Giorno: 9 Novembre 2012

“Il dinosauro tra le macerie”, di Massimo Giannini

L’«Ufficio di presidenza » del Pdl è la rappresentazione plastica dell’agonia di un partito mai nato. Lo spettacolo andato in scena ieri a Palazzo Grazioli, un tragico Berlusconi che come Crono divora i suoi figli e un patetico Alfano che azzarda un impossibile parricidio, certifica la penosissima fine dell’anomala e incompiuta «destra italiana». Un gruppo dirigente tremebondo e allo sbando, per anni incapace di un pensiero autonomo, tenuto in ostaggio da un vecchio caudillo al tramonto. Quella di Berlusconi è la tragedia di un uomo confuso. Le sue parole galleggiano nel vento, in una spirale vorticosa di nonsensi e di contraddizioni. Le sue conferenze stampa sono un misto tra il Teatro dell’Assurdo di Jonesco e la Deriva Situazionista di Debord. Nel videomessaggio di Villa San Martino annuncia il ritiro definitivo dalla scena (nuovo «gesto d’amore per l’Italia»), sostiene le primarie e rilancia Alfano. Nell’intervista al Tg5 dopo la condanna a 4 anni nel processo Mediaset proclama la sua ridiscesa in campo («contro la dittatura dei magistrati »), affonda le primarie e ignora Alfano. Nell’editto di …

"La scuola ha anche bisogno di rinnovarsi radicalmente" di Benedetto Vertecchi

Credo che nessuno si lasci ingannare dalle centinaia di migliaia di domande per la partecipazione al concorso per il reclutamento degli insegnanti per trarne la conclusione che fra i nostri giovani sia diffuso un forte orientamento nei confronti dell’impegno nella scuola. Sarebbe una conclusione ben strana se si considera che quella degli insegnanti è una professione mal pagata, che si svolge in condizioni spesso penose, che sono incerti gli intenti per i quali si lavora e che, per tutto ciò che non soddisfa nell’educazione di bambini e ragazzi, ci si deve abituare a subire atteggiamenti critici che sarebbe meglio rivolgere nei confronti di chi, avendo la possibilità di assumere decisioni, evita di farlo o, al più, solleva cortine fumogene proponendo alle scuole innovazioni di facciata. Ci si deve chiedere, quindi, per quale ragione una tale folla di candidati si contenda il numero modesto di cattedre a disposizione (che poi non si sa bene neanche quante siano realmente, perché è probabile che una frazione più o meno consistente dei posti a disposizione sarà utilizzata per il …

“La scuola ha anche bisogno di rinnovarsi radicalmente” di Benedetto Vertecchi

Credo che nessuno si lasci ingannare dalle centinaia di migliaia di domande per la partecipazione al concorso per il reclutamento degli insegnanti per trarne la conclusione che fra i nostri giovani sia diffuso un forte orientamento nei confronti dell’impegno nella scuola. Sarebbe una conclusione ben strana se si considera che quella degli insegnanti è una professione mal pagata, che si svolge in condizioni spesso penose, che sono incerti gli intenti per i quali si lavora e che, per tutto ciò che non soddisfa nell’educazione di bambini e ragazzi, ci si deve abituare a subire atteggiamenti critici che sarebbe meglio rivolgere nei confronti di chi, avendo la possibilità di assumere decisioni, evita di farlo o, al più, solleva cortine fumogene proponendo alle scuole innovazioni di facciata. Ci si deve chiedere, quindi, per quale ragione una tale folla di candidati si contenda il numero modesto di cattedre a disposizione (che poi non si sa bene neanche quante siano realmente, perché è probabile che una frazione più o meno consistente dei posti a disposizione sarà utilizzata per il …

"Il concorso della scuola, lotteria futuro", di Walter Passerini

Sembra una lotteria. E in tempi di crisi uno le prova tutte per il lavoro, compreso il gioco d’azzardo, che sta diventando la maggior in dustria nazio nale. Il concorsone, stando alle cifre, è davvero un mostro mai visto, oltre ogni previsione. Alla prova, che scatterà nelle prossime settimane, ci sono 28 aspiranti per ciascun posto. Sui 321 mila candidati, in 215 mila non hanno una grande esperienza di insegnamento nella scuola e non vengono dalle graduatorie in esaurimento. Otto su dieci sono donne. Hanno in media 39 anni, ma ci sono quasi 3 mila over 55. Del resto, per iscriversi era necessario avere una laurea da almeno dieci anni. Giovani esclusi, quindi. Forse per abbassare l’età media si sarebbero dovuti lasciare entrare i neolaureati senza distinzione di età. Tanto, un terno al lotto rimane. Nessuna precedenza per i 220 mila precari, solo la metà si sono iscritti. Il pieno lo fa il Sud (165 mila domande), in testa la Campania (57 mila). Ci vuole rispetto per i seguaci di Pierre De Coubertin: l’importante non …

