Giorno: 29 Agosto 2010

Bersani: «Tanto entusiasmo rafforza la battaglia per una nuova legge»

«È la dimostrazione che c’è grande voglia di partecipazione». Reagisce così il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani, che incontriamo in un albergo del centro di Torino quando sta per andare a Piazza Castello per il discorso d’apertura della Festa nazionale del Pd, alla notizia della straordinaria adesione dei lettori all’appello de l’Unità . L’idea delle primarie ovunque, come strumento per rimediare ai danni del “porcellum”, era stata prospettata da lui stesso in una serie di occasioni. «Ma questo entusiasmo – aggiunge – deve e può aiutarci a cambiare l’attuale legge elettorale». È questo il principale obiettivo del Partito democratico. «In questa fase – prosegue Bersani – non possiamo rassegnarci, non possiamo accontentarci di dare l’esempio. In gioco c’è il destino del paese, non è solo questione di quanto sia a posto il Pd. Il nostro è il partito della partecipazione, lo abbiamo dimostrato ogni qualvolta abbiamo fatto ricorso alle primarie per le scelte più importanti. Ora però dobbiamo concentrarci per cambiare la legge elettorale. Perché se anche il solo Berlusconi riesce a nominare …

"La metafora della follia", di Michele Serra

Una rissa tra ginecologi in una sala parto, con scambi di pugni e vetri infranti, non è neanche classificabile nella già notevole casistica della “malasanità”. È piuttosto uno di quei sintomi di ammattimento sociale che turbano per la loro irriducibilità a qualunque regola, non parendo vero che proprio in quel luogo, e nell´urgenza di un cesareo, siano due medici a usare violenza, prima che a loro stessi, alla fragilità di una madre e di un bambino affidati alle loro cure. Entrambi, madre e figlio, hanno avuto conseguenze gravi (danni cerebrali per il neonato) al termine di un parto difficile. La direzione sanitaria dell´ospedale di Messina fa sapere che la rissa non è avvenuta in presenza della madre, e che il cesareo avrebbe comunque presentato gravi difficoltà. Vero o non vero (la versione del padre non coincide affatto), rimane lo sgomento per un episodio che sarebbe solamente surreale – con venature di umor nero alla Mash – se non fosse annichilente. Il parto è uno di quegli avvenimenti che sospendono – non solo tra gli umani …

I precari in sciopero della fame chiedono un incontro alla Gelmini

Gentile Ministro, non una parola è stata da lei rivolta alle nostre persone da quando abbiamo iniziato lo sciopero della fame. Inoltre come una doccia fredda sono arrivate le affermazioni del deputato Stracquadanio che ci ha accusato di essere millantatori politicizzati.Noi lottiamo per una idea di scuola; la sua può essere diversa, ma vorremmo comunque che ce la esplicitasse, che ci raccontasse, che su di essa potessimo confrontarci. Vorremmo che ci spiegasse, e che ci convincesse, che togliendo otto miliardi alla scuola se ne può costruire una migliore.Che ci argomentasse come una “riforma” tutta fondata su tagli di risorse e posti di lavoro, possa avere una valenza pedagogica.Le chiediamo solo questo Ministro: un confronto pubblico, perché ognuno possa esporre le proprie argomentazioni, senza paura delle ragioni dell’altro.Noi non temiamo un contraddittorio, e non amiamo i comunicati dove nessuno può obiettare.Se accetterà il confronto noi interromperemo immediatamente lo sciopero della fame. Approfitti di questa occasione per dimostrare agli italiani che la sua non è solo la riforma degli slogan e dei tagli, ma che è stata …

Berlusconi e la lunga fuga dai giudici così scatta la "campagna d´autunno", di Massimo Giannini

Fuoco alle polveri. La «guerra-lampo» di Silvio Berlusconi sta per cominciare da dove non è mai finita: la giustizia. E ancora una volta il movente non è un sano riformismo istituzionale, ma un malsano opportunismo personale. Il presidente del Consiglio si sente di nuovo trascinato verso l´abisso dal fantasma dei suoi processi. Ne ha in piedi ancora tre, che potrebbero costargli una pesante condanna penale: il processo Mills, il processo Mediatrade sui diritti televisivi e quello sui fondi neri per i diritti tv di Mediaset. Lo protegge uno «scudo» solido, ma temporaneo: la legge sul «legittimo impedimento». Su questa ennesima legge «ad personam» pende il giudizio della Consulta. Se questo scudo salta, il premier rischia grosso. Per questo ha urgente bisogno di un altro salvacondotto normativo, che gli consenta di difendersi «dal» processo e non «nel» processo, come ha sempre fatto. Per questo ha nuovamente subordinato il futuro politico del Paese al suo destino processuale, la sopravvivenza del governo all´esigenza dell´impunità, il calendario parlamentare al casellario giudiziario. La nuova «arma» di cui intende valersi, nella …

