Giorno: 14 Ottobre 2012

"Un modo alternativo di difendere il principio", di Eugenio Mazzarella

Mi stupisce, e davvero non comprendo come Armando Massarenti (su «Domenica» del 30 settembre) possa ritenere la mozione da me firmata con i colleghi Gelmini e Binetti, che chiede al Ministro di intervenire sul problema delle mediane in termini tali da consentire un più sereno e sensato svolgersi delle prossime abilitazioni nazionali, cioè di non disperdere tra ricorsi e impasse di varia natura il pur problematico (come Massarenti stesso riconosce ad abundantiam nel suo intervento) lavoro del l’Anvur, un attacco al principio stesso del l’Agenzia, segno della difficoltà a recepire in Italia una cultura della valutazione. Niente di più lontano dalle intenzioni dei firmatari della mozione, peraltro appartenenti alla forze politiche che l’Anvur l’hanno istituita, non essendo la preoccupazione del merito nella ricerca e nell’università, mi creda sulla parola Massarenti, esclusiva dei pur autorevoli firmatari del Manifesto per il merito. La questione non è se valutare il merito. Questo va da sé. La questione è come valutarlo, perché se valuti male è di tutta evidenza che il merito diventa fortemente problematico da individuare. Le polemiche …

"Un modo alternativo di difendere il principio", di Eugenio Mazzarella

Mi stupisce, e davvero non comprendo come Armando Massarenti (su «Domenica» del 30 settembre) possa ritenere la mozione da me firmata con i colleghi Gelmini e Binetti, che chiede al Ministro di intervenire sul problema delle mediane in termini tali da consentire un più sereno e sensato svolgersi delle prossime abilitazioni nazionali, cioè di non disperdere tra ricorsi e impasse di varia natura il pur problematico (come Massarenti stesso riconosce ad abundantiam nel suo intervento) lavoro del l’Anvur, un attacco al principio stesso del l’Agenzia, segno della difficoltà a recepire in Italia una cultura della valutazione. Niente di più lontano dalle intenzioni dei firmatari della mozione, peraltro appartenenti alla forze politiche che l’Anvur l’hanno istituita, non essendo la preoccupazione del merito nella ricerca e nell’università, mi creda sulla parola Massarenti, esclusiva dei pur autorevoli firmatari del Manifesto per il merito. La questione non è se valutare il merito. Questo va da sé. La questione è come valutarlo, perché se valuti male è di tutta evidenza che il merito diventa fortemente problematico da individuare. Le polemiche …

Forlì – Seminario servizi educativi 0-6 anni in Emilia Romagna

ore 16.00 AVVIO SEMINARIO: Saluti del segretario PD Regionale Stefano Bonaccini, del segretario PD Forlì Marco di Maio e di Ilenia Malavasi, Resp. Scuola PD E.r. Introduce e coordina:Alessandra Righini, Resp. “Scuola, Università” PD di Forlì ore 16.30 PRIMA SESSIONE – chairman: Veronica Zanetti, Capogruppo PD in Consiglio Comunale a Forlì ore 20.00 Cena a buffet ore 21.00 SECONDA SESSIONE – chairman: Bruna Baravelli, ass. provinciale alle politiche scolastiche di Forlì ore 22.20 CONCLUSIONI: On. Manuela Ghizzoni, Presidente Commiss. Istruzione alla Camera INTERVENTI DI: − Fausto Baldi, Avvocatura dello Stato di Bologna − Roberto Balzani, Sindaco di Forlì − Sen. Mariangela Bastico − Thomas Casadei, Cons. reg. in Emilia Romagna,Resp. Commiss. cultura e scuola − Rosa Maria Di Giorgi, ass. all’Educazione di Firenze − Maria Cleofe Filippi, Unione Terre d’Argine − Walter Laghi, Corte dei Conti Comune di Imola − Teresa Marzocchi, ass. reg. alle politiche sociali dell’Emilia Romagna − Mariagrazia Pellerino, ass. politiche scolastiche di Torino − Marilena Pillati, ass. politiche scolastiche di Bologna − Adriana Querzè, ass. politiche scolastiche di Modena − Iuna …

