Giorno: 26 Gennaio 2012

"Avranno la pensione solo gli «esodati» 2011. Rincarano le sigarette", di Bianca Di Giovanni

Milleproroghe: il no della Fornero alla vecchia copertura esclude migliaia di persone senza lavoro. Oggi la fiducia sul provvedimento. Manifesti, salta la sanatoria per l’affissione abusiva dei partiti Finale con sorpresa (negativa) sul milleproroghe. I lavoratori che dovevano essere «salvati» dai vincoli stretti della riforma Fornero sulle pensioni potevano essere molti di più,ma una nuova formulazione introdotta dal governo all’ultimo minuto riduce la platea. Si tratta dell’articolo che riguarda i lavoratori in mobilità o che hanno stipulato accordi di esodo, individuali e collettivi, e che rischiavano di ritrovarsi fuori da tutto: lavoro e pensioni. Il provvedimento ne salva alcuni, coprendo le spese con l’aumento delle accise dei tabacchi, e non più con l’aumento dei contributi degli autonomi come previsto in origine (lo stop è arrivato dalla ministra Elsa Fornero). Nella stesura finale del testo è stato anche «cassato» il condono sui manifesti abusivi, si stanziano 150 milioni per gli esuli italiani cacciati da Gheddafi (emendamento Pdl su cui il governo è andato sotto), resta il prolungamento a fine 2011 della sanatoria Tremonti sulle liti pendenti. …

"E ora un Monti rafforzato va all’attacco dell’Europa", di Raffaella Cascioli

L’Italia mai così compatta sostiene il premier all’euronegoziato di lunedì L’Italia, che Mario Monti rappresenterà lunedì al tavolo negoziale del consiglio europeo (che dovrebbe approvare il Fiscal compact e aumentare la capacità di fuoco dell’Europa contro la crisi sia sul fronte finanziario che sulla crescita), è compatta con il suo presidente del consiglio. Senza sbavature. Senza tentennamenti. Senza se e senza ma. Una compattezza che neanche la cancelliera tedesca Merkel vanta dietro di sé. Un sostegno parlamentare e nel paese che consentirà al premier di far sentire ancora più chiara la voce dell’Italia tra i partner europei. Soprattutto in un momento in cui la situazione in Europa non è semplice e il quadro economico nel vecchio continente ha subito un aggravamento. Al punto che anche ieri il governatore della Bce, Mario Draghi, ha ammonito come «la crisi dei debiti sovrani abbia messo a nudo molte debolezze a lungo neglette, innanzitutto l’inadeguatezza della governance europea». Ebbene mai in Italia, negli ultimi quattro lustri, si è visto un parlamento così compatto su una materia come quella economicofinanziaria, …

"Debiti di stato, acceleriamo", di Antonio Misiani

Qualcosa si sta muovendo sul fronte dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione. La questione ha assunto negli anni dimensioni abnormi e l’Italia è finita in fondo alle classifiche europee. La pubblica amministrazione è esposta per 90 miliardi verso le aziende fornitrici, che in alcuni casi (sanità, ma non solo…) attendono fino a tre-quattro anni prima di ricevere quanto dovuto. I comuni sono paralizzati dal patto interno di stabilità. Le imprese, a loro volta, sono cronicamente in ritardo nei pagamenti delle transazioni commerciali tra privati. Il risultato è una situazione sempre più insostenibile per moltissime aziende: secondo la Cgia di Mestre circa un terzo dei fallimenti sono dovuti alle difficoltà di riscossione dei crediti commerciali. La nuova direttiva comunitaria sulla lotta ai ritardi di pagamento (2011/7/UE), che ridefinisce in modo assai più rigoroso le regole del gioco, va recepita entro marzo 2013. Il parlamento si è più volte occupato della questione: da più di un anno giace alla camera una proposta di legge (A.C. 3753 Beltrandi e altri), che si ispira alla direttiva e ha …

"Dal mercato alle diseguaglianze la crisi di un modello globale", di Federico Rampini

