Giorno: 28 Marzo 2009

“La Gelmini il prof Masia e la missione salva-baroni”, di Gian Antonio Stella

Baroni, baronetti e baroncini impicciati in concorsi sospetti comincino a tremare. Il nuovo dominus dell’Università italiana è Antonello Masia. L’uomo che, dovendo azzerare la nomina dei docenti finiti in cattedra dopo una selezione condannata come truffaldina anche in Corte di Cassazione, ha lasciato tutti al loro posto perché «l’annullamento d’un atto non può fondarsi sulla mera esigenza di ripristino della legalità». CONTINUA A PAGINA 25 SEGUE DALLA PRIMA Sintesi burocratica d’un adagio: «chi ha dato ha dato, chi ha avuto avuto». Non poteva scegliere giorno migliore, il ministro Mariastella Gelmini, per nominare il suo nuovo braccio destro. Poche ore prima, l’Ansa aveva informato dell’ennesimo scandalo: «La squadra mobile, su delega del pm di Reggio Calabria Beatrice Ronchi, ha acquisito al Rettorato dell’Università di Messina la documentazione relativa al concorso per due posti di ricercatore alla facoltà di Giurisprudenza. Un esame che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato pilotato per favorire gli unici due candidati, Vittoria Berlingò, figlia del preside di Giurisprudenza, e Salvatore Siciliano, figlio del procuratore aggiunto di Messina. Secondo gli inquirenti, gli altri aspiranti …

Lavoratori a rischio

Una procedura che è già un classico. L’ordine è questo: annuncio pomposo, Consiglio dei Ministri, nuovo annuncio, questa volta per proclamare l’avvio delle “nuove regole”. Nella maggior parte dei casi “nuove regole” equivale a “niente regole”. È stato così per il piano casa, e la storia si è ripetuta stamattina con le “modifiche al testo unico in materia di sicurezza sul lavoro”. Modifiche, quelle operate dal governo, di cui in realtà nessuno sentiva l’esigenza. Tranne Confindustria. E la maggioranza ha ceduto alle pressioni di quegli industriali che lamentavano sanzioni troppo pesanti a proprio carico. Cosa vuoi che importi se per soddisfare le richieste degli industriali si dovranno sacrificare le vite degli operai? È la dura legge del mercato! Non sempre i proclami giovano. Lo sa il ministro del Welfare Sacconi, che ha dovuto concedere qualcosa, dopo la valanga di polemiche dei giorni scorsi. La protesta dell’opposizione è riuscita a strappare all’esecutivo il mantenimento dell’arresto del titolare in caso di gravi irregolarità e della figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale per le imprese …

“La parola al medico”, di Marco Cattaneo

Ogni giorno tra corsia, pronto soccorso e sala di rianimazione. Ogni giorno in trincea tra la vita e la morte, a combattere la seconda fin dove la scienza ha strumenti per farlo. E adesso, per legge, il Parlamento affida ai medici la responsabilità di applicare o non applicare la Dichiarazione anticipata di trattamento, quel surrogato di testamento biologico che è uscito dal voto del Senato giovedì 26 marzo. Il contrario di quanto accade in Gran Bretagna, dove è allo studio una norma che prevede la radiazione dall’albo del medico che non dovesse rispettare la volontà del paziente. Invece in Italia i medici – ciascuno con le sue posizioni etiche e morali, le sue convinzioni religiose, il suo rigore deontologico – si trovano investiti del potere di violare la volontà del paziente. “Vogliamo lasciare al medico – ha sottolineato Gaetano Quagliariello, vice presidente dei senatori Pdl – un margine per poter intervenire a fronte di nuove evidenze scientifiche”. Non è chiaro, naturalmente, di quali evidenze scientifiche si possa trattare, né vi è alcuna indicazione dei criteri …