Giorno: 24 Ottobre 2012

Legge stabilità: Ghizzoni, bene dietrofront su scuola

Commissione presenterà emendamento per scongiurare ripensamenti. “Apprezzo il dietrofront del Governo sulla norma che incrementa di 6 ore settimanali il lavoro dei docenti, ma, ancora oggi, ci troviamo a lavorare su un testo che è quello consegnatoci dal consiglio dei Ministri, pertanto proseguiremo il nostro lavoro in commissione per scongiurare ogni ripensamento da parte dell’esecutivo. – così Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, e relatrice della Legge di Stabilità commenta le dichiarazioni del sottosegretario Rossi Doria in merito all’articolo che riguarda l’innalzamento a 24 ore dell’orario di lezione in classe per gli insegnanti delle scuole medie e superiori – E’ una norma che, se applicata, avrà effetti peggiorativi non solo sulla qualità della didattica, ma anche sui livelli occupazionali, e sulla quale la relazione presentata in Commissione evidenzia tutti gli aspetti di criticità formale e sostanziale. Per questo stiamo lavorando – annuncia la presidente Ghizzoni – per presentare nella Commissione competente e nella Commissione Bilancio un emendamento sul quale possano convergere tutte le forze, di maggioranza e opposizione, …

Scuola: Rossi-Doria, pericolo 24 ore scongiurato

“Il pericolo è scongiurato, però adesso bisogna lavorare in parlamento con tutte le forze politiche per trovare l’alternativa per reperire i 183 milioni di euro per il 2013. Si toglieranno quelle spese che danno fastidio al nostro sistema”. Così il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi-Doria, ai microfoni di Agorà, ha confermato il dietrofront del governo sulla decisione di incrementare da 18 a 24 ore settimanali l’orario di lavoro per i docenti delle scuole medie e superiori. Per il sottosegretario, anche l’ipotesi di portare le ore a 21 anziché 24 “è stata esclusa con una nota ufficiale del ministero”. Rossi-Doria ha poi precisato che i fondi richiesti alla scuola dalla legge di stabilità verranno reperiti senza toccare il capitolo ‘personale’: “la ratio di questo cambiamento annunciato dal governo e dal Ministro va nella direzione di non toccare le questioni riguardanti l’organico”. Ansa 24.10.12

"Spezzare il Pd è un delitto politico", di Cristoforo Boni

Quando si passa alle vie legali non è mai buon segno. E’ vero che la litigiosità cresce un po’ ovunque. Ma è inutile addolcire la pillola: c’è un linguaggio demolitorio, un’aggressività dei toni unita, un vittimismo esasperato, un’implicita delegittimazione in alcune parole d’ordine che spinge le primarie in zona di pericolo. Sarebbe bene darsi una regolata. A meno che qualcuno non abbia davvero intenzione di provocare una rottura postuma. C’era un tempo in cui si diceva tutto il bene possibile delle primarie. Che avrebbero portato consensi ed entusiasmo, senza alcuna controindicazione. Le primarie sono un segno distintivo del Pd, della sua idea di democrazia e anche del suo desiderio di cambiamento del sistema politico: ma le primarie contengono rischi. E in talune occasione hanno prodotto sconfitte e lacerazioni. Bisogna dunque tenere la guardia alta. E mantenere un certo grado di coesione tra i competitori: la condivisione minima riguarda proprio la responsabilità dell’impresa. Se oggi c’è tanta attenzione sulle primarie, questa è dovuta certamente al fatto che il Pd è il solo «partito» rimasto in campo. …

"Spezzare il Pd è un delitto politico", di Cristoforo Boni

Quando si passa alle vie legali non è mai buon segno. E’ vero che la litigiosità cresce un po’ ovunque. Ma è inutile addolcire la pillola: c’è un linguaggio demolitorio, un’aggressività dei toni unita, un vittimismo esasperato, un’implicita delegittimazione in alcune parole d’ordine che spinge le primarie in zona di pericolo. Sarebbe bene darsi una regolata. A meno che qualcuno non abbia davvero intenzione di provocare una rottura postuma. C’era un tempo in cui si diceva tutto il bene possibile delle primarie. Che avrebbero portato consensi ed entusiasmo, senza alcuna controindicazione. Le primarie sono un segno distintivo del Pd, della sua idea di democrazia e anche del suo desiderio di cambiamento del sistema politico: ma le primarie contengono rischi. E in talune occasione hanno prodotto sconfitte e lacerazioni. Bisogna dunque tenere la guardia alta. E mantenere un certo grado di coesione tra i competitori: la condivisione minima riguarda proprio la responsabilità dell’impresa. Se oggi c’è tanta attenzione sulle primarie, questa è dovuta certamente al fatto che il Pd è il solo «partito» rimasto in campo. …