"Il Pd: «Fiat, bene i patti ma senza spaccare il Paese»", di Giuseppe Vespo

«Non dividiamo l’Italia». «Non dividere il sindacato», semmai prova a batterlo, rimproverano a Marchionne due voci autorevoli e distanti tra loro, come quelle di Pier Luigi Bersani e Cesare Romiti: l’intervento del numero uno del Lingotto al meeting ciellino di Rimini continua a far discutere. Anche perché dietro il braccio di ferro tra la Fiat e la Fiom si gioca il futuro delle relazioni industriali del Paese. Per il leader del Partito democratico, la richiesta avanzata da Marchionne di unnuovo patto sociale tra lavoratori, imprese e Stato, va affrontata evitando – come sta avvenendo – di «spaccare il mondo del lavoro». Il cambiamento delle relazioni industriali non può avvenire «abbattendo completamente la contrattazione nazionale » o stabilendo che «in ogni campanile d’Italia ci si fa i propri diritti ». «Questo no», ha spiegato Bersani alla festa delPd di Ravenna, facendo riferimento alle condizione poste da Fiat per portare la Panda a Pomigliano e all’ipotesi di una fuoriscita del Lingotto da Federmeccanica e dai vincoli del contratto nazionale delle tute blu. «Se togliamo un po’ di …

Il Pdl avverte i presidi: «Azioni giudiziare contro chi non riapre»

Il Pdl è pronto a «iniziative giudiziarie» contro i tre presidi degli istituti comprensivi di Vasto, Monterenzio e Crespellano pronti a non aprire le loro scuole a settembre se non ci saranno le risorse e il personale. Il coordinatore bolognese dei berlusconiani scende in campo in difesa del ministro Gelmini, bocciando come «proteste dissennate» le accuse arrivate dai sindacati e dal centrosinistra. «Dimostrano non solo la strumentalità di certi atteggiamenti — attacca Fabio Garagnani — ma soprattutto la volontà di non contribuire come altri settori alla difficile situazione del Paese». Secondo l’azzurro in particolare «non si capisce la natura dei ricorsi al Tar, dal momento che le risorse sono attribuite dalla Finanziaria e le autorità scolastiche applicano quanto è stabilito per legge». Ai presidi che meditano di non riaprire le scuole senza le risorse necessarie, il coordinatore del Pdl ricorda che «l’interruzione di pubblico servizio è un reato e che soprattutto i dirigenti scolastici hanno il dovere di applicare la legge, non prestandosi alle strumentalizzazioni degli enti locali o dei sindacati più politicizzati». Se quelle …

"Le fabbriche riaprono i cancelli ma 500 mila posti sono a rischio", di Roberto Mania

Mezzo milione di posti di lavoro in bilico. Centinaia di aziende che domani non alzeranno nemmeno la saracinesca. La ripresa è debole e incerta, la domanda langue, i nuovi mercati sono lontani, la produzione resta ferma. È l´Italia imprigionata nella cassa integrazione. La crisi non se n´è andata e parla italiano: Fiat, Indesit, Antonio Merloni, Italtel, Burani, Tirrenia, Unicredit, Omsa, tra gli altri. E parla italiano – perché dipende dalle nostre fragilità ad attrarre gli investimenti esteri – anche quando racconta delle multinazionali che chiudono, come, per ultima, la Pepsi a Silea (un centinaio di dipendenti) nel trevigiano, dove si produce il Gatorade e il Lipton Ice Tea. Nella mappa della crisi italiana c´è Mirafiori, stabilimento simbolo della grande industria, e ci sono le centinaia di piccole imprese subfornitrici che mollano in silenzio. C´è un osservatorio privilegiato per leggere questa fase della crisi e la metamorfosi che si sta determinando nel sistema industriale italiano. È quello dell´Unità per le gestione delle vertenze delle imprese in crisi presso il ministero dello Sviluppo economico, guidata dall´ex sindacalista …