Mese: Gennaio 2012

"Il tempo della laicità", di Miguel Gotor

Mario Monti, in occasione della prima udienza ufficiale al cospetto di Benedetto XVI, è apparso attenersi a un invisibile registro di sobrietà e di laicità.Valori che certo appartengono allo stile dell´uomo, ma che sono richiesti anche dallo spirito del tempo e che marcano una netta distinzione dai comportamenti tenuti in analoghe circostanze dal suo predecessore Silvio Berlusconi. Come ha insegnato la migliore antropologia del Novecento, tutto ciò è rivelato dai gesti, dai riti e dai doni più che dalla sostanza del colloquio privato tra le due personalità o dal comunicato ufficiale della diplomazia che lo imbozzolerà tessendo una serie di prevedibili frasi protocollari. Ma la forma è sostanza e nulla rivela di più che lo scarto esistente tra una plurisecolare cerimonialità e l´inclinazione dell´individuo, il suo personale contributo al teatro della vita. Anzitutto è l´incontro tra due professori, il teologo tedesco e il più tedesco dei nostri uomini di governo e la sobrietà si esprime nella gestualità che assume la forma di una confidenziale, ma rispettosa riverenza. Monti è solito muovere accademicamente le mani per …

"Quelle verità scomode e le comode bugie", di Eugenio Scalfari

All´indomani del cosiddetto “tsunami” provocato dall´agenzia di rating Standard&Poor´s ci sono alcuni fatti certi dai quali bisogna partire. Sono i seguenti: 1. Lo “tsunami” non c´è stato. Le Borse hanno registrato modesti ribassi, Piazza Affari ha perso l´1 per cento, le altre Borse europee hanno oscillato intorno al mezzo per cento di perdita, l´Austria, colpita anch´essa dal “downgrade”, ha addirittura chiuso in rialzo. 2. Standard&Poor´s ha declassato nove paesi su diciassette, cioè ha attaccato non un paese specifico ma l´intera economia europea e quindi, indirettamente, anche la Germania che senza l´Europa vivrebbe malissimo. Si è trattato dunque d´un giudizio politico più che economico. 3. Per quanto riguarda l´Italia questo attacco ha avuto come effetto quello di rafforzare il governo Monti, tanto più che la stessa Standard&Poor´s ha apprezzato la politica di Monti nel momento stesso in cui declassava di due punti il nostro debito sovrano mandandolo in serie B. 4. I rendimenti dei nostri Bot e dei nostri Btp alle aste di giovedì e di venerdì sono stati ottimi per i Bot e buoni per …

"Dopo la tragedia, il disastro ambientale", di Mario Tozzi

Dobbiamo constatare con dolore che nell’Italia del terzo millennio non si muore solo per frana o alluvione, ma anche annegati nel mare più frequentato del mondo. Mentre scriviamo sono ancora decine le persone che mancano all’appello, ma le immagini teletrasmesse non mostrano corpi in mare, né ne sono stati raccolti sulla vicinissima riva. Si spera siano stati già tratti in salvo o comunque siano stati già trasferiti, perché sarebbe davvero insopportabile pensare che siano rimasti ancora intrappolati nella nave tragicamente basculata. E non vorremmo scoprire che lo spaventoso incidente della più grande nave da crociera italiana sia dovuto alla volontà di «portare un saluto» agli abitanti dell’isola del Giglio che, siamo sicuri, ne avrebbero fatto volentieri a meno. Dalla nave non hanno veduto le vicinissime luci di ingresso al porto? E nemmeno quelle del paese? Questa sarebbe già una colpevole mancanza di controlli, anche in caso di guasti, non ci vengano però a raccontare che lo scoglio, parzialmente asportato (a testimonianza di una velocità d’impatto elevata), non fosse segnalato nelle carte nautiche. Primo perché lo …

"Un anno in meno a scuola? Le ragioni del sì e quelle del no", di Mila Spicola

Ha provocato un vespaio il semplice accenno del sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria all’eventualità di riforma del ciclo d’istruzione, cioè la proposta di diminuirlo di un anno. Attualmente è di 13 anni : i ragazzi rimangono 5 anni alle elementari, cioè la scuola primaria, 3 anni alla scuola media, cioè secondaria di primo grado, 5 anni alle superiori, secondaria di secondo grado. La proposta è di ridurlo di un anno agendo alle medie o alle superiori. Come del resto già avviene in tanti paesi europei, dalla Francia alla Germania, dove la scuola dura meno eppure i profitti dei ragazzi, come testimoniano ricerche nazionali e internazionali, sono di gran lunga preferibili a quelli italiani, per cui la minore durata del ciclo non inficia i livelli cognitivi di quei ragazzi che vengono immessi nel mondo del lavoro o in quello universitario con un anno di vantaggio. La proposta è accompagnata dall’ipotesi di innalzamento dell’obbligo scolastico : dagli attuali 15 anni (prima della Gelmini era di 16 anni: è stato diminuito a 15) ai 18. Le ragioni del …

"L'etica delle tasse", di Enzo Bianchi

Sono duemila anni che le parole dell’apostolo Paolo rivolte ai cristiani di Roma risuonano con forza per tutti i discepoli di Gesù Cristo. Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto». Parole che, accostate a quelle che gli evangelisti mettono in bocca a Gesù stesso – «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio» – dovrebbero orientare il comportamento dei cristiani verso le autorità civili, in particolare per quanto riguarda il contributo economico da versare per la gestione della cosa pubblica e per i beni comuni che lo Stato garantisce, non affidabili alla sfera privata dell’economia per il semplice fatto che i «profitti» che se ne traggono sono forzatamente dilazionati nel tempo. Ma se la risposta di Gesù a un quesito legato specificatamente a un «tributo da pagare a Cesare» è sovente ricordata ogni qualvolta si discute di laicità dello Stato o di …

"Il codice della natura", di Michele Serra

La mole immane della Costa Concordia coricata a ridosso del Giglio, quasi appoggiata all´isola in un estremo tentativo di sostenersi, è una delle immagini più impressionanti degli ultimi tempi. È come se solamente il naufragio, e l´adagiarsi in mare, restituisse a quel palazzo galleggiante la sua natura di nave. Una nave, come tutte le navi, sospesa sul mare.È un mare domestico, quello smagliante di luce dell´arcipelago toscano. Un mare prossimo, che a noi italiani dà un´idea rassicurante e conosciuta, niente affatto esotica, per nulla disorientante. Ma è pur sempre mare: e dunque natura, non solo tecnologia; e caos, non solo economia. Le megastrutture che solcano i sette mari dando ai loro abitanti l´impressione (fallace) di annullare il moto ondoso e il clima, e a qualunque latitudine e longitudine replicano l´orgogliosa sicurezza dell´uomo che ha domato per sempre gli elementi, sono esposte anch´esse – come tutto, come tutti – alla potenza della natura, all´arbitrio del caso e soprattutto agli errori dell´uomo. Quello del Giglio è un disvelamento tragico: costa morti, dispersi, panico, polemiche, strascichi legali. Ma …