"La crisi dei tecnici. Quando lo spread comincia in classe", di Marco Alfieri

«Uscivi dal Pacati e avevi un posto di lavoro. Per decenni è stata fucina di tecnici e periti», ricorda con la dignità del Prof di provincia Francesco Moioli, ex preside in pensione. L’istituto nasce a Clusone negli Anni Sessanta quando i comuni della Val Seriana si consorziano per creare una scuola orientata alle professioni. Il territorio è in espansione e le ditte bergamasche finanziano i laboratori. Con il tempo si aggiungono corsi di elettronica, informatica e tessile-moda, per soddisfare la domanda di aziende come Radici e Zambaiti. Nel 2000 la scuola tocca il record di 640 studenti, ma è l’inizio della fine: esplodono altri indirizzi, va in crisi il tessile che delocalizza e nelle famiglie cresce la mania del liceo. Nel 2010 gli alunni scendono sotto i 400. L’anno dopo il Pacati viene assorbito dall’Istituto Fantoni che comprende liceo scientifico, geometri e ragionieri. Addio specializzazione di una volta. Nel mitico Nordest l’Itis Galilei di Conegliano Veneto ha fornito per decenni quadri e tecnici alla Zoppas. Negli anni d’oro l’azienda che ha inventato la «stovella» occupava …

"La crisi dei tecnici. Quando lo spread comincia in classe", di Marco Alfieri

«Uscivi dal Pacati e avevi un posto di lavoro. Per decenni è stata fucina di tecnici e periti», ricorda con la dignità del Prof di provincia Francesco Moioli, ex preside in pensione. L’istituto nasce a Clusone negli Anni Sessanta quando i comuni della Val Seriana si consorziano per creare una scuola orientata alle professioni. Il territorio è in espansione e le ditte bergamasche finanziano i laboratori. Con il tempo si aggiungono corsi di elettronica, informatica e tessile-moda, per soddisfare la domanda di aziende come Radici e Zambaiti. Nel 2000 la scuola tocca il record di 640 studenti, ma è l’inizio della fine: esplodono altri indirizzi, va in crisi il tessile che delocalizza e nelle famiglie cresce la mania del liceo. Nel 2010 gli alunni scendono sotto i 400. L’anno dopo il Pacati viene assorbito dall’Istituto Fantoni che comprende liceo scientifico, geometri e ragionieri. Addio specializzazione di una volta. Nel mitico Nordest l’Itis Galilei di Conegliano Veneto ha fornito per decenni quadri e tecnici alla Zoppas. Negli anni d’oro l’azienda che ha inventato la «stovella» occupava …

"L'Aquila, il verbale dello scandalo", di Stefania Maurizi

I sei esperti non sono stati condannati per «non aver previsto il terremoto» ma perché la Commissione Grandi Rischi, strafinanziata da Bertolaso e guidata da Boschi, liquidò in meno di un’ora quello stava accadendo in Abruzzo senza alcuna analisi scientifica. Ripubblichiamo questo pezzo del 2009 alla luce della condanna degli esperti a sei anni per aver dato ai residenti avvertimenti insufficienti sul rischio sismico. Nella comunità scientifica, la tragedia abruzzese ha riaperto una ferita: quella della prevenzione. Nessuno ha il coraggio di uscire allo scoperto. Ma scossa dopo scossa, tornano in discussione vecchi dubbi, che riguardano l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, da 26 anni regno di Enzo Boschi. Una struttura unica nel mondo della ricerca italiana. Mille dipendenti tra precari e stabilizzati, fondi per 94 milioni nel 2008, Boschi e la sua creatura sono riusciti a sopravvivere a tutti i terremoti italiani, quelli reali e quelli politici. L’Ingv è l’unico ente di ricerca che ha assunto un ruolo strategico nella vita del paese grazie alla convenzione con la Protezione civile. Senza questo legame, ammette …