Mese: Ottobre 2012

"Tornano le preferenze Il Pd: nostro no invalicabile", di Andrea Carugati

Alla fine, dopo mesi di estenuante trattativa, la bozza di nuova legge elettorale è arrivata. Si è materializzata ieri mattina nell’Aula della Commissione Affari co- stituzionali del Senato, con il voto a favore della vecchia Casa delle libertà: Pdl, Lega, Udc e Fli. E il voto di contrario di Pd e Idv. Eccola qui, la nuova bozza: sistema proporzionale con sbarramento al 5%, premio del 12,5% alla prima coalizione (che si traduce in 76 seggi alla Camera e 37 al Senato), eletti scelti per due terzi con le preferenze e in circoscrizioni amplissime, e per un terzo con le liste bloccate, come avviene con la legge in vigo- re dal 2005. Di collegi uninominali, quell’innovazione introdotta a furor di popolo nel 1993, nemmeno l’ombra. Nonostante questa fosse la richiesta princi- pale del Pd, che infatti ha votato contro e ora annuncia battaglia a colpi di emen- damenti in Commissione, e poi in Aula, dove il testo dovrebbe arrivare «entro fine mese», come spiega Schifani. La nuova bozza, almeno per un aspetto, corrisponde ai desiderata più …

"Tornano le preferenze Il Pd: nostro no invalicabile", di Andrea Carugati

Alla fine, dopo mesi di estenuante trattativa, la bozza di nuova legge elettorale è arrivata. Si è materializzata ieri mattina nell’Aula della Commissione Affari co- stituzionali del Senato, con il voto a favore della vecchia Casa delle libertà: Pdl, Lega, Udc e Fli. E il voto di contrario di Pd e Idv. Eccola qui, la nuova bozza: sistema proporzionale con sbarramento al 5%, premio del 12,5% alla prima coalizione (che si traduce in 76 seggi alla Camera e 37 al Senato), eletti scelti per due terzi con le preferenze e in circoscrizioni amplissime, e per un terzo con le liste bloccate, come avviene con la legge in vigo- re dal 2005. Di collegi uninominali, quell’innovazione introdotta a furor di popolo nel 1993, nemmeno l’ombra. Nonostante questa fosse la richiesta princi- pale del Pd, che infatti ha votato contro e ora annuncia battaglia a colpi di emen- damenti in Commissione, e poi in Aula, dove il testo dovrebbe arrivare «entro fine mese», come spiega Schifani. La nuova bozza, almeno per un aspetto, corrisponde ai desiderata più …

Sisma, “Impegno del Parlamento per gli sgravi fiscali”

I deputati modenesi Pd Ghizzoni, Miglioli e Santagata sulla visita del presidente Schifani. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, impegnati a Roma per partecipare al voto di fiducia sulla delega fiscale, non hanno potuto incontrare a Modena il presidente del Senato Renato Schifani nel corso della sua visita alle zone terremotate. Nel ringraziarlo per l’attenzione rivolta alle nostre aree, auspicano che la sua presenza possa trasformarsi in un ulteriore impegno delle istituzioni nazionali. In particolare il Parlamento dovrà impegnarsi a far sì che i finanziamenti bancari con interessi a carico dello Stato siano estesi anche alle persone fisiche con i redditi più bassi e che ci sia un alleggerimento del carico fiscale adeguato alla situazione. “Ringraziamo il presidente del Senato Schifani per la visita che oggi rende ai luoghi terremotati del modenese, che è testimonianza di attenzione e di sensibilità istituzionale ai problemi delle zone colpite dal sisma e di vicinanza alle popolazioni – dichiarano i deputati Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, che non erano presenti …

Scuola: Ghizzoni, governo eviti cieli bui per l'istruzione

“Se dovessero permanere i provvedimenti previsti dalla legge di stabilità non sarà solo il cielo ad essere oscurato, ma anche il futuro della scuola. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati – Negli ultimi 15 anni alla scuola è già stato chiesto tanto: tantissimo in termini finanziari, con la sensibile riduzione di risorse per il funzionamento e per gli organici, tantissimo ai lavoratori, il cui contratto non è rinnovato e gli scatti stipendiali sono congelati. È stato chiesto troppo per pensare di non comprometterne il funzionamento, a scapito della qualità offerta agli studenti. Neppure in una fase recessiva – prosegue Ghizzoni – si può pensare di venir meno ad un diritto costituzionalmente sancito come il diritto allo studio: proprio in un momento di crisi il dovere della politica è garantire un futuro luminoso almeno ai giovani. È dunque auspicabile – conclude la presidente Ghizzoni – un ripensamento del governo, in caso contrario sarà il Parlamento, che può e deve svolgere il suo ruolo in autonomia dagli …

"Come difendere la democrazia malata", di Ezio Mauro

Ma dove viviamo? Ciò che vediamo a Milano, con l’evidenza dell’incredibile, non deve farci dimenticare il quadro d’insieme. In meno di un mese è saltato per aria il governo della Regione Lazio, affondato nell’abuso privato del denaro pubblico e nell’estetica esemplare di una politica ridotta a festa onnipotente ed esibizione impunita, la Finanza è entrata negli uffici regionali dell’Emilia e del Piemonte, un assessore della Lombardia è finito in carcere perché comprava i voti direttamente dalla ‘ndrangheta, una grande città come Reggio Calabria è stata commissariata perché i clan comandavano la cosa pubblica. Stiamo tornando al ‘92, vent’anni dopo, dicono tutti. In realtà, è molto peggio. Siamo infatti davanti a un pervertimento della politica, divenuta per molti un mestiere, un sistema di collocamento ad alta rendita, dove spariscono valori, ideali, tradizioni e difesa di interessi legittimi, i quattro elementi che fanno muovere le bandiere di un partito e parlano ai cittadini, offrendo identità, testimonianza, partecipazione e rappresentanza. Qui si ruba per comandare e si comanda per rubare. La politica troppo spesso è ridotta a strumento …

"Come difendere la democrazia malata", di Ezio Mauro

Ma dove viviamo? Ciò che vediamo a Milano, con l’evidenza dell’incredibile, non deve farci dimenticare il quadro d’insieme. In meno di un mese è saltato per aria il governo della Regione Lazio, affondato nell’abuso privato del denaro pubblico e nell’estetica esemplare di una politica ridotta a festa onnipotente ed esibizione impunita, la Finanza è entrata negli uffici regionali dell’Emilia e del Piemonte, un assessore della Lombardia è finito in carcere perché comprava i voti direttamente dalla ‘ndrangheta, una grande città come Reggio Calabria è stata commissariata perché i clan comandavano la cosa pubblica. Stiamo tornando al ‘92, vent’anni dopo, dicono tutti. In realtà, è molto peggio. Siamo infatti davanti a un pervertimento della politica, divenuta per molti un mestiere, un sistema di collocamento ad alta rendita, dove spariscono valori, ideali, tradizioni e difesa di interessi legittimi, i quattro elementi che fanno muovere le bandiere di un partito e parlano ai cittadini, offrendo identità, testimonianza, partecipazione e rappresentanza. Qui si ruba per comandare e si comanda per rubare. La politica troppo spesso è ridotta a strumento …