Giorno: 2 Febbraio 2011

"Voto decisivo per restare in vita", di Marcello Sorgi

Le sorti del governo e della legislatura restano appese al voto di domani sul federalismo. Mentre infatti Berlusconi sa di poter contare su una maggioranza esigua ma solida nella votazione sull’autorizzazione a procedere richiesta dei magistrati, nella «bicameralina» che dovrebbe dare il via alla riforma federale i numeri sono ancora bloccati a quindici contro quindici. L’apertura fatta ieri sera dal ministro leghista Calderoli, che sta gestendo la trattativa in commissione, alla richiesta dell’opposizione di un fondo perequativo tra regioni forti e deboli, va in direzione della ricerca di un accordo. Ma il merito del testo conta fino a un certo punto in un passaggio che potrebbe portare a un’accelerata verso le elezioni. Se, come sembra ormai da qualche giorno, le opposizioni preferiscono andare alle urne, difficilmente daranno una mano al governo sulla materia federale. E se la riforma dovesse restare bloccata, come ha detto il ministro dell’Interno Maroni, lo scioglimento delle Camere diventerebbe inevitabile. Ma non sono solo Bersani, Casini e gli altri avversari del Cavaliere a dover valutare bene il proprio comportamento. E’ lo …

"Il Pd: il federalismo nasconde una patrimoniale per negozianti", di Luisa Grion

Il federalismo nasconde una patrimoniale a danno di commercianti e artigiani: l´accusa – respinta dal governo – arriva dal Pd e alza ancor di più lo scontro attorno al provvedimento che domani passerà al voto della Commissione bicamerale. I lavoratori autonomi, di fatto, sono una roccaforte elettorale per Lega e Pdl: dire che il federalismo farà pagare loro più tasse e ne toccherà i “beni al sole” significa infilare un coltello nel cuore del testo che la Lega vuole a tutti i costi imporre. Ma per il partito di Bersani non ci sono dubbi: ieri una nota della segreteria precisava che il testo sul fisco municipale, oltre a contenere un aumento generalizzato delle tasse, prevede proprio quel tipo di imposta che «il presidente del Consiglio vorrebbe attribuire alla nostra volontà». Per Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, la patrimoniale è nascosta «in quel raddoppio dell´Ici, ridefinita Imu, su immobili ad uso aziendale di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori». La maggioranza non ci sta: «Non c´è alcuna patrimoniale, bisogna considerare il provvedimento nel suo complesso – …

"Disoccupazione giovanile, nuovo record verso il 30%", di Luigina Venturelli

Per i diretti interessati – i giovani italiani tra i 15 e i 24 anni, che in un caso su tre sono senza lavoro – non si tratta certo di una novità. Proseguono la ricerca di un’occupazione in un paese povero di opportunità e lungimiranza, oppure si rassegnano, sognando tempi o luoghi migliori, comunque insofferenti all’ennesima conferma statistica. Da troppo tempo assistono alla crescita costante dell’indice di disoccupazione delle nuove generazioni, ogni mese rivisto al rialzo di qualche decimo di punto, ogni mese infranto il record precedente. È accaduto anche ieri, quando l’Istat ha fissato al 29% il nuovo livello d’allarme registrato a dicembre: lo 0,1% in più rispetto a novembre e il 2,4% in più rispetto a dicembre 2009. Ovviamente, si tratta di un nuovo record negativo, il peggiore dal gennaio 2004, data d’inizio delle rilevazioni storiche. E ben poco consola la stabilità dell’indice di disoccupazione generale, rimasto fermo all’8,6%, o il lieve calo di quella femminile, in diminuzione di 0,3 punti al 9,6%, visto il pari e contestuale aumento delle donne inattive, che …

"Il creuscolo del raìs", di Bernardo Valli

Una settimana dopo l´inizio della protesta l´Egitto sembra in bilico tra rivolta e rivoluzione.Le manifestazioni, con epicentro la cairota piazza Tahrir, avvenute ieri in tutte le principali città, hanno condotto a una situazione che può avere due sbocchi in un futuro ravvicinato. Il primo scenario è che il generale Omar Suleiman, appena nominato vice presidente della Repubblica, e nelle ultime ore apparso più volte sui teleschermi per invitare l´opposizione al dialogo, riesca a organizzare l´inevitabile uscita di scena di Hosni Mubarak nel migliore dei modi, e prima che tutto degeneri. Ma Mubarak non sta al gioco. Si impunta. Rifiuta di dare le dimissioni, limitandosi a promettere che in settembre non si ripresenterà. Il vecchio generale lascia aperta una via d´uscita non escludendo la possibilità di accorciare costituzionalmente il mandato presidenziale. In questa incertezza lo scontro rischia di inasprirsi. Nelle ultime ore tra la gente è prevalsa l´allegria; la sensazione di essere in tanti ha dato sicurezza, l´imponente partecipazione ha dato una forza insperata alla protesta; l´appoggio ufficiale dell´esercito ha rassicurato. Se i tempi si allungassero …