Ghizzoni: «Candidature? Tocca a iscritti ed elettori», di Andrea Marini

La deputata sta con Bersani e ritiene prematuro parlare ora del suo futuro «In questo momento sono altre le priorità a cominciare da scuola e terremoto». La selezione dei futuri candidati dovrà essere affidata agli iscritti e agli elettori, previa valutazione dell’operato anche degli uscenti. Ma oggi più che del destino dei singoli, ai cittadini interessa sapere cosa i politici fanno per risolvere i problemi del lavoro, della crisi, ripulire moralmente il mondo della politica o nel modenese cosa si intende fare per accelerare la ricostruzione e il ritorno alla normalità. È il pensiero di Manuela Ghizzoni, deputata Pd, interpellata nella nuova tappa del nostro sondaggio tra i parlamentari democratici su primarie e candidature. Ghizzoni, iniziamo con le primarie. Vota Bersani? «Assolutamente sì. Un sì convinto, avvalorato dal fatto che queste primarie non sono di partito, ma ci chiamano a scegliere il premier candidato per il centrosinistra a guidare il paese. Bersani è l’uomo che più di tutti ha le caratteristiche per assolvere questo ruolo. In questi anni ha gestito nel modo migliore un partito …

"Profumo: il carico orario è materia di contrattazione sindacale. Ne riparleremo nel 2014", di Pasquale Almirante

Salvo smentite dell’ultima ora, il ministro Profumo, di fronte allo stravolgimento dell’orario di servizio, che verrebbe portato da 18 a 24 ore, ha dichiarato:” Questo tema ha bisogno della contrattazione sindacale”. Tantissimi gli interventi dei nostri lettori, mentre il popolo del web si mobilita con una petizione. La dichiarazione è dunque ufficiale e al cronista del Messagero, che chiedeva spiegazioni sul ventilato aumento del carico di lavoro ai docenti da 18 a 24 ore, ha risposto che questo tema è di pertinenza sindacale; niente dunque fughe in avanti e niente leggi che improvvisamente stravolgono tutta l’impostazione didattica e organizzativa della scuola. Con ogni probabilità l’unanime grido di tutti i sindacati, a cui si sono uniti politici di peso, ha fatto capire a Profumo che non è tanto semplice andare avanti senza dialogo e senza confronto. Non pecchiamo dunque di ottimismo se pensiamo che la questione per lo più stia andando verso una soluzione onorevole e che se ne parlerà, forse, fra due anni, nel 2014, quando il ministro dell’istruzione non sarà più tecnico ma uscirà …

"Profumo: il carico orario è materia di contrattazione sindacale. Ne riparleremo nel 2014", di Pasquale Almirante

Salvo smentite dell’ultima ora, il ministro Profumo, di fronte allo stravolgimento dell’orario di servizio, che verrebbe portato da 18 a 24 ore, ha dichiarato:” Questo tema ha bisogno della contrattazione sindacale”. Tantissimi gli interventi dei nostri lettori, mentre il popolo del web si mobilita con una petizione. La dichiarazione è dunque ufficiale e al cronista del Messagero, che chiedeva spiegazioni sul ventilato aumento del carico di lavoro ai docenti da 18 a 24 ore, ha risposto che questo tema è di pertinenza sindacale; niente dunque fughe in avanti e niente leggi che improvvisamente stravolgono tutta l’impostazione didattica e organizzativa della scuola. Con ogni probabilità l’unanime grido di tutti i sindacati, a cui si sono uniti politici di peso, ha fatto capire a Profumo che non è tanto semplice andare avanti senza dialogo e senza confronto. Non pecchiamo dunque di ottimismo se pensiamo che la questione per lo più stia andando verso una soluzione onorevole e che se ne parlerà, forse, fra due anni, nel 2014, quando il ministro dell’istruzione non sarà più tecnico ma uscirà …

"Il lascito di Napolitano per svegliare l'Italia", di Eugenio Scalfari

Secondo alcuni (molti) l’Unione europea sta per affondare, questione di mesi se non addirittura di settimane. Secondo la giuria norvegese del premio l’Unione merita invece il Nobel per la pace, la guerra infatti è scomparsa dall’Europa ormai da sessant’anni, un periodo di pace così lungo non c’è mai stato nel nostro continente dai tempi di Ottaviano Augusto e scusate se è poco. In realtà la gente di questa grande conquista che è la pace non se n’è neanche accorta. Probabilmente perché gran parte di quelli che avevano dieci anni nel 1939 sono morti e gli europei di oggi la guerra la conoscono soltanto attraverso i film e gli effetti speciali della televisione. Dell’Europa però conosciamo bene i guai economici, i discordi interessi tra le nazioni e tra le classi sociali, la disperazione, il lavoro precario, le speranze perdute, le diseguaglianze crescenti, l’incertezza dei diritti, il malaffare dilagante, la politica sfiduciata, le istituzioni inquinate dalla corruzione. Il premio Nobel ad un’Unione europea che è vista e vissuta in questo modo da una parte cospicua e forse …