Giorno: 13 Gennaio 2012

"Cinque soli contratti. Piattaforma unitaria contro la precarietà", di Massimo Franchi

Riduzione a sole cinque tipologie di contratto,mantenimento dei due pilastri degli ammortizzatori sociali (Cassa integrazione e mobilità/disoccupazione) allargandoli al maggior numero di lavoratori, dando grande importanza alle politiche attive per il lavoro a favore dei giovani e al re-inserimento per chi lo ha perso. Questa mattina alle 10 alla sede della Cisl, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti metteranno a punto la piattaforma comune che i sindacati confederali porteranno al tavolo sulla riforma del lavoro. Dopo gli incontri separati con il ministro Elsa Fornero, Cgil-Cisl-Uil, coinvolgendo anche l’Ugl di Giovanni Centrella, si ritrovano assieme consci che l’unità sindacale rafforza la loro posizione nella trattativa che il governo Monti convocherà a fine della prossima settimana con tutte le parti sociali. La bozza messa a punto parte dall’assunto, comune a governo e Confindustria, della priorità del tema della crescita e la necessità che l’oggetto del confronto non sia solamente il mercato del lavoro, come sottolineato dal documento conclusivo del Direttivo della Cgil di mercoledì. Partendo da questo assunto, l’idea base è quella di ridurre la precarietà. …

"La frustrazione e la democrazia", di Massimo Giannini

Un brutto giorno per la democrazia. La tentazione di liquidare così la decisione della Consulta sui referendum elettorali c´è, ed è forte. È comprensibile la delusione di quel milione e 217 mila cittadini: pur avendo firmato per l´abrogazione del «Porcellum», ora si sentono defraudati di un diritto che rende unica la nostra Costituzione e deprivati di uno strumento partecipativo che esalta la democrazia diretta. È legittima la «disperanza» di molti altri milioni di italiani: pur non avendo aderito alla raccolta delle firme, guardavano ai quesiti referendari come a una «leva» fondamentale, per sbloccare finalmente le resistenze conservative della famigerata casta, altrimenti immobile e irresponsabile. L´ultima chance per il cambiamento, ancora una volta, è affidata alla credibilità istituzionale e alla persuasione morale del presidente della Repubblica. Tocca di nuovo a Giorgio Napolitano, dopo la decisione della Corte, scuotere i partiti dal torpore, e inchiodarli alle loro responsabilità di fronte al Paese. Il vertice sul Colle con i presidenti di Camera e Senato, e il comunicato ufficiale che ne è scaturito subito dopo la pronuncia dei giudici …

"Chiusi nel bunker", di Luigi La Spina

Le coincidenze, nella vita, sono casuali. In politica, invece, sono determinanti, perché sono capaci di imprimere un significato unitario a eventi apparentemente non collegati tra loro. La giornata di ieri ne ha fornito un altro inequivocabile esempio: il «no» della Consulta ai referendum elettorali e quello del Parlamento all’arresto di Cosentino, piovuti contemporaneamente sulla testa di un’opinione pubblica a dir poco sconcertata, hanno rafforzato l’impressione di una classe politica sempre più chiusa nel bunker. Sorda e persino irridente rispetto alla sensibilità, agli umori, alle speranze dei cittadini. E’ logico, è giusto ed è anche augurabile che le distinzioni e le responsabilità non si confondano in una esasperazione di sentimenti demagogici. Le scelte della Corte Costituzionale riflettono indubbie difficoltà giuridiche a contraddire una costante linea interpretativa sulla cosiddetta questione della «riviviscenza» di una legge modificata rispetto a quella che si vuole cancellare. Più difficile, invece, giustificare come casi di coscienza dei singoli parlamentari decisioni che, come è stato evidente nel caso Cosentino più ancora che nelle vicende Milanese e Papa, chiudono o aprono a un uomo …