Giorno: 3 Marzo 2009

Vignola, niente soldi per Palazzo Boncompagni

La finanziaria di Tremonti ha cancellato il finanziamento di 500mila euro che il precedente governo aveva già destinato al suo restauro Niente soldi per il Palazzo Boncompagni di Vignola. La finanziaria di Tremonti ha cancellato il finanziamento di 500 mila euro che il precedente governo aveva già destinato ai lavori di restauro per il 2008. A darne notizia è l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione oltre tre mesi fa. “L’atteggiamento del governo è disarmante – dichiara l’on. Ghizzoni – viene liquidato con una risposta di poche righe il finanziamento per il restauro del Palazzo, rinviandolo alle calende greche, nonostante il precedente governo di centro sinistra avesse già previsto il contributo e trovato le risorse. “Palazzo Boncompagni costituisce un’eccellenza del patrimonio storico-artistico e architettonico dell’Emilia-Romagna – aggiunge la parlamentare – ed è compito dello Stato tutelarlo, in quanto testimonianza materiale dell’identità nazionale. Il cantiere rappresenterebbe inoltre l’occasione per creare nuovi posti di lavoro mentre il palazzo restaurato sarebbe motivo di richiamo per i turisti”. Attualmente Palazzo …

“Classi per stranieri, no della Crusca”, di Gianna Fregonara

Confusa. Generica e per lo più impraticabile. In altre parole, inadeguata. L’imprevista bocciatura è dell’Accademia della Crusca, che critica la proposta di formare classi differenziate (le classi di inserimento o classi ponte) per far apprendere l’italiano agli stranieri, presentata dal leghista Roberto Cota e approvata dalla maggioranza lo scorso ottobre. Non serve: funzionerà certo a tranquillizzare genitori italiani e docenti alle prese con problemi di integrazione, ma dal punto di vista scientifico e dell’apprendimento dell’italiano per studiare è del tutto inutile. Sul periodico dell’Accademia, la «Crusca per voi», si possono leggere due saggi argomentati sul tema. E, come se non bastasse, la rivista si fa portavoce delle impietose osservazioni delle altre istituzioni custodi della nostra lingua: la Società italiana di Glottologia, la Società di linguistica italiana, l’Associazione italiana di linguistica applicata, il Gruppo di intervento e studio nel campo dell’educazione linguistica e l’Associazione per la storia della Lingua italiana, che della proposta Cota scrivono: «La mozione risulta non chiara nelle premesse, poco perspicua nel metodo e inefficace nella soluzione». E ancora: «Il metodo proposto per …

“Pubblica amministrazione no del governo alla stabilizzazione dei precari”

Lo stop alla stabilizzazione dei precari nel pubblico impiego potrebbe arrivare per decreto legge. Il governo infatti ha predisposto un nuovo testo, che potrebbe essere portato all’approvazione del Consiglio dei ministri venerdì. Titolo, «misure urgenti in materia di pubblica amministrazione ed impiego pubblico». Il testo conterrebbe alcune delle misure previste dal disegno di legge sul lavoro (collegato alla finanziaria) all’esame del Senato. La bozza di decreto legge contiene in tutto quattro articoli: oltre quello relativo ai precari, sono previste disposizioni in «materia di assenze per malattia e certificati di malattia», «disposizioni in materia di interruzione anticipata del rapporto di lavoro al compimento dell’anzianità massima contributiva di 40 anni» e «disposizioni in materia di risorse da utilizzare per la contrattazione integrativa». «Spero di aver capito male e che ci sia una rapida smentita del governo a proposito delle norme relative alle stabilizzazioni in corso nel pubblico impiego», ha commentato Cesare Damiano, ex ministro ed attuale responsabile Lavoro del Pd. «Il Consiglio dei ministri di venerdì prossimo potrebbe infatti varare un decreto legge in materia di pubblico …

“I tagli antisprechi della Gelmini rischiano di uccidere l’Università”, di Paolo Bagnoli

Se l’anno prossimo il ministero taglierà circa 700 milioni di euro alle università non ci sarà bisogno, come si ostina a dire il ministro, di eliminare gli sprechi; con un’operazione sola se ne andrà praticamente tutto; sprechi compresi naturalmente. A quel punto, morta e sepolta l’università pubblica, sarà un risparmio generalizzato ed il settore, nolente o piacente, sarà costretto a privatizzarsi. Ma chi rileverà una situazione tanto onerosa? Al ministro Gelmini bisogna riconoscere il pregio, rispetto ai suoi colleghi di governo, di parlare poco. Quando lo fa, come in Parlamento, ove ogni tanto qualche cosa bisogna dire, appare tirata, impacciata, quasi si trovasse a disagio. Nelle occasioni in cui parla, tuttavia, batte sempre sul solito motivo: tagliare gli sprechi. E’ coerente, però. Al presidente della repubblica, che ha chiesto di non procedere ad una riduzione indiscriminata delle risorse, ha ripetuto l’amato ritornello. La questione continua ad essere altra. Sicuramente, come in ogni dove italiano, anche nelle università ci sono sprechi ed un malo utilizzo delle risorse; sicuramente, occorre rivedere il meccanismo dei corsi poiché il …

Scuola, On. Ghizzoni: “le iscrizioni come un referendum, bocciata la riforma Gelmini”

“Le scelte delle famiglie parlano chiaro e sono una bocciatura a tutto campo delle politiche del governo sulla scuola ed una netta sfiducia dell’operato del ministro Gelmini. I nodi sono finalmente arrivati al pettine e adesso il ministro si trova ad un bivio. O dichiara esplicitamente l’impossibilità di non poter soddisfare le richieste delle famiglie oppure deve fare marcia indietro sui tagli e rifinanziare la scuola pubblica. Altre vie non esistono. L’unica cosa certa è che ben nove famiglie su 10 non potranno avere le 30 ore settimanali richieste al momento dell’iscrizione. Le scelte delle famiglie – sottolineano – sono state uno referendum spontaneo sulla riforma Gelmini e i genitori non hanno lasciato spazio a dubbi. La riforma Gelmini è stata bocciata e – conclude – il ministro ne dovrebbe trarre le conseguenze”. Lo dichiarano le deputate del Pd, componenti della commissione Cultura della Camera, Maria Coscia e Manuela Ghizzoni.