Giorno: 7 Ottobre 2012

"Occupazione femminile nel sud. Le giovani che lavorano solo il 16,9 %", da repubblica.it

Nel Mezzogiorno, la probabilità di lavorare per le ragazze è quasi azzerata: la crisi ha eroso ancora di più le opportunità, con il tasso di occupazione sceso tra aprile e giugno a un mimino del 16,9% per le giovani tra i 15 e i 29 anni, vale a dire che meno di due su dieci ha un posto. Una quota così bassa non si registrava dal secondo trimestre del 2004, ovvero dall’inizio delle relative serie storiche. Insomma un nuovo record negativo che rimarca la scarsità di lavoro. La conferma delle difficoltà per le under 30 meridionali, che da sempre viaggiano su tassi molto bassi di occupazione, emerge dagli ultimi dati trimestrali dell’Istat. Ovviamente sul minimo pesa l’elevata percentuale di studenti che si concentra nella fascia d’età 15-29 anni, soprattutto tra i giovanissimi. Ma alzando l’asticella dell’età il miglioramento è limitato: tra le 18-29enni del Mezzogiorno l’occupazione è al 20,7%. Resta così evidente il divario con il Nord, dove la quota di giovani occupate tra i 18 e i 29 anni sale al 45,7%, e con …

"Occupazione femminile nel sud. Le giovani che lavorano solo il 16,9 %", da repubblica.it

Nel Mezzogiorno, la probabilità di lavorare per le ragazze è quasi azzerata: la crisi ha eroso ancora di più le opportunità, con il tasso di occupazione sceso tra aprile e giugno a un mimino del 16,9% per le giovani tra i 15 e i 29 anni, vale a dire che meno di due su dieci ha un posto. Una quota così bassa non si registrava dal secondo trimestre del 2004, ovvero dall’inizio delle relative serie storiche. Insomma un nuovo record negativo che rimarca la scarsità di lavoro. La conferma delle difficoltà per le under 30 meridionali, che da sempre viaggiano su tassi molto bassi di occupazione, emerge dagli ultimi dati trimestrali dell’Istat. Ovviamente sul minimo pesa l’elevata percentuale di studenti che si concentra nella fascia d’età 15-29 anni, soprattutto tra i giovanissimi. Ma alzando l’asticella dell’età il miglioramento è limitato: tra le 18-29enni del Mezzogiorno l’occupazione è al 20,7%. Resta così evidente il divario con il Nord, dove la quota di giovani occupate tra i 18 e i 29 anni sale al 45,7%, e con …

Strage di Marzabotto: anniversario amaro

Oggi si svolgono le commemorazioni ufficiali dedicate al tema del lavoro e della solidarietà internazionale. Marzabotto e Stazzema, dopo l’archiviazione della procura di Stoccarda, protesteranno insieme. La commemorazione di quest’anno acquista particolare importanza alla luce della recente decisione della procura di Stoccarda di archiviare l’inchiesta sull’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. A tal proposito, il sindaco di Marzabotto Romano Franchi ha espresso tutta la sua indignazione per la decisione del tribunale tedesco, annunciando che assieme al sindaco di Stazzema verrà preparata una presa di posizione comune contro la decisione della procura tedesca. Il programma di quest’anno, presentato stamane a Palazzo Malvezzi, si presenta ricco di iniziative che denotano l’intento degli organizzatori di collegare il tema della memoria storica alle problematiche attuali del lavoro e della solidarietà internazionale. Significativa a tal proposito è la scelta del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che sarà sul palco. Basti pensare alle vertenze Alcoa e Sulcis. Importate anche la presenza di Kareem Kheder, sindaco di Halabja, città del Kurdistan iracheno tristemente nota per gli attacchi con armi chimiche subiti durante la …

