Giorno: 11 Novembre 2013

“Un disastro che mette a rischio la tenuta sociale del Paese”, di Bill Emmott

Oltre alla questione più importante – il terribile costo umano – la tragedia del tifone Haiyan alle Filippine segna la fine di una serie di buone notizie per una nazione del Sud-Est asiatico che finora non aveva condiviso troppi successi della regione. Speriamo che la forza e la credibilità che le precedenti buone notizie avevano portato al governo del presidente Benigno Aquino III gli permettano di tenere insieme il Paese e recuperare rapidamente. Corruzione, cattiva gestione, guerre separatiste e guardaroba pieni di scarpe di Imelda Marcos, hanno per decenni reso le Filippine il peggior attore del Sud-Est asiatico. Un Paese che, nonostante i cento milioni di abitanti, è stato talvolta guardato con un misto di disprezzo e pietà dai suoi vicini, specialmente l’influente, disciplinata e ricca città-stato di Singapore. Ma negli ultimi anni tutto questo ha iniziato a cambiare. L’anno scorso il governo finalmente ha firmato la pace con il Fronte di Liberazione Islamico Moro, forza separatista che ha condotto una lotta armata per più di 25 anni nella regione meridionale del Mindanao, conflitto ignorato …

Suraya e le donne nell’inferno afgano “Italiani, adesso non andate via”, di Adriano Sofri

Suraya Pakzad ha 41 anni. La sua “Voice of Women Organization” offre assistenza legale e rifugi a donne minacciate ed evase dalla prigione domestica. «Sono una di 15 fratelli, di tre madri, due morte di parto. Mio padre volle la stessa educazione per maschi e femmine. Mi hanno sposata a 14 anni. Ho 6 figli, il primo avuto a 15 anni, è ingegnere elettronico. Ho potuto laurearmi a Kabul, scrivevo poesie, poi sono stata spinta verso cose dure. Mio marito è stato rispettoso. La vita che ho scelto ti fa prendere sulle spalle le disgrazie di tutte, a ogni ora, come in un pronto soccorso». Le uccisioni di donne sono meno frequenti che in Italia — quelle riconosciute. Le brutalità sono infinite. «Io rispetto la legge, ma la maggioranza delle donne sono in carcere senza aver commesso alcun reato. Per tentato adulterio — averlo pensato! 99 donne erano nel carcere di Herat per questo. Dopo è difficile farle riaccettare dalle famiglie. Le forze internazionali non possono restare in eterno, ma l’Afghanistan non è pronto. La …