prima di lui anche …

"La memoria degli elettori", di Sergio Romano

Proviamo a smettere per un momento di interpretare le mosse strategiche e le intenzioni di Berlusconi, Fini, Bersani, D’Alema, Di Pietro. Cerchiamo piuttosto d’immaginare come i loro elettori, di destra e di sinistra, stiano reagendo all’indecoroso spettacolo che sta andando in scena di fronte ai loro occhi. Non tutti gli elettori del Pdl aspettavano dai loro leader le stesse cose. Ma tutti hanno visto nascere con molte speranze un grande partito nazionale. Hanno ascoltato i discorsi di Berlusconi e di Fini. Hanno creduto nelle loro promesse e, in particolare, a una riforma della giustizia penale e civile, secondo le linee anticipate e proposte sino dalla fine di Tangentopoli. Ma hanno ricevuto invece una nuova raccolta di leggi (tutte sottoscritte e votate anche dai seguaci di Fini) che non avevano altro obiettivo fuor che quello di risolvere i problemi di una singola persona. Pensavano che dal congresso di fondazione sarebbe uscita una nuova classe politica, meno frivola e venale di quella che aveva governato l’Italia per molti anni. Ma hanno assistito a una sequenza di scandali …

"Protezione Civile, colpo di mano estivo", di Mauro Favale

Il Pd denuncia: una direttiva allarga le maglie per i grandi eventi. La direttiva ha la firma di Silvio Berlusconi ed è datata 27 luglio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 agosto. Per la prima volta mette nero su bianco i criteri attraverso i quali la Protezione civile può gestire i “grandi eventi”. «Ma sono criteri troppo generici – denunciano Luigi Zanda e Gianclaudio Bressa, Pd – nei quali è possibile inserire di tutto. Fanno passare un atto del genere in pieno agosto, a Camere chiuse: l´ennesimo abuso della politica delle ordinanze in deroga a tutte le leggi». D´altronde Guido Bertolaso ama ripeterlo spesso: «In Italia è la Protezione civile a gestire i grandi eventi». Dal 2001, per la precisione. Da quando il medico romano è arrivato a guidare il dipartimento della Presidenza del Consiglio. Criticata dalla Corte dei conti, sotto la lente di inchieste giornalistiche e delle indagini di vari magistrati in giro per l´Italia, ora la nozione di “grande evento” si arricchisce per la prima volta di alcuni parametri. Ma quelli che nelle …