"Insegnare: E' una professione, non una missione", di Paolo Di Stefano

Nonostante tutto, dopo 4 o 5 ore passate con degli adolescenti, sei stanco», dice Gianfranco Giovannone in un lunedì pomeriggio di fine settembre. Dopo aver studiato lingue a Pisa e aver insegnato in tutti gli ordini di scuola, escluse le materne, a sessant’anni suonati può permettersi di parlare della scuola senza l’abnegazione cieca del sentimentalismo deamicisiano e senza le cupezze del risentimento e della nostalgia. Del resto, non c’era né cuore-in-mano né rancore neppure nel libro che ha pubblicato qualche anno fa (Perché non sarò mai un insegnante, Longanesi), in cui attraverso le parole degli studenti veniva illustrato, con abbagliante sincerità, il declino della professione docente. Erano i ragazzi, appunto, nei loro componimenti, i primi a considerare i prof degli alieni, dei corpi estranei al mondo e alla realtà, ma soprattutto ben lontani dalla formulamagica «denaro, potere, immagine», in cui generalmente si riassume il prestigio sociale. Insomma, la classe degli insegnanti, che ha il compito importantissimo di formare i cittadini del futuro, appare proprio alle giovani generazioni come un manipolo di «sfigati», descritti in un’ampia …

"Insegnare: E' una professione, non una missione", di Paolo Di Stefano

Nonostante tutto, dopo 4 o 5 ore passate con degli adolescenti, sei stanco», dice Gianfranco Giovannone in un lunedì pomeriggio di fine settembre. Dopo aver studiato lingue a Pisa e aver insegnato in tutti gli ordini di scuola, escluse le materne, a sessant’anni suonati può permettersi di parlare della scuola senza l’abnegazione cieca del sentimentalismo deamicisiano e senza le cupezze del risentimento e della nostalgia. Del resto, non c’era né cuore-in-mano né rancore neppure nel libro che ha pubblicato qualche anno fa (Perché non sarò mai un insegnante, Longanesi), in cui attraverso le parole degli studenti veniva illustrato, con abbagliante sincerità, il declino della professione docente. Erano i ragazzi, appunto, nei loro componimenti, i primi a considerare i prof degli alieni, dei corpi estranei al mondo e alla realtà, ma soprattutto ben lontani dalla formulamagica «denaro, potere, immagine», in cui generalmente si riassume il prestigio sociale. Insomma, la classe degli insegnanti, che ha il compito importantissimo di formare i cittadini del futuro, appare proprio alle giovani generazioni come un manipolo di «sfigati», descritti in un’ampia …

"Il convitato di pietra al tavolo del dopo-voto", di Eugenio Scalfari

La legge elettorale ancora non c’è anche se se ne comincia a intravedere una possibile soluzione. Le primarie del Pd non sono ancora state effettuate e l’esito dello scontro tra Bersani, Renzi e Vendola è ancora incerto. Le sorti del Pdl sono appese al filo delle decisioni di Berlusconi; potrà rappresentare ancora un 15 per cento dei voti o implodere dissolvendosi come nebbia al sole. Il centro moderato per il quale lavora Casini è un’ipotesi che fatica a tradursi in realtà. In un quadro così agitato aleggia l’immagine di Mario Monti, una sorta di convitato di pietra la cui figura è variamente interpretata dai protagonisti della scena politica e mediatica. Per alcuni è un salvatore della patria, per altri un demiurgo, per altri ancora un tecnocrate che ruberà il posto ai politici e per i più pessimisti un moderno Cesare che affonderà per sempre la democrazia parlamentare come fin qui l’abbiamo conosciuta. A tutti questi elementi d’incertezza aggiungiamone un altro non da poco: al momento della scelta del nuovo governo e della nomina del futuro …

"Il convitato di pietra al tavolo del dopo-voto", di Eugenio Scalfari

La legge elettorale ancora non c’è anche se se ne comincia a intravedere una possibile soluzione. Le primarie del Pd non sono ancora state effettuate e l’esito dello scontro tra Bersani, Renzi e Vendola è ancora incerto. Le sorti del Pdl sono appese al filo delle decisioni di Berlusconi; potrà rappresentare ancora un 15 per cento dei voti o implodere dissolvendosi come nebbia al sole. Il centro moderato per il quale lavora Casini è un’ipotesi che fatica a tradursi in realtà. In un quadro così agitato aleggia l’immagine di Mario Monti, una sorta di convitato di pietra la cui figura è variamente interpretata dai protagonisti della scena politica e mediatica. Per alcuni è un salvatore della patria, per altri un demiurgo, per altri ancora un tecnocrate che ruberà il posto ai politici e per i più pessimisti un moderno Cesare che affonderà per sempre la democrazia parlamentare come fin qui l’abbiamo conosciuta. A tutti questi elementi d’incertezza aggiungiamone un altro non da poco: al momento della scelta del nuovo governo e della nomina del futuro …