Giorno: 13 Novembre 2013

“Il diritto di chi vota”, di Massimo Giannini

Non c’è riforma più tradita di quella che riguarda il sistema elettorale. I partiti ne discutono, inutilmente e strumentalmente, ormai da otto anni. Da quando il centrodestra berlusconiano, già allora dilaniato dalle contese ereditarie e dalle confusioni identitarie, impose al Parlamento e al Paese la famosa «legge porcata». Concepita in una baita delle Dolomiti dai sedicenti «saggi» dell’allora Cdl, fin troppo lucidi a dispetto dei tanti bicchierini di grappa bevuti per l’occasione. Il loro unico obiettivo era sabotare la vittoria elettorale dell’Unione di Prodi e, in subordine, espropriare gli elettori del diritto di scegliere i propri eletti. Missione compiuta. Da allora, un ceto politico sempre più impresentabile ha rinnovato ciclicamente la promessa di correggere quell’«errore », e di farsi perdonare quell’orrore. Oggi dobbiamo prendere atto che questo Parlamento non è in grado, per cinismo e opportunismo, di onorare l’impegno. In Commissione Affari Costituzionali del Senato va in onda l’ennesima, penosa messinscena. Quello che importa è solo il tornaconto dei commedianti, e non l’interesse del pubblico. Ogni gruppo recita a soggetto, anche se di malavoglia, perché …

“La disfida delle ventuno città che sognano di diventare capitale europea della cultura”, di Laura Montanari

Pensano tutte di poter vincere la partita e sono tante: ventuno candidature, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. All’improvviso diventiamo un paese di possibili capitali culturali dell’Europa, per l’anno 2019. I destini si giocano tutti in questi giorni, con gli “esami” al Mibac e l’aria comincia a farsi tesa. Le città hanno tirato a lucido i programmi, qualcuno magari ci ha aggiunto anche un po’ di sogni. Hanno scomodato attori, cantanti, artisti come testimonial e trovato sponsor (che in tempi magri come questi, somiglia già a un miracolo). Nella lista delle pretendenti a diventare capitale europea della cultura ci sono nomi già celebri nel mondo come Venezia, agganciata qui al suo Nord Est, o come Perugia. Oppure quelle che cercano, per ragioni diverse, una rinascita: dall’Aquila che non ha ancora guarito le ferite del terremoto, a Siena che il terremoto l’ha vissuto in banca. In corsa anche Bergamo e Mantova, Matera. O città che non ti aspetti, come Taranto e Erice e via via tutte le altre passando da Perugia, Urbino, Matera, Siracusa eccetera. Insomma c’è …