Giorno: 5 Novembre 2013

Carpi (Mo) – Fare memoria da 40 anni, quarantesimo del Museo Monumento al Deportato

ore 10 Sala dei Mori – Palazzo dei Pio, Carpi Saluti Lorenzo Bertucelli, Presidente Fondazione ex Campo Fossoli dEnrico Campedelli, Sindaco di Carpi Massimo Mezzetti, Assessore Regionale Massimo Bray, Ministro dei Beni e delle attività culturali Proiezione del corto Il restauro del Museo ore 11.30 Museo Monumento al Deportato Il Museo restaurato. Visita guidata ore 12 Sala dei Nomi Una testimonianza: Anna Steiner Ore 15.00 Baracca ricostruita Intervento dell’ on. Manuela Ghizzoni, Consiglio di Amministrazione Fondazione Fossoli Visita guidata al Campo e alla Mostra Nella baracca ricostruita sarà allestita la mostra Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti (1955-1960) 

“La riforma del Mibac” di Luca del Frà

Anticipiamo la relazione che verrà presentata oggi alla stampa: tra le novità suggerite dalla Commissione al ministro Bray ci sono la riduzione delle direzioni regionali con conseguente ridimensionamento dei compiti. Un capitolo dedicato anche a precari e sponsor. Sono ottantotto le pagine che la commissione per la riforma del Ministero per i beni culturali e per il turismo (l’impronunciabile Mibac) ha consegnato al ministro Massimo Bray: l’intero settore viene profondamente ridisegnato da una Relazione che tuttavia ha solo valore consultivo e oggi viene presentata alla stampa nella sede del Collegio Romano. Per comprendere a fondo il documento occorre considerare che, tenendo fuori il turismo, il Mibac ha una struttura spesso definita abnorme, perché ubbidisce a logiche opposte: quella dello Stato, portata avanti dalle direzioni generali, e quella della riforma in senso federalista, che ha fatto esplodere il numero delle direzioni regionali, con la crescita esponenziale dei ruoli dirigenziali, ed effetti non sempre benefici.La Spending review impone a tutti i ministeri un taglio dei dirigenti: la Commissione suggerisce al Mibac di ridurre il numero delle direzioni …

“Tra la legge e la coscienza”, di Michele Ciliberto

Dispiace che la vicenda Cancellieri stia diventando un affaire politico, ma era prevedibile. Anche se era difficile immaginare fino a che punto sarebbero arrivati gli esponenti del Pdl. Cioè, mettere sullo stesso piano la telefonata della Cancellieri e quella dell’allora capo del governo, Berlusconi, alla questura di Milano per intercedere a favore di Ruby. In entrambi i casi si sarebbe trattato, a loro parere, di gesti umanitari, anche se – andrebbe precisato almeno questo – i protagonisti delle due vicende ave- vano interessi evidentemente diversi. Vale dunque la pena di fare chiarezza, sottolinean- do alcuni punti elementari. Il problema del rapporto tra diritto e morale, tra ciò che è «giusto» e ciò che è «buono», è assai antico, risale alla origini della riflessione filosofica. Ad esso sono state date differenti risposte, a seconda degli obiettivi che sono stati scelti e dichiarati primari. Nel Seicento, quando il problema essenziale è quello della sicurezza dello Stato, è teorizzato il prevalere del diritto, della potenza e anche della forza sulle istanze di ordine morale, sui diritti individuali, personali. …

“O la banca o la vita”, di Federico Fubini

Quando è arrivato Hibernia Atlantic, era da oltre dieci anni che non si osava prendere un’iniziativa del genere. Da quando la bolla della new economy era scoppiata al giro di boa del millennio, nessuno aveva più posato un cavo a fibre ottiche sul fondo dell’Atlantico. Poi nel 2011 è stato fatto, qualcuno ha depositato “ventimila leghe sotto i mari” Hibernia Atlantic: ma non era un cavo come gli altri, quelli percorribili da centinaia di milioni di persone che hanno qualcosa da comunicare da una sponda all’altra dell’oceano. No, quella era un’infrastruttura per pochi: per gli operatori del cosiddetto “high frequency trading”, gli scambi “ad alta frequenza” che puntano a registrare guadagni sul mercato azionario o sui cambi grazie alla rapidità delle operazioni misurata in millisecondi. Sono operazioni dietro le quali non c’è alcun calcolo razionale sulla qualità di una certa azienda, sui tassi d’interesse o la forza di un’economia o sul modo migliore di allocare il capitale in modo che sia più produttivo, crei più posti di lavoro, porti crescita per tutti. La sola cosa …