“Il concorso della scuola, lotteria futuro”, di Walter Passerini

Sembra una lotteria. E in tempi di crisi uno le prova tutte per il lavoro, compreso il gioco d’azzardo, che sta diventando la maggior in dustria nazio nale. Il concorsone, stando alle cifre, è davvero un mostro mai visto, oltre ogni previsione. Alla prova, che scatterà nelle prossime settimane, ci sono 28 aspiranti per ciascun posto. Sui 321 mila candidati, in 215 mila non hanno una grande esperienza di insegnamento nella scuola e non vengono dalle graduatorie in esaurimento. Otto su dieci sono donne. Hanno in media 39 anni, ma ci sono quasi 3 mila over 55. Del resto, per iscriversi era necessario avere una laurea da almeno dieci anni. Giovani esclusi, quindi. Forse per abbassare l’età media si sarebbero dovuti lasciare entrare i neolaureati senza distinzione di età. Tanto, un terno al lotto rimane. Nessuna precedenza per i 220 mila precari, solo la metà si sono iscritti. Il pieno lo fa il Sud (165 mila domande), in testa la Campania (57 mila). Ci vuole rispetto per i seguaci di Pierre De Coubertin: l’importante non …

"Scuole senza soldi stop al riscaldamento", di Mariachiara Giacosa e Stefano Parola

Una chiusura anticipata delle scuole questo inverno perché mancano «i soldi per pagare il riscaldamento nelle aule». Così Antonio Saitta, presidente dell’Unione Province d’Italia (Upi) per protestare contro la spending review e la legge di stabilità, soprattutto per i «500 milioni di tagli ai bilanci per il 2012 e 1,2 miliardi per il 2013». Le Province gestiscono 5179 edifici di scuola secondaria, composti da 117.348 classi che accolgono quasi 2 milioni e 600mila alunni. Riscaldamenti spenti e vacanze lunghe: nel suo primo giorno da presidente dell’Upi (l’Unione delle Province italiane) il torinese Antonio Saitta (Pd) si scaglia contro la spending review del governo Monti, annuncia un ricorso al Tar contro i tagli e la chiusura delle scuole in anticipo rispetto alle normali vacanze di Natale. «La nostra protesta non è contro la scuola, ma per difenderla» spiega. E difenderla significa anche renderla sicura. Lo sa bene Saitta che ha vissuto da vicino, quattro anni fa, la tragedia del liceo Darwin di Rivoli, a pochi chilometri da Torino, dove un ragazzo ha perso la vita per …

“Scuole senza soldi stop al riscaldamento”, di Mariachiara Giacosa e Stefano Parola

Una chiusura anticipata delle scuole questo inverno perché mancano «i soldi per pagare il riscaldamento nelle aule». Così Antonio Saitta, presidente dell’Unione Province d’Italia (Upi) per protestare contro la spending review e la legge di stabilità, soprattutto per i «500 milioni di tagli ai bilanci per il 2012 e 1,2 miliardi per il 2013». Le Province gestiscono 5179 edifici di scuola secondaria, composti da 117.348 classi che accolgono quasi 2 milioni e 600mila alunni. Riscaldamenti spenti e vacanze lunghe: nel suo primo giorno da presidente dell’Upi (l’Unione delle Province italiane) il torinese Antonio Saitta (Pd) si scaglia contro la spending review del governo Monti, annuncia un ricorso al Tar contro i tagli e la chiusura delle scuole in anticipo rispetto alle normali vacanze di Natale. «La nostra protesta non è contro la scuola, ma per difenderla» spiega. E difenderla significa anche renderla sicura. Lo sa bene Saitta che ha vissuto da vicino, quattro anni fa, la tragedia del liceo Darwin di Rivoli, a pochi chilometri da Torino, dove un ragazzo ha perso la vita per …