Giorno: 24 Gennaio 2012

"Dottorati di ricerca Regole da riscrivere", di Benedetta Pacelli

Nuovo stop alla legge Gelmini. Dopo la frenata del Consiglio di stato al piano di attuazione dei concorsi, infatti, i giudici di Palazzo Spada bocciano un altro tassello cruciale della riforma universitaria (la legge n. 240/10). Si tratta dello schema recante criteri generali per la disciplina del dottorato di ricerca inviato ai giudici di Palazzo spada per il consueto parere di legittimità solo pochi giorni prima delle dimissioni del precedente governo Berlusconi.

"Così si stabilizzano 55 mila prof. A ogni scuola contingente triennale anche per fare le supplenze", di Alessandra Ricciardi

La svolta nel dl Semplificazioni. Fondi di funzionamento diretti agli istituti: recuperati 250 milioni Le ultime verifiche sono previste per oggi, quando si riunirà il preconsiglio dei ministri. E il fronte più critico è quello del Tesoro, da cui si attende il via libera sull’invarianza di spesa delle norme. Se ci sarà l’ok della Ragioneria generale, per la scuola è fatta: il ministro della funzione pubblica e della semplificazione, Filippo Patroni Griffi, ha accolto in pieno le richieste su scuola, università, edilizia e convitti, avanzate dal collega Francesco Profumo, in merito al decreto legge sulla semplificazione e lo sviluppo che è atteso a Palazzo Chigi per venerdì prossimo.

“I padroncini della mobilità” di Ilvo Diamanti

È inquietante, ma anche significativa, la condizione di questo Paese, in questo momento. Paralizzato, letteralmente. Città e autostrade, inagibili. Bloccate dalla protesta dei tassisti e dei camionisti. È significativa del paradosso in cui viviamo. Noi, cittadini globali di un mondo globalizzato, dove le distanze spazio temporali sono vanificate, perché avvengono per via “immateriale”. Attraverso la Rete, la comunicazione internautica, satellitare, digitale. Mentre il movimento delle persone – da casa al lavoro, scuola, alla palestra, al cinema (e viceversa) – avviene su strade, autostrade, rotaie: vie assolutamente “materiali”. Che è facile bloccare, interrompere, ostruire. Con conseguenze devastanti in un Paese, l´Italia, divenuto ormai una grande unica conurbazione. Una grande azienda diffusa, sparsa in larghe aree del Centro e del Nord. Ma anche nel Sud. Un Paese difficile da attraversare, perché occupato, per larghi tratti, da catene montuose. E perché le politiche, almeno fino agli anni Settanta, hanno badato agli interessi dell´industria dell´auto e del trasporto privato assai più che a quelli pubblici. Per questo oggi è divenuta strategica la questione della “mobilità” (come ha osservato, già …

"Nuova laurea, 12 anni dopo l’università è meno elitaria", di Flavia Amabile

La Fondazione Agnelli analizza gli effetti della riforma del 1999 Migliora l’accesso ai corsi, ma non basta. E ci vuole più qualità Ricordate il «3+2»? È la «nuova» laurea, quella con cui hanno dovuto cimentarsi i diplomati dal 1999 in poi. Nei tre anni di conduzione gelminiana del ministero dell’Istruzione è andata in onda una campagna continua e dilagante sugli effetti disastrosi della riforma introdotta 12 anni fa dall’allora ministro Luigi Berlinguer. Oggi uno studio realizzato dalla Fondazione Agnelli ridimensiona molto di quanto si è detto in passato e disegna una situazione di luci ed ombre. A tutti quelli che a lungo hanno criticato il «3+2» giudicandola una macchina «sforna-laureati» e dipingendo l’Italia come un luogo invaso da giovani pieni di titoli accademici, il rapporto risponde con dati che raccontano tutt’altro. «Gli italiani tutti laureati? Una vox-populi», spiega Andrea Gavosto, direttore della Fondazione. Abbiamo la metà dei laureati che dovremmo avere entro il 2020 in base agli obiettivi di Lisbona. In realtà il nuovo tipo di laurea permette finalmente di affrontare una situazione drammatica: nel …

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"Sanità, una responsabilità da condividere", di IGNAZIO MARINO*

Caro Direttore, è giusto che un ospedale al termine di un ricovero dimetta il paziente consegnandogli un documento che riassuma le spese che il Servizio sanitario nazionale ha sostenuto per lui? La Regione Lombardia e la Regione Piemonte hanno deliberato che nei prossimi mesi ogni paziente, al momento di congedarsi dall’ospedale riceverà, oltre alla lettera di dimissioni, il conto: una nota a due voci dove saranno registrate separatamente la somma eventualmente pagata dal paziente e i costi sostenuti dal servizio pubblico.

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"LA PARTITA A SCACCHI DI RE LANTERNA", di FRANCO CORDERO

Che Berlusco Magnus abbia condotto l´Italia a due dita dalla fossa, lo dicono i numeri. Sembrava onnipotente e in tre anni dilapida il capitale: due mesi fa era un relitto, politicamente parlando, scaricato persino dall´apologetica pseudoequidistante; non capitolerà mai, ripete fino all´ultimo; e come Dio vuole, toglie l´ormai insostenibile disturbo, dimissionario coatto.

"Dagli all'evasore" di Massimo Gramellini

Fra i pochi effetti positivi (Monti direbbe: «Non del tutto negativi») di questa crisi Fine di Mondo c’è il cambio di atteggiamento degli italiani nei confronti degli evasori. Fino a qualche tempo fa, intorno agli evasori luccicava ancora quell’alone di rispetto confinante con l’invidia che nel nostro Paese circonda sempre i furbi quando mettono in pratica le trasgressioni che gli altri osano soltanto immaginare.