“Eppure la cultura ci può salvare”, di Gianni Riotta

L’Italia che emerge dai dati europei sui consumi culturali è come un’immagine composta al computer da milioni di pixel, mosaico che, spostando il fuoco, si sgrana e assume diverse fisionomie. Paese impoverito, potremmo dire a prima vista, che taglia su spettacoli e libri perché disoccupazione, cassa integrazione, precariato limano i redditi familiari. È di ieri la notizia che ha visto ridotti quasi della metà gli italiani in lizza per la Maratona di New York: crisi del podismo o risparmi? Un Paese intimidito, che non studia musica perché preoccupato di quel che la crisi ci butta addosso, magari deciso a investire i risparmi in un corso che si ritiene più utile, «Informatica», «Inglese Commerciale», «Tecniche del Marketing» anziché violino, pianoforte, composizione. Un Paese affaticato, perché niente logora come la vita del disoccupato e del precario. Da mattina a sera cercando un posto, un impiego, calcolando se i tre mesi di contratto a rischio rinnovo valgano la pena, o se sia meglio restare free lance e non perdere clienti. Incerti se cercarsi una raccomandazione detestata, tornare a …

“Classi di concorso, riforma sparita”, di Alessandra Ricciardi

Rivedere le classi di concorso per ridurle nel numero e farle corrispondere ad aree disciplinari più ampie, funzionali a una gestione più flessibile degli organici. Rivedere le classi di concorso anche per farle corrispondere alle cattedre attive nelle scuole, cioé alle materie insegnate ai ragazzi in base ai nuovi programmi, e a quelle di cui si ha effettivamente bisogno. A 5 anni dalla legge che le prevedeva (il decreto legge 112/20008), a supporto di una riduzione delle ore di lezione nella più ampia e cruenta riforma Tremonti-Gelmini, e dopo innumerevoli bozze di decreto (se ne contano almeno sei), delle nuove classi di concorso non se ne sa più nulla. Non se ne ha traccia neanche ai tavoli di confronto con i sindacati. Intanto si stanno avviando per migliaia di docenti precari nuovi percorsi di abilitazione riservati (i cosiddetti Pas) sulle vecchie classi. Con la conseguenza che potranno anche esserci insegnanti di nuova abilitazione in stenodattilografia e trattamento testi (A075 e A076), discipline in via di esaurimento e i cui docenti già di ruolo sono stati …

“Libri di testo, un vero optional”, Antimo Di Geronimo

I libri di testo non saranno più obbligatori e potranno essere sostituti da strumenti alternativi. Nel biennio dei professionali sarà reintrodotta la geografia e l’orientamento degli alunni, nell’ultimo anno delle medie e nel biennio finale delle superiori, sarà obbligatorio e rientrerà nell’orario di lavoro. Sono queste alcune delle disposizioni contenute nel disegno di legge di conversione del progetto di legge 104/2013, approvato dall’aula della camera il 31 ottobre scorso (1574-A). Il testo sarà in discussione al senato da domani, in vista dell’approvazione definitiva. Che dovrà avvenire entro l’11 novembre prossimo, pena la decadenza del decreto. Va detto, inoltre, che la Corte costituzionale, con la sentenza 360/96, ha precluso al governo la possibilità di reiterare i decreti legge. E dunque, l’imminenza del termine di decadenza induce a ritenere che il passaggio al senato dovrebbe essere meramente confermativo. Formazione e fumo L’aula di Montecitorio ha mitigato gli effetti della disposizione che puniva con la formazione coatta i docenti delle scuole i cui alunni avessero ottenuto voti bassi alle prove Invalsi. In ciò modificando la norma da precettivo-sanzionatoria …