La recessione, i guasti della finanza, la ricerca di alternative: ecco perché anche i teorici del sistema economico dominante lo mettono in discussione. Cinque anni dopo il disastro del 2008 non ne siamo ancora usciti. Tramonta l´illusione di essere di fronte a un normale evento ciclico. La concorrenza tra paesi rischia di incoraggiare una competizione verso il peggio, dove tutti si adeguano al livello più basso Il capitalismo ha un deficit mortale: di autostima. La crisi di fiducia in se stesso traspare dai dibattiti che animano due dei più influenti media economico-finanziari. Il Financial Times e The Economist dedicano inchieste, dibattiti e analisi a un interrogativo esistenziale: quella che viviamo è una crisi “terminale” o è ancora curabile all´interno delle regole di un´economia di mercato? Ha più probabilità di sopravvivenza il capitalismo di Stato che governa i Bric, cioè Cina India Brasile Russia? Martin Wolf, l´economista più autorevole del Financial Times, ammette che l´idea di una “estinzione” del capitalismo oggi ha ancora più peso di quanto ne avesse quattro anni fa nell´epicentro della recessione. «Nel …

"Il messaggio di Napolitano «Il lavoro non è un privilegio»", di Marcella Ciarnelli

l presidente risponde a una manager: la soddisfazione lavorativa è un diritto di tutti. Il Centro studi di Confindustria delinea un 2012 difficile: deboli occupazione e consumi Federica Giorgi è una graziosa donna dai capelli rossi, una giovane manager che lavora per Gucci. Emozionata è intervenuta nel corso della cerimonia che ha visto arrivare al Quirinale il top del made in Italy, i rappresentanti dell’eccellenza italiana all’estero nei settori dell’economia, della cultura e della tecnologia ed ha affermato di ritenersi «privilegiata » parche ha un lavoro, che in più le piace, e le ha consentito di «comprare una casa». Alei, e attraverso lei a tutti i giovani, quelli che un lavoro ce l’hanno, quelli che lo cercano, quelli che ancora studiano per guadagnarsene uno, si è rivolto il presidente della Repubblica. «Io spero che la signora Giorgi presto possa non considerarsi più privilegiata perché ha un lavoro: questo è l’augurio e l’impegno che rivolgiamo ai giovani, naturalmente » ha detto Napolitano tornando su quello che è da sempre un suo assillo: i giovani e il …

Valutare per punire o per premiare?

Report finale dell’indagine AIMC. Valutare non significa solo premiare l’eccellenza, ma sostenere chi ha bisogno di incrementare le competenze professionali. L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) ha presentato nei giorni scorsi il report finale dell’indagine “Valutazione dell’insegnamento e qualità della scuola”, realizzata su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di oltre 2000 docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola. Molti gli elementi significativi emersi: particolarmente apprezzato da parte di coloro che hanno compilato il questionario (2101) è stato il tentativo di fare chiarezza sulla questione valutazione non sempre percepita come opportunità per il miglioramento dell’insegnamento. La valutazione, dovrebbe essere strumento di aiuto per ogni docente per migliorare la propria attività anche di fronte a un esito negativo: premiare chi s’impegna maggiormente nel lavoro che si svolge con i bambini, ma anche sostenere e promuovere chi ha bisogno di incrementare le competenze professionali. Si tratta di un aspetto importante su cui riflettere per rendere concreto il dettato costituzionale che punta a garantire a ogni persona pari opportunità formative; sono in molti (43%) a evidenziare il …

La pagella dei presidi "Aumenti solo ai migliori", di Salvo Intravaia

Scuola, l´esame ai presidi “Aumenti di stipendio solo a quelli più bravi” Al via la sperimentazione su 300 istituti Pagelle ai presidi e stipendio in base al merito. È la strada annunciata ai sindacati dai tecnici del ministero dell´Istruzione. Si inizia con una sperimentazione su 300 scuole medie e superiori, che presto potrebbe essere estesa alle 10 mila scuole italiane. Il progetto di valutazione delle scuole verrà infatti modificato inserendo la performance dei dirigenti scolastici.